Analisi: pole di Russell grazie ad una scia, la nuova ala ha aiutato?

Andrea Vergani, Piergiuseppe Donadoni
09/06/2024

Le qualifiche del GP di Canada hanno consegnato alla F1 il terzo ‘Poleman’ della stagione: George Russell ha infatti conquistato la prima posizione grazie ad un exploit della Mercedes W15 mentre Max Verstappen e Red Bull hanno ancora ottimizzato il risultato, in una giornata non eccellente per la squadra campione del mondo. I diretti rivali del team campione del mondo, ossia la Ferrari, hanno invece corso una qualifica deludente, con il duo Mclaren che non ha invece massimizzato il secondo giro con lo stesso treno, perdendo una grande occasione per mettersi davanti al pilota olandese. Con temperature simili al sabato di Suzuka e quello di Shanghai, con quest’ultimo appuntamento più simile a quello attuale a causa di un asfalto a basso grip, la SF-24 è tornata a faticare molto in Qualifica ed entrambi i piloti si sono ritrovati fuori dopo la seconda fase: con le impostazioni studiate dagli ingegneri a Maranello gli pneumatici non si sono mai avvicinati al picco di aderenza concesso dalla Pirelli, con Leclerc e Sainz che potevano fare ben poco per cambiare le cose. Per quanto riguarda la gara, i primi dodici giri della gara dello scorso anno, prima dell’entrata della Safety Car, si erano rivelati molto difficili per le Ferrari dopo una partenza da metà griglia, ciò che non dovrà sucedere quest’oggi, per questo servirà una gara caotica, magari anche con condizioni bagnate o intermedie (come quelle di venerdì) per risalire in modo importante la griglia.

Russell in Pole grazie alla scia di Albon, McLaren poteva fare la Pole Position

La Mercedes ha fatto siglare la prima pole position stagionale, dopo aver apportato numerosi piccoli e grandi cambiamenti alla W15 nelle ultime gare. La nuova ala anteriore era solamente l’ultimo di queste novità, che è servita per ribilanciare la vettura dell’ex team campione del mondo per evitare di avere sovrasterzo alle alte velocità e sottosterzo alle basse poichè la precedente specifica di ala anteriore generava troppo carico aerodinamico alle alte velocità, tuttavia, bilanciando quella gamma di curve poi i piloti soffrivano di tanto sottosterzo alle basse velocità. La specifica, che ha fatto debuttare George Russell a Montecarlo, ha un design più in linea con quello dei competitors ed anche a quello che proprio Mercedes ha utilizzato sino allo scorso anno. Ha chiaramente l’obiettivo di allargare la finesta di setup per evitare scompensi o eccessi di carico alle varie velocità. Tuttavia, la qualifica di Montreal non può darci un giudizio definitivo sulle prestazioni della W15, visto che anche le fresche condizioni ambientali è risaputo che aiutano la vettura anglo tedesca e soprattutto il circuito canadese non necessita di fortissimi compromessi di assetto. La Spagna sarà certamente un fine settimana più veritiero per tutti, Mercedes compresa.

Per tutta la durata del sabato, entrambi i piloti hanno fatto vedere prestazioni superiori alla media della W15, con grande competitività nei rettilinei e nelle curve lente che testimonia il buon livello di grip trovato dagli pneumatici. In Q3, George Russell ha beneficiato poi di una importante scia data da Alexander Albon nel primo dei due giri lanciati, quello che ha consegnato la Pole Position all’inglese classe 1998, che è valsa poco meno di un decimo. Senza questa, il pilota inglese sarebbe scalato in terza posizione. 

pole di Russell

Passando in casa Mclaren, la strategia sul finire del Q3 ha tolto la possibilità a Norris e Piastri di far segnare un ultimo giro con il livello di carburante più basso possibile e il piccolo ritardo dal duo di testa – solamente 21 millesimi per l’inglese, poco oltre un decimo per l’australiano – è prova forse di una occasione sprecata. Ancora una volta la combinazione di squadra e pilota che ha massimizzato le proprie prestazioni è una ed è quella Max Verstappen – Red Bull. Al termine di una due giorni non perfetta per la RB20, dopo il cambio di motore e la consapevolezza già a giugno che una penalità arriverà entro la fine dell’anno, Verstappen partirà dalla prima fila con una grande occasione di tornare alla vittoria al GP del Canada dopo Imola. Per Perez grossi problemi a portare in temperatura le posteriori, anche se Marko ha voluto maggiormente sottolineare il fattore mentale.

Ferrari sbaglia la strategia, ma la prestazione non c’era in condizioni difficili

La difficoltà della Ferrari in qualifica non è un segreto ormai e, a meno di condizioni fuori dal normale come le temperature altissime di Miami e la particolarità intrinseca di Monaco, la SF-24 fa fatica a portare in temperatura gli pneumatici: le condizioni peggiori per la Rossa sono quelle di freddo e poco grip offerto dall’asfalto verificatesi ieri e nel fine settimana in Cina, che non sono a caso le due qualifiche peggiori per la Ferrari in termini di distacco dalla Pole Position. L’assetto studiato a Maranello non si è rivelato adatto per contrastare delle condizioni complicate per tutti e non permettendo alla SF-24 di accendersi sul giro secco, con problemi di temperature tra gli assali e una conseguente difficoltà specialmente in fase di frenata sul posteriore, dove i ferraristi perdevano tutto rispetto ai top. Dalle FP2 non ci sono stati passi avanti dal lato dell’assetto e Charles Leclerc in particolare ha mostrato la sua disapprovazione dopo le qualifiche. 

pole di Russell

Nella giornata odierna molto dipenderà dal meteo. Con l’asciutto attenzione al forte graining anteriore, apparso anche nella giornata di ieri su praticamente tutte le vetture mentre se le condizioni saranno miste o addirittura di bagnato, il copione potrebbe cambiare ancor di più rispetto a quanto visto in qualifica. E, nonostante le tre zone DRS, è importante ricordarsi che il circuito canadese non facilita in maniera cosi importante i sorpassi. Il passo gara mostrato ieri mattina dalla Ferrari è sembrato essere al livello dei migliori, tuttavia, partire cosi lontani è sempre qualcosa di fortemente limitante anche perchè la competizione è alta, anche se in garai gap tra squadre saranno più importanti rispetto al giro secco.  

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