Aston Martin difende Alonso, ma non farà ricorso contro la penalità

Luca Manacorda
27 Mar, 2024

La penalità che gli steward del GP Australia hanno assegnato a Fernando Alonso per la manovra difensiva che ha preceduto l’incidente di George Russell nel finale di gara ha fatto molto discutere. In molti si sono schierati dalla parte del pilota spagnolo, partendo dal fatto che non c’è stato alcun contatto tra le due monoposto. L’Aston Martin ha difeso l’operato del suo pilota, ma ha anche ammesso di non avere modo di presentare ricorso contro i 20″ che hanno fatto scendere il due volte iridato dal sesto all’ottavo posto finale.

Aston Martin: “Sosteniamo pienamente Fernando”

Il punto di vista della squadra di proprietà di Lawrence Stroll è stato chiarito dal team principal Mike Krack, attraverso una lettera indirizzata a tutti i tifosi e diffusa tramite i profili social della scuderia. Krack ha spiegato: “Nel motorsport, siamo tutti sollevati dal fatto che George stesse bene e che si sia allontanato sulle sue gambe dopo l’incidente. Voglio che voi sappiate che sosteniamo pienamente Fernando, è il pilota più esperto nella storia della F1. Ha gareggiato in più Gran Premi di chiunque altro e ha oltre di 20 anni di esperienza. È pluricampione del mondo in molteplici categorie“.

Alonso e Russell

Mike Krack: Dobbiamo accettare la decisione”

L’Aston Martin aveva valutato l’ipotesi di presentare ricorso contro la penalità inflitta ad Alonso per “guida potenzialmente pericolosadecisa dagli steward del GP Australia, tra i quali era presente anche l’ex pilota di F1 Johnny Herbert. Krack ha spiegato perché il team ha poi dovuto desistere: “Ricevere una penalità di 20 secondi senza che si sia verificato un contatto con la vettura che seguiva è stata una pillola amara da digerire, ma dobbiamo accettare la decisione. Abbiamo fatto del nostro meglio, ma senza nuove prove non siamo in grado di richiedere un diritto di revisione“. Gli steward avevano evidenziato la diversa condotta di Alonso nel giro incriminato, quando lo spagnolo aveva frenato 100 metri prima del solito, salvo poi accelerare e frenare nuovamente mentre approcciava curva 6 dell’Albert Park Circuit. Il due volte iridato aveva spiegato di aver cercato il modo migliore per uscire con più velocità dalla curva per meglio difendersi sul successivo tratto in cui Russell avrebbe potuto beneficiare del DRS. L’Aston Martin aveva inoltre aggiunto che sulla monoposto del suo pilota erano emersi problemi di batteria e all’acceleratore che avevano contribuito al crearsi di quella situazione.

Russell

Il precedente di Alonso nel GP Brasile 2023

Pur rinunciando a presentare ricorso, l’Aston Martin ha voluto sottolineare come in passato Alonso si fosse già difeso in maniera analoga: “Fernando è un pilota fenomenale e ha usato ogni strumento a sua disposizione per finire davanti a George, proprio come abbiamo visto in Brasile l’anno scorso con Sergio Perez – ha ricordato Krack – Questa è l’arte del motorsport ai massimi livelli, non metterebbe mai nessuno in pericolo“. Nella gara di Interlagos, lo spagnolo riuscì a battere in volata il messicano, affrontando le ultime curve prima del rettilineo che porta al traguardo nel modo migliore per crearsi un piccolo margine sulla Red Bull.

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