Ecco il primo ‘trucco’ della Mercedes W13

Piergiuseppe Donadoni
19 Feb, 2022

Ecco il primo ‘trucco’ della Mercedes W13.

Presentata la nuova Mercedes-AMG F1 W13 E Performance. Chi si aspettava una vettura innovativa, che andasse a staccarsi completamente da gran parte dei concetti utilizzati fino alla passata stagione, è rimasto deluso. La W13 non è la più radicale delle vetture presentate finora, tuttavia, sembra la più sofisticata e raffinata. In casa Mercedes sono riusciti a cancellare un anno di rivoluzione regolamentare, presentando una vettura, seppur solo esteticamente, figlia della W12.

“Rispetto all’anno scorso, di uguale abbiamo solo il volante [congelati ad inizio 2021]. Tutto il resto è nuovo e ciò è dovuto principalmente al cambiamento regolamentare”, ha confermato il Direttore Tecnico, Mike Elliott.

Ecco la Ferrari F1-75 in azione a Fiorano

Nello shakedown si è comportata in linea con quanto visto al simulatore

Dopo due anni di livrea nera, sulla vettura del team campione del mondo è riapparso prepotentemente l’argento. «Fa parte del nostro DNA, è la nostra storia. Per questo, nel 2022 i nostri colori ufficiali saranno il nero e l’argento. Il primo continua a indicare la nostra ‘missione’, quella di divenire sempre più una squadra inclusiva, il secondo ci ricorda da dove arriviamo», ha spiegato Toto Wolff a margine della presentazione.

La W13 è già scesa in pista nell’ormai classico shakedown (100 km) di Silverstone, in una veste tecnica che vedremo la prossima settimana al Montmelo. L’onore di svezzare la nuova vettura è stato dato al neo arrivato (da Williams) George Russell che si è detto soddisfatto a fine test. «La macchina si è comportata come ci aspettavamo e in linea con le indicazioni che abbiamo avuto al simulatore» – ha detto il forte pilota inglese – «Questo pomeriggio tornerò in fabbrica per una importante comparazione dei dati».

L’obiettivo del team campione del mondo è quello di provare a vincere il nono mondiale consecutivo, tuttavia, in questa prima stagione di discontinuità tecnica, di certezze ce ne saranno ben poche anche per chi, come Red Bull e Mercedes, hanno dominato la passata stagione. «Gli anno precedenti non valgono più nulla», ha affermato il team principal Toto Wolff. «Nei test sarà interessante vedere se abbiamo interpretato bene i nuovi regolamenti o se ci siamo persi qualche soluzione tecnica. Ad ogni modo, il nostro successo dipenderà da come ci adatteremo alla situazione e da come svilupperemo la comprensione della nostra vettura con il progredire della stagione. La stagione 2022 è piena di opportunità ma anche di rischi, due facce della stessa medaglia con molto in gioco, ed è proprio per questo che amiamo così tanto questo sport”, ha concluso Toto Wolff.

Proprio relativamente alla comprensione della W13, George Russell ha già chiara la metodologia con cui Mercedes dovrà lavorare. «Dobbiamo dare la priorità allo sviluppo della vettura perché potremo estrarre molta prestazione se lo faremo bene. Per questo dovremo assicurarci di condividere più dati possibili [tra lui e Lewis] poiché è nel nostro stesso interesse. Quando avremo la vettura più veloce in griglia, allora inizieremo a preoccuparci l’uno dell’altro, tuttavia, fino a quel momento, l’attenzione dovrà essere rivolta allo sviluppo della macchina”.

Il supporto dello specchietto fa parte del pacchetto aerodinamico 

La Mercedes W13 è una vettura che non colpisce nel macro concetto aerodinamico, molto simile a quanto già visto negli anni precedenti, soprattutto nella zona delle pance, quanto per come l’aerodinamica sia ricercata e raffinata.

Con il passare delle stagioni, anche dei componenti poco importanti come gli specchietti retrovisori hanno assunto delle forme sempre più aerodinamiche. Ciò è valso sicuramente anche per i supporti degli specchietti stessi che, come abbiamo potuto vedere da qualche stagione a questa parte, fungono da veri e propri deviatori di flusso.

Sulla sua W13, Mercedes ha estremizzato ulteriormente questo concetto nonché l’interpretazione di un regolamento tecnico che concede due supporti degli specchietti.

Come possiamo notare dall’illustrazione in alto, il supporto che si collega alla parte superiore delle pance ha si una funzione di supporto, almeno nella prima sottile parte ricurva, ma poi è sfruttato principalmente da deviatore di flusso in una zona dove il regolamento non concede, aerodinamicamente, questa soluzione per incrementare l’outwash del flusso. Per far ciò, Mercedes ha dichiarato che quel componente ha una funzione principale di supporto e non di dispositivo aerodinamico.

Se per dal punto di vista regolamentare, lo specchietto retrovisore deve essere contenuto all’interno di un volume che la Fia ha rinominato RV-MIR-HOU, che ha come larghezza massima 75 mm, profondità 160 mm ed altezza 80 mm, i supporti degli specchietti devono sottostare ad altri vincoli, descritti dall’articolo 3.6.4c.

Il supporto collegato alla parte alta delle pance, se guardato frontalmente, non può eccedere il volume dello specchietto stesso e basta guardare l’immagine precedente per capire come Mercedes abbia sfruttato il massimo spazio consentito. Per quanto riguarda l’altezza, non può eccedere i 50 mm mentre in lunghezza non può andare oltre i 1300 mm dall’asse anteriore.

Vi abbiamo cosi spiegato una prima scelta tecnica interessante del team campione del mondo che sarà, comunque, facilmente copiabile dagli altri team.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

Illustrazioni: Rosario Giuliana

Privacy Policy Cookie Policy