La FIA ha svelato quest’oggi i regolamenti che entreranno in vigore nel 2026, sviluppati dai gruppi di lavoro tecnici della FIA e scritti in collaborazione con la Formula 1, i 10 team, gli OEM e i produttori di power unit dello sport. I regolamenti verranno ratificati dal World Motor Sport Council il 28 giugno e sono stati pensati per avere una maggiore competizione tra vetture, più sicurezza ed anche una maggiore sostenibilità. Le varie squadre potranno lavorare sull’aerodinamica a partire dal 1 gennaio 2025 mentre potranno sviluppare la parte telaistica e meccanica sin da subito. “Questi regolamenti segnano un momento significativo nel futuro del nostro sport mentre non vediamo l’ora di una nuova generazione di auto e power unit che mira a dare ai nostri fan corse più ravvicinate ed emozionanti.” ha fatto sapere Stefano Domenicali, CEO della Formula 1. I render mostrati sono relativi alla settima revisione dei regolamenti, tuttavia, l’ultima versione è la 10, e questo può far capire quanto potremmo essere lontani dalla realtà, almeno visiva.
Auto 2026 più piccole, più leggere e meno dipendenti dall’effetto suolo
Alla base dei nuovi regolamenti, c’è quel concetto che la Federazione Internazione ha definito come “Nimble car”(auto agile) e che mira a migliorare ulteriormente lo spettacolo, con corse ancora più ravvicinate. Commentando i progressi contenuti nei regolamenti 2026, il Direttore Tecnico Monoposto FIA Nikolas Tombazis ha affermato: “Con questa serie di regolamenti la FIA ha cercato di sviluppare una nuova generazione di auto che è pienamente in contatto con il DNA della Formula 1: auto leggere, estremamente veloci e agili, ma che rimangono anche all’avanguardia della tecnologia”. Le auto che vedremo in pista tra due stagioni 2026 peserannno 768 kg (722 kg di peso tra auto e pilota + 46 kg come massa stimata degli pneumatici) e saranno quindi più leggere di 30 kg rispetto all’attuale generazione di auto di F1, migliorando l’efficienza e la maneggevolezza.
La riduzione del peso non è stato il solo obiettivo chiave poichè le nuove vetture sono state pensate anche per essere più piccole. Il passo scende da un massimo di 3600 mm a 3400 mm, mentre la larghezza è stata ridotta da 2000 mm a 1900 mm. La larghezza massima del pavimento sarà poi ridotta di 150 mm. Il concetto di vettura è stato pensato per potersi adattare alla nuova sfida intrapresa della Federazione in termini di motori, che vede la potenza della parte endotermica scendere da 550-560 kW a 400 kW, mentre l’elemento batteria aumenta enormemente, passando da 120 kW a 350 kW, con un incremento di quasi il 300% della potenza elettrica. Inoltre, la quantità di energia che può essere recuperata durante la frenata è raddoppiata, con un totale di energia recuperabile di 8,5 MJ per giro.
“A seguito della pubblicazione dei regolamenti sulle power unit 2026, ormai due anni fa, abbiamo colto l’occasione per ridefinire i regolamenti del telaio per adattarli al fabbisogno energetico dei nuovi motori.” ha fatto sapere il presidente della FIA Mohamed Ben Sulayem. Ne sono uscite macchina con una riduzione del carico aerodinamico del 30% e soprattutto con una resistenza aerodinamica inferiore del 55%. Per quanto riguarda la dimensione dei cerchi, verranno mantenuti i 18 pollici anche se la larghezza degli pneumatici anteriori verrà ridotta di 25 mm e quella posteriore di 30 mm, con una perdita minima di aderenza.
Due novità importanti: l’aerodinamica attiva, mentre la modalità Override sarà il nuovo DRS
“Con questi regolamenti stiamo introducendo due nuove entusiasmanti funzionalità per migliorare le corse: l’aerodinamica attiva, per diminuire la resistenza aerodinamica sui rettilinei, e il Manual Override, che fornirà ai piloti una maggior energia dalla batteria quando saranno abbastanza vicini all’auto che li precede.” ha fatto sapere Nikolas Tombazis, il FIA Single Seater Director. Le vetture del 2026 beneficeranno infatti di nuovissimi sistemi di aerodinamica attiva, con le ali anteriori e posteriori che diverranno mobili, grazie alle due modalità, Z-Mode e soprattutto la X-Mode, una configurazione a bassa resistenza aerodinamica progettata per massimizzare la velocità in rettilineo. Per quanto riguarda invece la modalità simile al Push To Pass, l’auto che segue beneficerà dell’MGUK Override che fornirà 350 kW fino a 337 km/h e + 0,5 MJ di energia extra mentre il normale dispiegamento di energia si riduce dopo 290 km/h, raggiungendo lo zero a 355 km/h.
L’alettone posteriore diverrà a tre elementi, di cui due mobili, mentre la beam wing verrà rimossa, cosi come le piastre terminali sono state semplificate. L’ala anteriore sarà più stretta di 100 mm rispetto a quella attuale e sarà dotata di un flap mobile a due elementi. A differenza delle auto attuali, i passaruota anteriori saranno rimossi ma resteranno quei dispositivi sotto le prese d’aria dei freni anteriori, che sono utili a controllare la scia degli pneumatici anteriori. Una delle novità più importanti rispetto all’idea iniziale di queste vetture 2026, è il parziale passo indietro riguardante il fondo, che potrà contare ancora sull’effetto suolo ma in maniera molto minore, poichè sarà parzialmente piatto, cosi come il diffusore avrà una potenza inferiore. Questo dovrebbe permette di ridurre la dipendenza delle auto da assetti ultra-rigidi e bassi.
F1 2026: più sicurezza e maggiore sostenibilità grazie ai nuovi carburanti “drop-in”
Le attuali vetture di F1 sono le più sicure di tutta la Storia della massima serie, tuttavia, con la nuova generazione, la FIA ha voluto fare ulteriori passi in avanti. Dopo che sono stati rivisti i regolamenti per rendere la struttura di impatto anteriore a due stadi, evitando cosi incidenti in cui la struttura di impatto (FIS) si staccava dopo un impatto iniziale, lasciando l’auto non protetta per un impatto successivo, sulle auto 2026 la protezione laterale è stata aumentata. La nuova specifica raddoppia infatti la protezione riguardante la batteria ed è stata ottenuta senza aggiungere peso. I carichi del roll hoop sono stati aumentati da 16G a 20G mentre i carichi di prova sono aumentati da 141 kN a 167 kN. Le luci posizionate nella parte posteriore delle paratie posteriori saranno significativamente più visibili e luminose di quelle attuali, nonchè saranno introdotte luci di sicurezza laterali per identificare lo stato ERS di un’auto ferma in pista. Cosi come l’antenna GPS verrà riposizionata per migliorare la sensibilità e consentire futuri sviluppi in materia di sicurezza attiva.
C’è poi il tema della sostenibilità, visto che dal 2026 le power unit di Formula 1 funzioneranno con carburante completamente sostenibile, sottolineando un forte impegnodal punto di vista ambientale e stabilendo un nuovo standard per il motorsport. “Il nuovo propulsore ibrido alimentato in modo sostenibile rappresenta un’enorme opportunità per l’industria automobilistica globale, il calo del carburante ha il potenziale per essere utilizzato dalle auto di tutto il mondo e ridurre drasticamente le emissioni. Il suo potenziale è uno dei motivi principali per cui nel 2026 avremo un numero record di fornitori di motori in Formula 1.” ha fatto sapere il CEO della Formula 1 Stefano Domenicali. Il nuovo carburante sarà infatti “drop-in”, il che significa che potrà essere utilizzato in quasi tutti i veicoli alimentati a motore a combustione interna, offrendo una soluzione potenzialmente rivoluzionaria per i gas serra nel settore dei trasporti. Entro il 2030 ci saranno 1,2 miliardi di auto ICE sulle strade di tutto il mondo e il carburante sviluppato per la Formula 1 potrebbe essere utilizzato per ridurre le emissioni su scala industriale. La sostenibilità sarà poi rafforzata attraverso il maggiore utilizzo di energia elettrica, con un proporzione 50 e 50 tra elettrico e termica, che permetterà anche di raggiungere l’obiettivo Net Zero carbon entro il 2030 che la FIA si è autoimposta negli anni scorsi.