Anteprima GP Messico: Mercedes proverà a ripetere la prestazione del 2022, e occhio a McLaren

Andrea Vergani
26 Ott, 2023

La seconda gara del “triple-header” americano vede il Circus spostarsi a Sud, dove il GP del Messico sarà corso nella capitale omonima: la prima particolarità del tracciato messicano sono i 2200 metri di altitudine dal livello del mare che rendono questo appuntamento uno dei più particolari di tutta la stagione. Nonostante i due lunghi rettilinei, siamo abituati a vedere le vetture con assetti da medio e alto carico aerodinamico per contrastare l’aria rarefatta. Inoltre i motori sono stressati maggiormente e negli ultimi anni determinate Power Unit, come quella Honda, hanno eccelso in queste condizioni mentre altre, tra cui Ferrari, hanno faticato di più ad alti regimi del turbo. McLaren ha finalmente effettuato il sorpasso in classifica ai danni di Aston Martin dopo una lunga rincorsa iniziata in Austria, mentre la lotta per il secondo posto si fa sempre più ravvicinata nonostante il potenziale mostrato dalla Mercedes W14 negli ultimi due appuntamenti. Il formato tradizionale torna e consentirà agli ingegneri di avere tre prove libere a disposizione per ottimizzare l’assetto in vista delle Qualifiche di sabato (ore 23 italiane) e la gara alle 21 di domenica.

GP Messico: McLaren e Mercedes per il ruolo di seconda forza, incognita Ferrari

Come è spesso accaduto dopo la pausa estiva sono McLaren e Mercedes i principali indiziati per contendersi il ruolo di seconda forza dietro la Red Bull: settimana scorsa l’analisi dati ha mostrato un Lewis Hamilton addirittura più veloce di Max Verstappen nel passo gara, il GP del Messico potrà darci risposte riguardo a quanto di quella prestazione derivasse dalla differenza di altezza da terra tra le due vetture, e ovviamente dalla natura specifica del Circuito delle Americhe. Secondo quanto raccolto da formu1a.uno Red Bull e McLaren hanno viaggiato con assetti più conservativi proprio per limitare l’usura del plank; la MCL60 ha pagato i “soliti” due o tre decimi di passo gara dalla RB19, ma il drag intrinseco della vettura papaya sarà meno evidente questo fine settimana e potrebbe dare dei vantaggi a Norris e Piastri. In termini di layout della pista i tre settori dividono il circuito piuttosto bene: il primo tratto include i due rettilinei lunghi e conterà l’efficienza aerodinamica a DRS aperto, il settore centrale inizia con un tratto molto lento per poi velocizzarsi nello snake dove sarà importante saper usare i cordoli, e l’ultimo settore è quello più tecnico, con velocità che toccheranno minime di 65 km/h.

Ferrari arriva da un momento non brillante per quanto riguarda le prestazioni della SF23, quarta forza in Texas e a Losail dopo un periodo ottimo per la Rossa: a meno di colpi di scena importanti per una buona parte delle gare rimanenti, la squadra di Fred Vasseur dovrebbe mantenere il terzo posto in classifica costruttori; sarà più importante riuscire a massimizzare le prestazioni della monoposto, qualcosa che in determinati frangenti della stagione è riuscito piuttosto bene, pur facendo fatica a trovare la costanza che ha la Red Bull. Il circuito messicano è rear limited, con tante curve lente e rettilinei importanti, tutte caratteristiche che si addicono alla vettura di Maranello, ma l’altitudine giocherà un ruolo importante nella scelta di assetto e sulla Power Unit, e questo potrebbe mettere in difficoltà gli ingegneri. Il tracciato è molto power-limited poiché con ali da alto carico starà ai motori spingere le vetture sui due rettilinei principali, ma i valori in campo non saranno quelli che siamo abituati a vedere, nello specifico Ferrari non avrà a disposizione tutti i cavalli della Power Unit 066/7.

Al contrario del 2022, quando fu portato il range ‘intermedio’ di mescole, Pirelli ha scelto di usufruire dei compound più morbidi questo fine settimana: C3, C4 e C5. Il livello di aderenza prodotto dall’asfalto è nettamente inferiore alla media, visto che la rugosità è fra le più basse di tutto il calendario; la nuova scelta dovrebbe, secondo il fornitore italiano, favorire una maggiore diversità tra le strategie anche se l’anno scorso la strategia a una sosta da C4 a C3 fu quella più comune. Inoltre ogni pilota il venerdì avrà a disposizione “due set di prototipi di questa nuova mescola (C4) da utilizzare a loro piacimento. Una volta analizzati i dati, decideremo se omologare questa versione per un suo utilizzo nel 2024”. In gara il graining è fenomeno abbastanza frequente su questa pista, anche perché i pneumatici sono soggetti ad uno scivolamento maggiore dovuto all’aerodinamica scarica e alle elevate altezze. Il meteo indica un fine settimana asciutto, con massime intorno ai 25°C, e bassissime probabilità di pioggia.

Gp Messico: nessuna novità, Mercedes e Aston cercano conferme sui pacchetti

La pura prestazione della W14 ha mostrato immediatamente un buon passo in avanti nelle curve ad alta velocità come annunciato da Toto Wolff post-GP: dopo la pausa estiva il distacco dalla RB19 nei tratti da percorrere a velocità superiori ai 200 km/h si aggirava intorno ai 4 km/h, nel Circuito delle Americhe quel distacco si è ridotto significativamente anche in termini di tempo. Nel primo settore ad Austin Hamilton pagava appena mezzo decimo di distacco medio da Verstappen in gara, e nel GP del Messico (già positivo per la W13 la scorsa stagione) gli ingegneri di Brackley potranno avere un’ulteriore conferma di questo miglioramento. Anche la W14 soffrirà meno l’importante resistenza all’avanzamento della vettura grazie all’altitudine, ma scopriremo solo domenica se basterà a contrastare il dominio Verstappen-Red Bull.

Il nuovo fondo Aston Martin sarà riprovato durante le libere del GP del Messico, dopo la buona prestazione mostrata da Lance Stroll la scorsa domenica: il canadese è stato piuttosto vicino ad Alonso (con specifica vecchia) per tutta la gara, e questo può essere visto come un segnale positivo per la squadra di Silverstone. Dall’altra parte gli aggiornamenti sulla Haas VF23 non hanno dato i risultati sperati nella gara di casa, e Hulkenberg e Magnussen riproveranno i nuovi pezzi sul circuito Hermanos Rodriguez dopo aver cambiato assetto (senza miglioramenti) tra il sabato e la domenica in Texas. Sarà importante capire come far funzionare il nuovo pacchetto anche in vista della prossima stagione, quando con tutta probabilità sarà quella la direzione di sviluppo intrapresa sulla VF24. 

Autore: Andrea Vergani

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