F1 e sostenibilità: impronta di carbonio ridotta del 13% nel 2022

Luca Manacorda
16 Apr, 2024

La F1 ha pubblicato i risultati del suo primo Impact Report, sottolineando gli incoraggianti risultati ottenuti verso una maggior sostenibilità del campionato. I dati sono relativi alla stagione 2022, con uno sguardo già al 2023, e mostrano una riduzione del 13% dell’impronta di carbonio rispetto al 2018.

Domenicali: “Dobbiamo offrire gare in modo sostenibile”

Il documento di 63 pagine totali è dunque relativo alla prima stagione “normale” dopo gli anni caratterizzati dalle limitazioni collegate alla pandemia di Covid-19 che avevano portato a modifiche sostanziali sia del calendario sia delle attività relative a tutta la F1. Stefano Domenicali, CEO della F1, ha sottolineato: “La sostenibilità è uno dei fattori più importanti per noi non solo come sport, ma come azienda. Per noi non è più sufficiente offrire semplicemente gare ruota a ruota in pista, dobbiamo assicurarci di farlo in modo sostenibile in modo che il nostro sport possa prosperare a lungo nel futuro“. L’obiettivo è ridurre di un ulteriore 37% l’impronta di carbonio, con un’attenzione particolare alla logistica.

F1, Stefano Domenicali

L’impatto dei carburanti sostenibili

Tra le iniziative adottate dalla F1 per diminuire la propria impronta viene ricordata l’adozione di una flotta di camion DHL alimentati a biocarburante che ha permesso di ridurre le emissioni di carbonio dell’83% durante la stagione europea. Le categorie di contorno F2 e F3 hanno sperimentato l’utilizzo di un carburante sostenibile al 55% sviluppato con Aramco, mentre la F1 dal 2026 utilizzerà carburante sostenibile al 100% sulle proprie monoposto.

Gran Premi ed energia rinnovabile

Il report sottolinea come i gran premi in calendario utilizzino sempre di più fonti di energia rinnovabile. La percentuale di eventi che si è attività in questo senso è stata del 50% nel 2022 ed è salita al 75% nel 2023. Vengono citati alcuni esempi: il GP Austria ha ridotto le emissioni di oltre il 90%, mentre il GP Gran Bretagna è stato interamente alimentato da energie alternative verdi. Il parco solare del Circuito Internazionale del Bahrain ha prodotto 5,28 MW di energia pulita durante i weekend dei gran premi di F1 del 2022 e 2023, una quantità sufficiente a coprire il fabbisogno di entrambi gli eventi e con una significativa capacità di riserva.

Ambiente e non solo

Nel proprio resoconto, la F1 sottolinea il mantenimento anche nel 2023 dell’accreditamento ambientale a tre stelle della FIA, il più alto riconoscimento di sostenibilità ambientale da parte dell’organo di governo del motorsport. Nel report si parla anche dei progetti di inclusività portati avanti dalla F1, come il lancio di F1 Academy, la serie che ha lo scopo di scoprire e sviluppate talenti femminili. Si ricorda poi il supporto agli studenti di ingegneria attraverso un programma di borse di studio, con i primi 10 ragazzi che sono entrati attraverso dei tirocini nei team di F1. L’inclusività viene infine promossa anche attraverso partner come Mission 44, l’organizzazione di Lewis Hamilton che si prefigge lo scopo di creare opportunità anche per chi non avrebbe i mezzi per sognare una carriera ad alto livello, in F1 ma non solo.

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