Ferrari: a Jeddah meno benefici dalla gomma nuova perchè…la coperta è ancora corta

18 Mar, 2023

A Jeddah la lotta per la vittoria potrebbe essere più avvincente del previsto. Si arrivava alla qualifica con un favorito: non una Ferrari ma Max Verstappen. Tuttavia, l’affidabilità della sua RB19 lo ha tradito, con l’olandese che inzierà la gara solamente dal quindicesimo posto. Durante la seconda parte delle qualifiche si è infatti rotto il semiasse destro. “È molto fastidioso ciò che è successo, perchè avevamo avuto un buon fine settimana. Tutte le sessioni erano andate abbastanza bene perchè ogni volta che siamo scesi in pista la macchina ha funzionato molto bene.” ha fatto sapere il campione del mondo al termine delle qualifiche. Un problema avvenuto senza alcun segnale e proprio per questo “è super frustrante” ha spiegato Christian Horner, perchè il suo giro in Q1 lo avrebbe messo quarto in Q3. Un problema legato alla pista di Jeddah o qualcosa di più preoccupante per Red Bull? Le analisi sono già iniziate.

“Non sapremo mai il vero potenziale di Max nelle qualifiche di oggi, ma domani sarà una grande gara.” ha spiegato il manager inglese. “Non dovrà farsi coinvolgere in alcun incidente durante il primo giro, poi dovremo essere bravi noi a sfruttare le sempre possibili Safety Car qui a Jeddah. Ma certamente è meglio averlo avuto quest’oggi il problema, piuttosto che domani.” ha concluso. Se Verstappen dovesse vincesse, sarebbe la vittoria partendo dalla sua peggiore posizione in partenza. Il record precedente è stata la vittoria nel GP del Belgio 2022 dove era partito dalla quattordicesima posizione. A parte il problema avuto dal campione del mondo olandese, restano impressionanti le prestazioni della RB19. Una vettura che ha corretto i (pochi) problemi della RB18, mantenendone i punti di forza, tra cui l‘efficienza aerodinamica se si pensa che il gap tra Perez e Leclerc è quanto la vettura anglo austriaca ha guadagnato nelle seconde parti dei rettilinei, non perdendo mediamente nulla in curva nei confronti di una più carica Ferrari SF-23.

Leclerc soddisfatto del suo giro ma pre weekend si sarebbe aspettato di più dalla qualifica

A Leclerc è stato chiesto se fosse soddisfatto delle sue qualifiche. La sua risposta (“Si e no.”) mostra la stato d’animo del pilota monegasco. Quello di un pilota che sta facendo il massimo ma che non trova il supporto che vorrebbe dall’attuale vettura. Leclerc ha chiuso a poco più di un decimo da Perez ma è consapevole del fatto che il distacco avrebbe potuto essere molto più importante se al Q3 avesse partecipato anche Max Verstappen. Confrontando le seconde guide, stiamo parlando di un gap tra RB19 e SF-23 di oltre mezzo secondo di distacco su una pista ‘amica’ della SF-23, come ammesso anche dai vari uomini in rosso in queste ore di weekend saudita.

Leclerc partirà dalla dodicesima posizione in griglia, perché sulla sua Ferrari SF-23 è stata montata la terza centralina, oltre al secondo motore endotermico e al secondo MGU-H. Il monegasco è molto felice del giro veloce effettuato, “oltre non ce n’era perchè ero davvero al limite” ha fatto sapere, tuttavia, ciò che non lo rende positivo è che la Red Bull è nettamente avanti, su un altro pianeta, e noi facciamo troppa fatica“. Come ci si spiega una SF-23 cosi lontana anche in qualifica? In parte questo è dovuto dal fatto che la squadra italiana ha lavorato molto sul passo gara in questo secondo weekend stagionale. Anche il setup aerodinamico scelto, addirittura più carico di quello utilizzato in Bahrain, è orientato ad una migliore gestione gomma. Come già detto, la SF-23 vista a Sahkir, più che efficiente, era molto scarica, da qui le velocità migliori rispetto a Red Bull. A Jeddah infatti i valori in campo della passata stagione si sono ristabiliti, seppur Ferrari abbia comunque fatto un passo in avanti in termini di efficienza globale della proprio monoposto 2023. Ma ancora non basta. “Siamo semplicemente troppo lontani e abbiamo molto lavoro da fare se vogliamo battere la Red Bull.” ha infatti affermato Leclerc.

Domani ci sarà una gara nella gara, con la dodicesima posizione di Leclerc e la quindicesima di Verstappen. “Carlos può puntare al podio mentre per me dovrebbe essere un po’ più difficile.” ha affermato il pilota monegasco, che vede il più grande ostacolo una volta che incontrerà le vetture migliori. “A quel punto potrò avere dei problemi perchè il ritmo di gara sembra essere molto simile per tutti e se si entra in un treno DRS sarà praticamente impossibile sorpassare”. Dal punto di vista strategico, secondo Pirelli sarà una gara a singola sosta. Le simulazioni mostrano che la strategia Medium-Hard è leggermente più veloce delle altre due opzioni disponibili, che sono Soft-Hard e Medium-Soft, anche se le differenze sono piuttosto piccole.

Ferrari con meno benefici dalla gomma nuova mentre Sainz ha avuto problemi nel riscaldamento delle gomme

Charles Leclerc e Carlos Sainz potranno contare su una SF-23 certamente più competitiva in gara rispetto a quella vista in pista due settimane fa in Bahrain. “L’assetto sembra abbastanza buono, quindi sono più fiducisioso rispetto al Bahrain ma comunque non sarà facile.” ha sottolineato Leclerc. La SF-23 vista a Jeddah, con le novità all’ala anteriore e al fondo che hanno funzionato e sono state confermate, è una vettura meno aggressiva sugli pneumatici con la conseguenza che i vantaggi nello sfruttamento della gomma nuova sono stati certamente minori rispetto a Sahkir. Non è un caso che Leclerc abbia affermato che la qualifica sia andata “meglio del previsto perchè pensavamo che saremmo stati un pò più indietro”. Secondo il monegasco, infatti, Ferrari ha avuto un fine settimana davvero difficile in termini di sfruttamento su un giro del compound più soffice.

Problemi accentuati per un deludente Carlos Sainz, che ha chiuso a più di mezzo secondo dal compagno di squadra e solamente in quinta posizione (partirà quarto a causa dell’arretramento di Leclerc). Qual’era il problema? “Per qualche ragione, il primo settore è stato il mio più grande punto debole quest’oggi., ha affermato il pilota spagnolo. Sainz si è complicato la vita nel Q2 con un primo giro non all’altezza, che lo ha costretto a tornare in pista utilizzando un secondo set di Soft, restando con un solo set nuovo per il Q3. Comunque, guardando i miglior primi settori dei migliori dieci piloti, effettivamente Sainz è stato il peggiore con il tempo di 32.552, lontano 4-5 decimi dalle due Aston Martin, dal compagno di squadra e dalla RB19 di Checo Perez. Mentre nei successivi due intermedi ha fatto segnare la quarta e terza miglior prestazione, molto vicino ai tempi di Leclerc. Non sono riuscito a preparare le gomme in modo tale da poter spingere in curva 1 e 2″, ha ammesso Sainz. Lo spagnolo ha perso 2 decimi di secondo in pochi metri di pista mentre più si prosegue nel giro e più le sue presastazioni convergono con quelle del compagno di squadra. Una questione…di anteriore. “Tra curva 1-2 e 9-10 ho perso tre o quattro decimi, che è molto per un solo settore, quindi c’è sicuramente qualcosa che avrei potuto fare meglio.”, ha ammesso, pensando che se avesse avuto un giro pulito, avrebbe potuto partire a fianco di Perez in P2. “Comunque penso che potremo puntare a un risultato sul podio”, ha detto Carlos Sainz, che potrà contare domani su un set di Soft nuove, cosi come Leclerc.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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