Ferrari ricomincia il suo cammino stagionale dall’Olanda, a casa di Max Verstappen, con la riapertura dopo la sosta di questa combattuta stagione 2024. La rossa ha chiuso il primo troncone dell’anno in calo, passando da seconda a quarta forza, con diversi problemi legati allo sviluppo della piattaforma della SF-24. McLaren è divenuta il riferimento tecnico da un paio di gare, mentre la Ferrari è stagnata su se stessa, avvolta da problematiche relative allo sviluppo del fondo che hanno messo in crisi tecnici e piloti, facendo perdere tempo prezioso nello sviluppo.
“L’obiettivo è continuare a fare punti e perderne il meno possibile dai nostri avversari” – è il focus sul quale pesare i risultati della SF-24 nella seconda parte di stagione, tramite le parole del Team Principal Fred Vasseur.
L’attuale terzo posto in classifica non è nemmeno certo di essere portato a casa a fine anno. La minaccia Mercedes, rinata dopo la debacle di avvio campionato, si è dimostrata capace di massimizzare ciò che la W15 offre. Con Zandvoort ci si avvia verso la parte decisiva della stagione.
Ferrari riparte dall’Olanda in attesa di trovare uno step: la situazione sugli sviluppi sarà in continua evoluzione
Il margine nel quale navigano le prime quattro squadre è risicato. Ferrari è mediamente 2 decimi lontana dalla vetta, abbastanza per rendere difficile un piazzamento nel podio. Il problema è insito nel fatto che con queste auto non è per niente facile trovare subito quel qualcosa che ti faccia fare lo step.
A Zandvoort si riprende sostanzialmente da dove si è lasciato. Gli uffici dei team sono riaperti dopo la chiusura imposta dal regolamento sportivo. In casa Ferrari l’ultima documentazione tecnica aggiornata è ferma al 31 di Luglio e, stando alle nostre informazioni, in terra Olandese la rossa non avrà pezzi nuovi. Lo sviluppo della vettura riprende di fatto in contemporanea al riavvio del campionato.
Il fondo portato in Ungheria è stato un correre ai ripari, sfruttando interamente modelli virtuali al CFD. Il vero gradino da salire per ritrovare carico efficiente dovrebbe arrivare con gli aggiornamenti programmati per Monza e, soprattutto, con il pacchetto che verrà introdotto più avanti, fra Baku e Singapore.
“Il nostro modo di lavorare è impostato sul portare qualcosa il prima possibile. Appena lo troviamo, lo porteremo subito in pista” – aveva detto chiaro e tondo Frederic Vassuer. Un piano di lavoro meno “pragmatico” e frutto di lunghe pianificazioni, ma più intenso e spalmato. Ecco perché la situazione relativa a gli sviluppi è in continua evoluzione.
“Carico stabile” è la parola d’ordine su cui gli aerodinamici diretti da Diego Tondi lavoreranno intensamente nell’arco del decisivo mese prossimo. La zona nevralgica, dove gli ingegneri continuano lo sviluppo, rimane quella attorno alla chiglia del diffusore, nonché quella “rattoppata” con la versione ungherese.
Nel 2023 fu una Zandvoort di test in pista per Ferrari: Cos’è cambiato dopo 12 mesi?
In Belgio la questione bouncing è stata in parte rimandata. La qualifica bagnata di SPA non aveva concesso di mettere la SF-24 alle condizioni di massime velocità in curva, dove è possibile tastare l’effetto del saltellamento. Il bouncing è stato tenuto sotto controllo nel circuito delle Ardenne, e non vi era stato modo di rivelarne importanti criticità. Una nota positiva ma da prendere con moltissima cautela.
I correttivi meccanici portati in Belgio saranno da valutare proprio a Zandvoort, pista dove le ali hanno massima incidenza e dove il bouncing in curva può essere limitante soprattutto in curva 7. Lo scorso anno il week end dell’Olanda fu un vero e proprio test in pista per la Ferrari, con la rossa che ebbe a che fare con la ricerca di raccolta dati in vista della monoposto attuale.
E’ chiaro che rispetto a un anno fa la situazione è nettamente diversa. A riguardo, ne aveva esposto opinione anche Frederic Vassuer: “L’ anno scorso arrivavamo quinti e sesti ma a più a 65 secondi di ritardo. Oggi siamo molto più vicini, e tutto sta nei dettagli”.
Il 2024 invece lascia accesi pochi dubbi sul fatto che a Zandvoort c’è da aspettarsi una McLaren molto forte e un Verstappen redivivo, che vorrà la quarta consecutiva a casa sua. Per Ferrari c’è da attendersi (sulla carta) una SF-24 più “sulle difensive”, sulla falsa riga di quello che si è visto un mese fa sulla molto simile pista di Budapest.
Il Gran Premio d’Olanda del 2024 non sarà un week end “sacrificato” come quello del 2023 ma rappresenta nuovamente un banco di prova su come il lavoro fatto prima della sosta abbia portato a piccoli passi in avanti prima del prossimo sviluppo.