FIA chiude il caso Ben Sulayem: “Accuse infondate”

Luca Manacorda
20 Mar, 2024

La FIA ha reso noto l’esito delle indagini portate avanti dal proprio Comitato Etico sull’operato del suo presidente Ben Sulayem, accusato di presunte interferenze avanzate nel corso dei weekend dei Gran Premi di Arabia Saudita e di Las Vegas della scorsa stagione.

FIA: “Nessuna prova a sostegno delle accuse”

Le indagini sono durate 30 giorni e hanno incluso le testimonianze di ben 11 persone. Il Dipartimento di Conformità della FIA, supportato da consulenti esterni, ha condotto indagini approfondite sulle accuse di potenziali interferenze di Mohammed Ben Sulayem durante le gare di Jeddah e Las Vegas dello scorso anno. Nel primo caso, il presidente della FIA era stato accusato di aver sollecitato la cancellazione (poi effettivamente avvenuta) della penalità di 10 secondi inflitta a Fernando Alonso e che sarebbe costata il podio allo spagnolo. Nel secondo caso, l’accusa parlava di un tentativo di far saltare l’approvazione della gara americana, evento fortemente voluto da Liberty Media. I risultati delle indagini sono stati esaminati dal Comitato Etico, il quale all’unanimità ha deciso che non ci sono prove a sostegno delle accuse di qualsiasi tipo di interferenza.

Apprezzata la condotta di Ben Sulayem

Il comunicato contenente l’esito dell’indagine e diffuso dalla FIA si conclude sottolineando come “la completa collaborazione, trasparenza e conformità del Presidente durante tutto il processo e durante questa indagine sia stata molto apprezzata“. La vicenda era esplosa pubblicamente alla vigilia del weekend del GP Arabia Saudita, sulla scia dello scandalo che ha travolto Chris Horner, team principal della Red Bull.

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