Gara Spa: Ferrari sempre a podio nei weekend con una sola ora di prove

Paolo D’Alessandro
30 Lug, 2023

Verstappen conquista anche Spa e mette un altro importante tassello per la conquista del terzo titolo. La sua rimonta è favorita da un contatto al via tra Sainz e Piastri, entrambi ritirati. Perez, secondo, firma il quinto 1-2 stagionale per la Redbull. Leclerc chiude terzo dopo una gara solida su una SF-23 che si dimostra essere seconda forza a Spa. Hamilton e Russel rispettivamente quarto e sesto, male la McLaren con una scelta di assetto totalmente sbagliata.

È a Spa-Francorchamps che si svolge il dodicesimo appuntamento stagionale, nell’Università della Formula uno. Un circuito storico, caratterizzato da una grande varietà di curve, rettilinei, salite e discese che in passato hanno saputo regalare gare spettacolari, complice anche il meteo che è sempre stata una grande variabile in Belgio. Lo è stato anche in questi giorni, e lo potrebbe essere anche oggi con l’arrivo della pioggia previsto intorno a metà gara.

Spa

A partire in pole è la rossa di Leclerc, la Ferrari in questi giorni si è dimostrata molto competitiva nei rettilinei grazie a un assetto scarico. Anomala l’assenza di Verstappen in quella casella, che scatta sesto dopo la penalità subita per la sostituzione del cambio. Pioggia permettendo, la strategia di gara prevista sembrerebbe quella di due soste, ricordando che il passo gara non è mai stato provato precedentemente dai team.Hulkenberg scatta dalla Pit-lane dopo la sostituzione della power unit e del cambio Ferrari, approfittando della partenza già dall’ultima griglia.

Nessuno tenta l’azzardo di montare la gomma dura in partenza, i primi 4 (Leclerc, Perez, Hamilton, Sainz) con gomma soft e il resto della griglia differenzia tra soft e media. Si spengono i semafori e la Source è teatro per l’ennesima volta di un contatto tra monoposto: Sainz va al bloccaggio per evitare il tamponamento con Hamilton e si porta di fianco a lui. Alle sue spalle Piastri ha provato un ingresso ottimistico ed aggressivo alla curva 1 e, come spesso accaduto in passato, si è arrivati al contatto tra la McLaren e la Ferrari. Rottura del braccetto della sospensione anteriore destra per Piastri, che si è scontrato contro il muro di curva 1, e un foro alla pancia destra e sul fondo per Sainz che dopo un po’ di giri arriverà al ritiro. Ferrari ha tentato di attendere una bandiera rossa per intervenire sulla sua SF-23 e provare a tenerlo in gara.

L’altro ferrarista viene attaccato da Perez nel rettilineo del Kemmel, un sorpasso senza possibilità di replica, che infrange dopo solo tre curve i sogni di vittoria del Monegasco. Verstappen, favorito dai contatti avvenuti davanti, dopo una partenza prudente si trova in quarta posizione alla chiusura del primo giro.
Si forma un terzetto composto da Leclerc, Hamilton e Max, che dura fino al giro sette; l’Olandese rompe gli indugi e svernicia prima Lewis e successivamente il Monegasco, sfruttando il vantaggio del drs che gli garantisce ben 24 km/h di differenza nel rettilineo del Kemmel.

Il valzer dei pit stop inizia prima del previsto al giro 10, solo un Norris in estrema difficoltà, a causa dell’assetto sbagliato in casa McLaren, tenta l’azzardo montando gomme dure a differenza del resto della griglia. È proprio dopo il primo pit stop che Verstappen mette nel mirino il compagno di squadra, che viene sopravanzato con molta facilità dal leader del mondiale, che dopo solo 17 giri conquista la testa della corsa. Solo Russel Stroll e Gasly non pittano attendendo la pioggia che arriva al giro 19 in maniera molto lieve.Il cambiamento delle condizioni del circuito non è infatti sufficiente per montare gomma intermedia, ma sufficiente a far dubitare del dominio di Max che per poco non perde il controllo a Eau Rouge.

La gara prosegue con Verstappen che scappa, Perez che controlla la seconda posizione e Leclerc ed Hamilton che proseguono in coppia con un distacco fisso che si aggira attorno ai tre secondi.

È accesa la lotta nelle retrovie dietro ad un fantastico Alonso che consolida una quinta posizione, portando un po’ di luce in Aston Martin dopo le ultime gare difficili.
Al venticinquesimo giro si apre la finestra per fare il secondo pit, che però non varia i valori in campo, almeno per quello che riguarda le prime posizioni.

Solo Hamilton, tra i top, effettuata il terzo pit al penultimo giro alla ricerca di un giro veloce che trova, consapevole di non poter più lottare con un Leclerc molto solido e continuo.

Verstappen domina, e vince. Perez secondo, sebbene la netta superiorità del compagno di squadra sia evidente, dimostra di essere capace di fare ciò che la squadra gli chiede con una vettura così dominante. Dietro all’uno due Redbull chiude Charles Leclerc dopo aver condotto una gara perfetta su una Ferrari che si è dimostrata seconda forza su un circuito che si pensava non essere adatto alle caratteristiche della SF-23. Hamilton quarto, il sette volte campione del mondo dimostra di essere in grado per l’ennesima volta di portare a casa il massimo di ciò che la macchina gli permette di fare, garantendosi così la terza posizione in classifica piloti.

Se l’Aston rivede la luce con la quinta posizione di Alonso, la McLaren esce ridimensionata da Spa, una macchina ritirata e l’altra in grandissima difficoltà per tutti i 44 giri, a causa di una scelta di assetto che garantiva una gran velocità nel settore guidato, ma una vettura piantata nei rettilinei. A centrare la zona punti in decima posizione è Yuki Tsunoda, importante dimostrazione di forza topo le tante chiacchiere portate dall’approdo di Daniel Ricciardo (sedicesimo) in Alpha Tauri, il Giapponese chiude alle spalle di Stroll, Ocon, Norris e Russel.

Spa

Adesso ci sarà la pausa estiva, con la formula uno che ripartirà il 27 agosto a Zandvoort. Ancora qualche giorno di lavoro per i team, prima di chiudere per la sosta estiva, per interrompere un dominio inarrestabile di Max Verstappen, che non avrà sicuramente intenzione di fermarsi nel Gran Premio di casa.

Autore: Luca Vanzini

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