GP Austin: Hamilton vicinissimo alla vittoria, che spreco Mercedes (e Ferrari)!

Andrea Vergani
22 Ott, 2023

Max Verstappen vince il GP di Austin, davanti a Lewis Hamilton e Lando Norris. Occasione persa in casa Mercedes con una strategia non brillante per Lewis Hamilton, a pochi decimi dalla Red Bull RB19 alla bandiera a scacchi, complice soprattutto una gestione non ottimale del primo stint, allungato troppo rispetto allo storico rivale olandese. Anche la Ferrari non ha ottimizzato il risultato, avendo scelto una strategia a una sosta con Charles Leclerc, quando il monegasco poteva terminare a podio dopo essere partito dalla Pole Position. Lando Norris chiude il podio, davanti a Sainz, Perez, Leclerc, Russell, Gasly, Stroll e Yuki Tsunoda, autore anche del giro più veloce dopo un pit stop al penultimo giro. La partenza dalla terza fila ha sicuramente complicato le cose per Verstappen, ma oggi il passo della Mercedes W14 di Hamilton è stato al livello, se non superiore, e Mercedes avrà molto da recriminare a se stessa!

GP Austin: Mercedes e Ferrari non ottimizzano le gare di Hamilton e Leclerc, Verstappen e Norris ringraziano

Il formato Sprint ha punito due squadre che hanno introdotto aggiornamenti importante, Haas e Aston Martin, entrambe con doppia partenza dalla pit lane a causa di un assetto significativamente compromesso da alcuni problemi nella giornata di venerdì: la squadra di Silverstone ha perso buona parte della sessione di prove libere, di conseguenza non ottimizzando l’assetto della AMR23. Tuttavia il capo degli aerodinamici, Eric Blandin, ha affermato che “il pacchetto funziona come pensavamo”, e che “l’’aggiornamento darà più performance ma anche una vettura più prevedibile”. Il Gp di Austin è stato utilizzato come banco di prova, con Alonso che ha montato il fondo vecchio, Lance Stroll quello nuovo. Anche Haas seguirà, cambiando l’assetto sulle due VF23 dopo aver visto alcuni segnali incoraggianti nelle prime tornate della Sprint Race; ma la luce in fondo al tunnel sembra ancora lontana per il team di Gunther Steiner.

Al via lo stacco migliore è di Lando Norris, che sorpassa la Ferrari di Charles Leclerc ancora prima della staccata di curva uno per prendersi la testa della corsa, iniziando la fuga in solitaria con un vantaggio di diversi decimi sulla Ferrari SF23 specialmente nel primo settore. Al quarto giro Lewis Hamilton ha sorpassato la Rossa di Carlos Sainz per la terza posizione momentanea, confermando l’inferiorità di passo gara da parte della squadra di Maranello; lo spagnolo ha poi subito un sorpasso da parte di Max Verstappen il giro dopo. Al sesto giro Lewis Hamilton si è preso la seconda posizione ai danni della seconda Ferrari, quella di Charles Leclerc, mettendosi alla caccia della prima posizione occupata saldamente dalla MCL60 di Norris. Intanto Esteban Ocon è stato costretto al ritiro per danni sulla sua Alpine dopo un contatto con Oscar Piastri al primo giro. 

Oscar Piastri regala il primo colpo di scena al GP di Austin a causa di un problema al sistema idraulico sulla sua MCL60: l’australiano stava correndo in una discreta sesta posizione, ma non ha causato alcun tipo di bandiera gialla. In contemporanea Max Verstappen passa Charles Leclerc con una manovra al limite in curva 12, accompagnando fuori il rivale monegasco. Nel frattempo Lewis Hamilton inizia a guadagnare diversi decimi sul leader della corsa Lando Norris, mentre Verstappen non mostra il passo dei primi due facendo presagire una gara più in gestione da parte dell’olandese. 

Intorno al sedicesimo giro è iniziato il primo giro di pit stop, con Norris, Verstappen, Sainz e Perez ai box per delle nuove gomme medie (ad esclusione del pilota della McLaren che ha montato le dure), mentre le due Mercedes e Charles Leclerc sono restati fuori alla ricerca, forse, di una gara a una singola sosta. Alla ricerca degli ultimi decimi che aveva da offrire il primo treno di gomme Hamilton è andato lungo alla curva 11, perdendo tempo nei confronti di Leclerc che ha mostrato un’ottima gestione delle coperture dopo le difficoltà di ieri. Lewis Hamilton è rientrato al ventunesimo giro, diverse tornate dopo i rivali, seguito dal compagno il giro dopo per montare la mescola C2, a banda bianca. Al ventiquattresimo giro anche Leclerc si è fermato per montare gomma dura, con introduzione piuttosto cauta per arrivare fino alla fine con questo treno. 

Ci sono voluti ventotto giri per vedere Max Verstappen in testa alla corsa, con un buon sorpasso in curva 12 su Lando Norris che non ha opposto una strenua resistenza nei confronti dell’olandese. L’inglese si è fermato qualche giro dopo per montare il secondo treno di gomme dure e arrivare fino alla fine del Gran Premio al giro 35, seguito da Max Verstappen e Carlos Sainz al passaggio successivo anche loro per la mescola C2. Hamilton si ferma al giro 39, mentre Max Verstappen sorpassa Leclerc – in difficoltà con la strategia scelta dagli strateghi della Rossa – per la prima posizione del GP di Austin, seguito poche curve dopo da parte di Norris. Il passo di Hamilton è stato vanificato da una strategia non perfetta da parte del muretto Mercedes, una situazione non rara da parte degli strateghi del team di Brackley, che avrebbero potuto dare un’opportunità molto migliore al sette volte campione del mondo per giocarsi la vittoria, invece si è dovuto accontentare della seconda posizione dopo una bellissima battaglia con Lando Norris. 

Con una strategia a due soste Sainz ha sopravanzato il compagno di scuderia, e si è messo alla caccia di Lando Norris, in difficoltà, in terza posizione. Intanto anche Sergio Perez ha passato il monegasco della Ferrari, che partiva in Pole Position, poi pagando un ricorrente dazio a causa della non ottimale strategia del muretto della Rossa. A pochi giri dalla fine è stato costretto al ritiro Fernando Alonso, che viaggiava in nona posizione pochi decimi davanti al compagno di squadra Lance Stroll: come anticipato, gli aggiornamenti della squadra di Silverstone sembrano funzionare, ma ne avremo conferma settimana prossima in Messico.

Autore: Andrea Vergani

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