Power Unit Ferrari? L’Alfa Romeo C43 si è RedBull-izzata!

Piergiuseppe Donadoni
07/02/2023

L’Alfa Romeo C43 sarà la vettura con cui Valtteri Bottas e Guanyu Zhou gareggeranno nella prossima stagione 2023, che inizierà il 5 marzo in Bahrain. Il team elvetico ha presentato la sua ultima creatura a Zurigo, con una livrea dal nuovo schema di colori; è stata infatti sostituita la colorazione bianca con un nero opaco, che riporta in mente alla show car mostrata da Audi nel suo annuncio di ingresso in F1, che avverrà proprio con il team elvetico dal 2026, e più in generale i colori spesso utilizzati dal marchio tedesco nelle competizioni sportive (Audi Sport).

Alfa Romeo C43: le principali novità nella parte centrale e posteriore della vettura

Mentre la parte anteriore non presenta novità sostanziose, e “verrà sviluppata durante l’anno” secondo il direttore tecnico Jan Monchaux, nella parte centrale e posteriore della C43 si celano le novità più importanti. “Il lavoro su questa nuova vettura è iniziato poche settimane dopo l’inizio della scorsa stagione. E’ stato chiaro per noi le aree dove potevamo migliorare e ci siamo concentrati sulla zona posteriore della macchina”. ha affermato l’ingegnere francese, che poi entra più nei dettagli. “Abbiamo deciso di modificare il layout della sospensione posteriore e la scatola del cambio, che ha portato anche ad un nuovo layout per il raffreddamento, insieme ad un nuovo bodywork che era in programma già anno scorso ma che non è stato possibile introdurre”. Questo perché la C42 aveva una diversa disposizione dei radiatori e i tecnici del team elvetico non potevano permettersi di cambiarla a metà stagione.

La nuova creatura nata a Himwill si discosta cosi in modo importante in termini di concetto aerodinamico rispetto alla C42, partendo dalle pance ma senza dimenticare dalla parte alta della monoposto. I più attenti ricorderanno come, nella passata stagione, a Maranello avevano puntato molto sul liberare gran parte dello spazio situato sopra e dietro il motore. Non era un caso che la F1-75, ma anche Haas e Alfa Romeo (motorizzate Ferrari), fossero le vetture che esponevano maggiormente la pinna rispetto alle altre vetture, accoppiata ad un airbox triangolare che lavorava in simbiosi per avere una parte alta della vettura il più snella e pulita possibile.

Dall’altro lato, Red Bull insieme alla maggior parte delle altre squadre avevano invece una parte alta della vettura molto voluminosa. Questo perché il raffreddamento era più ‘centrale’ e utile per snellire le pance, accentuando l’ormai noto sottosquadro nella parte di ingresso. Un concetto molto diverso che non permetteva agli altri team di utilizzare il concetto «a vasca» di Ferrari, semplicemente perché sarebbe stato molto meno efficiente rispetto al progetto 674 italiano. Così, Red Bull ma anche i motorizzati Mercedes avevano trovato un’altra efficace strada, cercando di simulare quanto facevano le «vasche dei pesci rossi» sulla F1-75 grazie ad un importante vassoio nella parte alta del cofano motore, che ottimizza il flusso passante al di sotto dell’ala posteriore e sulla beam wing. Utilizzano poi le pance, tramite un effetto chiaramente downwash, per spostare il flusso verso la parte alta del diffusore e quella interna degli pneumatici posteriori, per estrarre al meglio il carico aerodinamico dal posteriore.

Alfa Romeo poteva restare sul macro concetto Ferrari, spostandosi ancor di più verso la Rossa, abbandonando il doppio fondo. Invece la direzione presa è stata completamente opposta, convergendo quindi con le soluzioni portate in pista dalla maggior parte delle altre squadre. La parte alta della C43 è divenuta quindi molto ingombrante, con un evidente vassoio diretto verso la parte posteriore, mentre le pance presentano un importante sottosquadro nella parte anteriore, con un ingresso chiaramente rialzato, simil Ferrari. Non solo la parte superiore della monoposto è chiaramente di ispirazione Red Bull bensì anche le pance che chiudono scendendo verso il basso. “Spesso in F1 si tratta anche di riconoscere che una squadra in particolare ha fatto un lavoro molto migliore di tutti gli altri e capire perché hanno fatto un lavoro migliore in alcune aree e adattarlo in qualche modo alla nostra macchina. Lo abbiamo fatto, volevamo già farlo lo scorso anno ma non potevamo a causa del raffreddamento e della sospensione posteriore.” ha candidamente ammesso l’ingegnere francese.

Alfa Romeo C43: airscope ancora a lama, filming day a Barcellona questa settimana 

“Con le soluzioni pensate per la C43 crediamo di aver sbloccato ulteriore potenziale nella parte centrale e posteriore.” – ha dichiarato Jan Monchaux – con l’obiettivo di migliorare le prestazioni soprattutto nel veloce, dove la C42 peccava nei confronti delle vetture concorrenti. Questo grazie al nuovo concetto aerodinamico che andrà a migliorare la gestione del flusso d’aria verso il diffusore e gli pneumatici posteriori. “Ho la sensazione che questa macchina, almeno in base ai numeri in uscita dal simulatore, sia più adatta a tutte le piste piuttosto che veloce solo sulle piste lente come la C42”, ha affermato Valtteri Bottas, che poi ha concluso:“Una grande debolezza è stata l’alta velocità e in teoria con la C43 dovrebbe essere molto meglio”.

Un importante lavoro è stato poi effettuato sull’affidabilità della monoposto svizzera, una delle vetture più colpite e che gli ha causato una grave perdita di punti lo scorso anno. “C’era tanto potenziale da sbloccare lavorando in modo coraggioso, che non potevamo estrarre durante la passata stagione. Per noi è stato chiaro anche che bisognava lavorare sull’affidabilità, un problema per noi l’anno scorso e deve tornare ad essere un nostro punto di forza. Abbiamo quindi cambiato diverse cose sulla macchina, ma anche a livello di processi interni alla fabbrica per migliorare questo aspetto.” ha fatto sapere durante la conferenza stampa l’ingegnere francese, a capo del dipartimento tecnico del team svizzero.

Tra le conferme di soluzioni portate dalla C42, c’è l’airscope a lama tanto criticato dopo lo spaventoso incidente di Zhou lo scorso anno a Silverstone, seppur sia da considerarsi di specifica molto diversa. Lo ha confermato Jax Monchaux. “Abbiamo mantenuto la lama. Non solo l’abbiamo adattata ai vincoli geometrici per evitare spigoli vivi sulla parte superiore richiesti nel 2023 bensì è già resistente ai carichi imposti nel 2024, anche se la prossima stagione molto probabilmente avremo un roll hoop diverso. Tuttavia, è da considerarsi molto diverso rispetto alla precedente specifica”. Non solo in termini di layout, più arrotondato, ma anche in termini di peso poichè chiaramente Alfa Romeo ha dovuto irrobustirlo molto, anche perdendo quel vantaggio in termini di peso che aveva in precedenza con lo scopo di averlo più resistente, recuperati in parte grazie alla colorazione nera della monoposto.

La C43 scenderà in pista venerdì a Barcellona per il classico shakedown, che tutte le squadre effettueranno prima del 23 febbraio, primo giorno di test in Bahrain. “Lo shakedown è una fondamentale per assicurarsi che tutto sia stato fatto nel senso giusto. E’ la prima volta che scendi in pista con una nuova vettura ed è importantissimo verificare il lavoro fatto soprattutto sui sistemi di raffreddamento, elettronica e quant’altro. Quando andremo a Barcellona sarà quindi un modo per assicurarsi che tutto sia apposto e poi in Bahrain sarà il primo approccio con le nuove Pirelli e iniziare a conoscere la macchina. In quella tre giorni, l’importante sarà avere zero problemi e poter fare quanti più chilometri possibili” ha concluso il Direttore Tecnico del team elvetico.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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