Regolamento F1 2022: meno aree grigie ma anche meno comprensibile a chi non è un tecnico esperto

Piergiuseppe Donadoni
19 Gen, 2022

Regolamento F1 2022: meno aree grigie ma anche meno comprensibile a chi non è un tecnico esperto

Cresce l’hype per le nuove monoposto 2022, e si infittisce anche il calendario di febbraio con le date ufficiali di presentazione diramate dai team. Dopo Aston Martin (10/02), McLaren (11/02) e Ferrari (17/02), anche i campioni del Mondiale Costruttori 2021 Mercedes hanno reso pubblica la data (18/02) in cui saranno tolti i veli alla vettura 2022.

F1 2022: il nuovo regolamento si discosta nettamente per forma e maniera di interpretazione

Pur non aspettandoci di vedere forme aerodinamiche definitive dalle presentazioni delle nuove monoposto, persino l’occhio meno esperto potrà apprezzare il netto stacco con le monoposto 2021. Adrian Newey, capo tecnico Red Bull Racing – e storico progettista di F1 – ha definito i nuovi regolamenti come il più grande cambio tecnico degli ultimi 40 anni.

Il nuovo regolamento che la FIA ha deciso di introdurre nel 2021 (poi slittato al 2022 a causa della situazione pandemica da Covid-19) è stato redatto con l’obbiettivo principale di ridurre i costi e aumentare lo spettacolo in pista. Oltre a cambiare nella sostanza, il Regolamento Tecnico 2022 si discosta nettamente per forma e maniera di interpretazione.

La Federazione sin dal 2019 ha studiato rigide linee progettuali da rispettare, con l’obiettivo di annullare, ove possibile, le zone grigie soggette ad interpretazione.

L’intero regolamento si discosta dai pregressi documenti anche nel modo in cui dovrà essere approcciato dagli ingegneri: rispetto al passato, è stato impostato in modo da essere più compatibile con gli strumenti di progettazione moderna, risultando più fruibile ad ingegneri specializzati nell’utilizzo di software CAD tridimensionali.

I vincoli tecnici stabiliti dal Regolamento Tecnico 2022 si basano su un sistema di coordinate 3D, all’interno di volumi e superfici di riferimento, definiti RV e RS.

Per essere più chiari, fino al 2021 il modo di progettare un’auto di Formula 1 faceva invece riferimento a delle direttive imposte da angoli, distanze, e piani di taglio.

Una delle conseguenze principali di questo cambio di impostazione si evince dal fatto che il Regolamento 2022 risulta ancor meno comprensibile a chi non è un tecnico esperto. Questo non sarà un aspetto irrilevante da gestire per Formula 1 e FIA, nel caso in cui si dovesse presentare la necessità di chiarire una nota tecnica, anche alla stampa stessa, ad esempio in caso di irregolarità di qualche vettura. In buona sostanza, sarà necessario l’ausilio di un delegato tecnico FIA che vada a “tradurre” in linguaggio più pragmatico la documentazione ufficiale.

Negli anni precedenti, sebbene i regolamenti fossero ugualmente articolati, si riusciva a grandi linee a capirne il significato intrinseco, e a spiegarne in maniera pratica i contenuti. Per gli anni venturi questo compito sarà indubbiamente più complicato.

F1 2022: il nuovo regolamento tecnico influirà soprattutto sull’aerodinamica

L’aspetto tecnico più limitato da questo nuovo modo di redigere il regolamento è l’intera aerodinamica, non più vincolata solo dalle coordinate spaziali e dai volumi, ma anche da curvature e concavità. Formula 1 e FIA, per garantire che le superfici aerodinamiche non influiscano troppo sul flusso d’aria che investe la monoposto, hanno limitato in maniera netta l’utilizzo di componenti come ali e deviatori di flusso lungo la carrozzeria.

Questo limiterà la fantasia progettuale degli ingegneri, soprattutto nelle componenti aerodinamiche principali – come parte frontale del fondo, il muso, e le ali. Con tutta probabilità vedremo sì delle divergenze iniziali fra le varie monoposto, ma limitate a due-tre filosofie aerodinamiche iniziali ben definite.

Le nuove monoposto tuttavia riservano ancora spazio per la fantasia dei progettisti: in determinate aree è ancora consentita una certa libertà di forme, come nelle fiancate e i sidepods.

Tuttavia, anche in questa parte della monoposto vedremo difficilmente soluzioni discostanti fra le squadre. Alcune squadre cambieranno gli ingressi d’aria dei radiatori rispetto al 2021. Vi sarà una sorta di ritorno al passato, con le bocche d’aria dei radiatori poste sotto al cono anti intrusione.

È chiaro che, con il passare del tempo, quasi tutti i team andranno a convergere verso la filosofia aerodinamica che offrirà vantaggi da subito evidenti – un atteggiamento già evidenziato dalle scorse stagioni, con scelte aerodinamiche come i deviatore di flusso –  “cape” –  sotto al muso, le prese d’aria delle pance sopra la struttura di impatto, fiancate spioventi ad effetto coanda etc.

La nuova “standardizzazione” di molti elementi, definiti dal Regolamento come SSC (Standard Supply Components), renderà le monoposto ancor più simili fra loro in determinate aree. Fra questi componenti spiccano i cerchi da 18”, con fornitore universale BBS, e i copriruota in carbonio. Sarà dunque impossibile trarre vantaggi aerodinamici dal cerchio come si faceva nel 2021.

Uno degli obiettivi dei nuovi regolamenti è anche quello di livellare le prestazioni fra le squadre, al fine da aumentare la competizione in pista. A tal fine si è passati dall’imporre non solo un “Balance of Performance” ed un “Budget Cap”, ma anche a stilare un Regolamento Tecnico che azzerasse i vantaggi correnti, costringendo tutti i team a partire da un “foglio bianco”, anche in termini di comprensione – e riducendo i margini di sviluppo per i top team.

Autore e illustrazioni: Rosario Giuliana

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