Sospetti sullo sviluppo di un trucco in frenata? La FIA chiarisce

Paolo D’Alessandro
02/08/2024

La Federazione internazionale esamina ed analizza costantemente i regolamenti, che siano quello tecnico o quello sportivo, oltre a quello finanziario che è approdato in F1 solo pochi anni fa. Queste regole sono infatti la base dove i team agiscono e ne delimitano i confini tra legalità e illegalità. Come sappiamo le squadre sono poi molto brave a leggere tra le righe, a trovare le famose zone grigie che a sua volta la FIA si impegna a chiudere. Le modifiche possono avvenire per una presa visione della stessa federazione, che sente la necessità di chiarire alcuni aspetti, ma anche per una richiesta o sospetto di una squadra, oltre che in seguito ad un progetto mostrato da un team che ne chiede la convalida. L’ultima modifica al regolamento tecnico è datata 31 Luglio 2024, dopo che le modifiche incluse sono passate per la votazione della F1 Commission e poi dal Consiglio Mondiale del Motorsport. Andiamo a vedere le modifiche più interessanti.

Non solo le TD, la FIA interviene modificando anche il regolamento tecnico

E’ prassi per la Federazione intervenire durante l’anno con diverse direttive tecniche per chiarire alcune questioni tecniche poco chiare, dove i team sono abituati a ‘giocare’ per spingersi sempre più al limite, o per correggere eventuali parti del regolamento che si rivelano critiche durante la stagione. E’ stato il caso della direttiva ‘anti-porpoising’ del 2022 entrata in vigore a SPA, quella sull’uso di materiali gommosi che potessero aiutare la flessione di componenti in carbonio, l’anno scorso, oppure la più nota di quest’anno, relativa alla flessibilità sempre delle ali anteriori. La FIA non è tenuta a pubblicare e comunicare le TD e queste sono solo una piccolissima parte degli accorgimenti fatti durante il corso dei vari anni.

Tra le modifiche più rilevanti ve n’è una di natura tecnica che riguarda i freni. La nota aggiuntiva cita: “L’impianto frenante deve essere progettato in modo tale che all’interno di ciascun circuito, le forze applicate alle pastiglie dei freni abbiano la stessa grandezza e agiscono come coppie opposte su un dato disco. Qualunque sistema o meccanismo che possa produrre, sistematicamente o intenzionalmente, una frenata asimmetrica per un dato asse è vietata“. In questo caso la FIA è intervenuta su un buco regolamentare, in cui vi era la possibilità di sviluppare un determinato sistema che potesse permettere una frenata asimmetrica e non solamente ripartita tra anteriore e posteriore, ancor prima che qualcuno potesse svilupparla per poi vederla bandita, con conseguente perdita di tempo e soldi. E’ anche facile pensare che dietro le quinte qualche team si sia mosso e che qualche rivale abbia sospettato qualcosa ma è altrettanto normale che la FIA esamini costantemente il regolamento e provveda a chiarimenti di questo tipo.

La FIA regolamenta i test con le Mule Car in ottica test Pirelli 2026

Leggendo il regolamento è possibile notare che sia nata una nuova voce riguardante i test delle Mule Car: Testing of Mule Cars (TMC). Nello specifico la federazione ha chiarito che ogni team potrà sviluppare una Mule Car da mettere a disposizione del fornitore unico di gomme per la Formula 1, ossia Pirelli, andando a modificare monoposto appartenenti alla squadra che hanno partecipato ai 4 mondiali precedenti. Oggi giorno quindi, qualsiasi team potrà usare una vettura antecedente all’attuale e fino a quella utilizzata nella stagione 2020, modificata per partecipare ai test sulle gomme prototipo 2026 che inizieranno a settembre con l’Aston Martin che è stata sorteggiata come primo test team. Questa è una modifica importante soprattutto in vista del cambio regolamentare, dove avremo macchine concettualmente diverse, specialmente sulla filosofia ad effetto suolo, e potrebbe essere utile utilizzare monoposto che seguono maggiormente la vecchia filosofia in uso fino al 2021, ossia quella dei fondi piatti.

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