Wolff: “Gli avversari rimpiangeranno le difficoltà Mercedes, abbiamo imparato molto”

Paolo D’Alessandro
20 Dic, 2023

Solamente la dominante Red Bull esce soddisfatta a pieno merito dalla stagione appena conclusa. Tutti gli altri team, chi più e chi meno, ha motivi che saranno grattacapi da risolvere durante questo inverno. Anche Mercedes, arrivata in seconda posizione nel mondiale Costruttori, non è soddisfatta della propria stagione e all’interno del team sono consapevoli che nel 2024 dovrà esserci una svolta dal punto di vista prestazione rispetto a queste prime due stagioni di nuovi regolamenti tecnici in cui il progetto zero-pod si è rivelato un autentico fallimento. Il ritorno di James Allison servirà a riportare fiducia e serenità all’interno del gruppo, ma anche una figura di spicco a livello tecnico che potrà dare un importante contributo alla progettazione della W15 che nascerà con basi profondamente diverse rispetto alla vettura 2023.

Wolff: “La W14 non era stabile come pensavamo. L’interazione tra telaio e pneumatici è stata sbagliata”

Il 2023 della Mercedes era contornato di aspettative dopo il finale in crescendo della stagione 2022 e l’idea che un blasone come la squadra anglo-tedesca non potesse rimanere indietro per due stagioni consecutive. Si è capito però sin da subito che nemmeno la W14 sarebbe stata una Mercedes capace di lottare per il titolo, deludendo le aspettative e causando sin da subito discussioni che hanno portato anche ad un cambiamento all’interno dell’organigramma, con il ritorno a pieno titolo di James Allison come DT e Mike Elliott che dopo un iniziale scambio di ruolo con l’ex Ferrari ha lasciato poi la scuderia di Brackley durante la stagione. “Durante l’anno ci siamo resi conto che la macchina non era stabile come previsto, forse perché abbiamo sbagliato la finestra di sviluppo ha dichiarato Toto Wolff, parlando però di lezioni molto importanti in vista del 2024.

Mercedes

Il Team Principal austriaco non ha avuto problemi ad indicare il momento migliore e peggiore dell’anno “Brasile è stato un momento negativo perché nel 2022 avevamo dominato, ma nel 2023 è stato l’esatto opposto”. Come momenti positivi invece ha indicato nella conquista del secondo posto nel mondiale Costruttori, dunque la gara di Abu Dhabi, un episodio, ma ancheAustin, nonostante la squalifica. Abbiamo portato degli sviluppi che hanno funzionato ed eravamo in caccia del leader. La prestazione era autentica. E’ stato il weekend migliore in assoluta vista anche la buona correlazione tra simulatore e pista” ha spiegato Toto Wolff, che ha così preso il positivo da quel weekend americano, lasciandosi alle spalle la squalifica, confermando l’approccio sempre aggressivo della sua squadra, spingendo al limite su tanti fronti.

Per una squadra come Mercedes però la seconda posizione non può essere un risultato da festeggiare, seppur Toto Wolff ha analizzato con ottimismo questo traguardo “Ad inizio stagione avrei detto che tra P2 e P3 non c’era differenza, anzi, a livello sportivo la P3 ti da più tempo in galleria del vento. C’è però una componente finanziaria ma anche di motivazione per tutto il team. Quella sera (dopo la gara di Abu Dhabi ndr.) ho visto l’emozione e il morale del team ed è stato importante. Secondo l’austriaco queste difficoltà aiuteranno la sua squadra a crescere ancora di più, come ha spesso ripetuto Frederic Vasseur per quanto concerne Ferrari “E’ un processo di apprendimento costante”.

Wolff: “Nessuna bacchetta magia per il 2024, dobbiamo migliorare su tutti gli aspetti”

Le aspettative per il 2024 – come per Ferrari, ma anche altri team – sono nuovamente alte. La stabilità regolamentare e il maggior numero di ore rispetto a Red Bull a disposizione spingono chi è esterno ai team di Formula 1 a credere di poter vedere una battaglia più serrata il prossimo team. Anche all’interno delle stesse fabbriche si pensa che ci siano importanti opportunità di sviluppo che potrebbero portare a grossi guadagni sulle vetture del prossimo anno ma “bisogna stabilire le giuste aspettative. Abbiamo contro una squadra di grande successo, c’è una montagna da scalare e il divario è grande, ma penso che abbiamo fatto passi in avanti” ha detto Toto Wolff, rimandando al Bahrain però ogni commento sulla prossima stagione, attendendo anche lui il riscontro della pista, dopo le cocenti delusioni avute in questi due anni dai dati del simulatore che poi in pista hanno portato a riscontri ben diversi.

Il Team Principal Mercedes ha voluto sottolineare la coesione che c’è stata nella squadra durante i momenti difficili “Ci sosteniamo a vicenda, a volte io avevo bisogno di sostengo, a volte la squadra e cerchiamo di dare tutti il meglio. Da tifoso la Mercedes è come un’unità familiare” ha spiegato Wolff. L’obiettivo è quello di avere un gruppo in cui le persone si sentono al sicuro e possano svolgere un percorso professionale in sinergia con le altre persone. “Magari non si otterrà il massimo in ogni singola stagione, ma a lungo termine si può ottenere molto di più”. Il 2023 è stato un anno importante in termini di apprendimento e “non sarei in grado di sceglierne uno perché abbiamo analizzato tanti aspetti che ci aiuteranno a progredire il prossimo anno”.

La soluzione non sarà però da ricercare in un elemento singolo. Non esiste la bacchetta magica. Serve progredire in ogni singolo aspetto, anche nei più minimi dettagli, per continuare a crescere e sperare di colmare il gap dalla scuderia di Milton Keynes. Su questo fronte Mercedes e Ferrari viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda, con i rispettivi Team Principal che sono consapevoli dell’ardua missione che attende le loro squadre, ma hanno ben in mente cosa serve per almeno provare a dar battaglia a Red Bull nel 2024. Solamente in Bahrain si scoprirà chi avrà fatto meglio i compiti in fabbrica.

Autori: Paolo D’Alessandro & Andrea Vergani

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