Anteprima GP Brasile: Ferrari all’ultima chiamata per recuperare Mercedes, e c’è l’ultima Sprint stagionale

Andrea Vergani
2 Nov, 2023

La terza tappa del “triple-header” porta il Circus a Interlagos, per il GP del Brasile, terzultimo appuntamento della stagione di Formula 1. Il formato Sprint ha regalato un momento speciale alla Haas nel 2022 con l’inaspettata Pole di Kevin Magnussen, e anche quest’anno darà agli ingegneri solamente una sessione di prove libere per ottimizzare gli assetti: Red Bull, come in tutti gli appuntamenti del 2023, arriva da grandissima favorita per la vittoria con Max Verstappen, mentre Sergio Perez dovrà limitare i danni nei confronti di Lewis Hamilton per mantenere la seconda posizione nel mondiale piloti. Il distacco di Ferrari dal secondo posto nel campionato Costruttori è ora di 22 punti, e con Mercedes più veloce della SF-23 negli ultimi tre appuntamenti il distacco da ricucire tra Brasile e (eventualmente) Abu Dhabi è piuttosto considerevole. Il circuito brasiliano potrà darci delle indicazioni – o conferme – sulle prestazioni in curve a media e bassa velocità, dove Ferrari e specialmente McLaren si sono difese piuttosto bene da Red Bull recentemente. Aston Martin dovrà ancora capire a fondo gli aggiornamenti della AMR23, sempre più opaca rispetto a quella vista in Bahrain. 

GP Brasile: curve a media e bassa velocità e rettilinei con DRS, lotta aperta per il podio

Il circuito di Interlagos non presenta curve ad alta velocità, se non la curva 6/7 nel settore centrale, percorsa intorno ai 220 km/h; le curve a media velocità sono curva 2 e curva 4, mentre le restanti si percorreranno intorno ai 100 km/h. Il rettilineo principale e la “Retro Oposta” permettono entrambi l’utilizzo del DRS, con Red Bull che rispetto a inizio stagione sembra aver sempre più perso il vantaggio ad ala aperta. Anche qui le Power Unit sono molto stressate, sia per la presenza di un rettilineo importante come quello di partenza, ma anche per l’altitudine a cui si trova il circuito: i 700 metri di dislivello dal mare rendono il GP del Brasile il secondo più alto del calendario, proprio dietro all’appuntamento passato, il che porrà ulteriore sforzo sui turbocompressori delle Power Unit. Gli assetti che vedremo saranno da medio/alto carico aerodinamico, anche in questo caso influenzati – in modo minore – dall’aria rarefatta; un altro componente che sarà messo alla prova sarà la trasmissione, con un totale di 3200 cambi di marcia nel corso dei 71 giri del GP del Brasile, che scatterà domenica alle 18 italiane.

Viste le caratteristiche del tracciato, Ferrari, Mercedes e McLaren potrebbero essere tutte e tre in lotta per una posizione del podio dietro al solito Max Verstappen. Le prestazioni di Mercedes sono consolidate come le seconde migliori del lotto, con McLaren molto forte su circuiti dove conta tanto il carico aerodinamico e con tante curve veloci – non più protagoniste in questi ultimi tre appuntamenti – mentre dove conta l’efficienza in rettilineo e la prestazione nel medio/lento Ferrari sa difendersi anche grazie agli ottimi piazzamenti in griglia. Sarà importante presentarsi con un assetto di base buono, per riuscire a massimizzare le prestazioni sin dalle Qualifiche (venerdì alle 19 italiane). Per Ferrari si tratta dell’ultima chiamata per provare a mettere in discussione il secondo posto di Mercedes: Brasile, Las Vegas e Abu Dhabi non presentano tante curve veloci e di appoggio, e le recenti difficoltà di George Russell potrebbero aiutare la squadra di Maranello. Più indietro Alpha Tauri (16 punti) arriva da alcune prestazioni molto positive in seguito agli aggiornamenti portati tra Singapore e Qatar, e ora servono 12 punti per recuperare la Williams per il settimo posto nel campionato costruttori.

La scelta di Pirelli è quella di portare il ‘range’ di mezzo: le mescole C2, C3 e C4 saranno quelle messe a disposizione di piloti e team, proprio come l’anno scorso. Il doppio pit stop è l’opzione che, secondo Pirelli, sarà vincente per il GP del Brasile perché “l’asfalto presenta un livello di rugosità elevato ma il degrado è di natura prevalentemente termica”. Negli ultimi due anni Mercedes ha trionfato grazie a delle ottime prestazioni da parte di Lewis Hamilton e George Russell, ma nel 2023 manca ancora il successo che renderebbe meno amara la stagione della Stella a Tre Punte. Le altissime probabilità di pioggia il venerdì faranno spazio a un sabato e una domenica più freddi, ma senza precipitazioni previste al momento. 

Aggiornamenti GP Brasile: nessun aggiornamento, Aston Martin cerca di capire le nuove parti

Gli ultimi pacchetti stagionali hanno debuttato negli Stati Uniti due settimane fa, e non sono previsti ulteriori aggiornamenti sulle monoposto 2023, con tutte le squadre impegnate sui progetti dell’anno prossimo e anche limitati dal tetto di spese massimo. Chi deve ancora pienamente capire gli aggiornamenti apportati è Aston Martin, un tema ricorrente della stagione della squadra di Silverstone: in Canada i nuovi pezzi dovevano dare un grosso contributo alle prestazioni della AMR23, così come in Olanda e Texas, ma gli ingegneri hanno sempre fatto fatica a tradurre le aspettative della fabbrica e simulatore in pista. Lo scorso fine settimana in Messico, Lance Stroll ha testato l’ennesima configurazione diversa per cercare di fare funzionare il fondo che aveva ben promesso la domenica del GP di Austin con un passo molto positivo. Questo fine settimana, e probabilmente in tutti gli appuntamenti mancanti, la squadra di Lawrence Stroll proverà a capire la propria vettura a fondo. 

Autore: Andrea Vergani

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