Ferrari concentrata sulla gara, il caldo potrebbe aiutare le F1-75

Paolo D’Alessandro
27 Ago, 2022

Le qualifiche del Gran Premio del Belgio si sono disputate alla fine senza nessun problema o minacce climatiche. Le temperature sono rimaste costante intorno ai 15° (aria) e i 20° (asfalto), il che si traduce nelle condizioni ideali per esaltare tutti pregi del progetto della RB18, su un circuito già amico. Non deve quindi sorprendere che, alla fine della sessione, il più veloce sia stato Max Verstappen con un vantaggio di quasi 7 decimi sul secondo classificato, la Ferrari di Carlos Sainz. La pole è andata all’olandese, ma a causa delle penalità sarà proprio lo spagnolo a partire in testa nella gara di domani.

Accanto a lui ci sarà Sergio Perez e poi una seconda fila frutto di tutte le altre penalità, composta da Fernando Alonso e Lewis Hamilton. La griglia si andrà poi a completare via via con gli altri piloti che avanzeranno una volta che Verstappen, Leclerc, Ocon e Norris (entrati in Q3) subiranno le penalità. Alle spalle dei due campioni del mondo ci saranno Russell e Albon, che ha svolto dei giri incredibili con la sua Williams, arrivando ad impensierire la Mercedes e battendo la McLaren e altri team di centro gruppo.

Il gioco di squadra consegna la Pole Position a Ferrari, Red Bull guarda già alla gara.

La macchina più veloce in pista quest’oggi era senza dubbio la RB18, e non solo con Max Verstappen. La F1-75 ha sofferto un po’ il freddo, come successo in Ungheria, con una gestione non ottimale delle temperature degli pneumatici. Non è un caso che la F1-75 abbia perso ovunque nei confronti della RB18. Non solo in rettilineo ma anche in ogni tipologia di curva. Il freddo, unito alle caratteristiche del circuito che già erano favorevoli alla Red Bull, hanno ampliato il margine prestazione che c’è tra le due vetture. Il campione del mondo olandese ha fatto il suo e si è messo in Pole Position al primo tentativo, rinunciano al secondo e non ricevendo richieste di aiuto (scia) del team verso il compagno di squadra. Il mancato ultimo run sarà utile anche in ottica gara poiché Max ha risparmiato delle gomme nuove per la giornata di domani.

Al contrario in casa Ferrari hanno nuovamente fatto gioco di squadra e grazie a questo sono riusciti a prendere una Pole che oggi non era alla portata. La Ferrari sapeva di non essere sulla miglior pista per lei, ma il distacco ha indubbiamente sorpreso i tecnici e gli stessi piloti del Cavallino. Sono ora in corso analisi su quanto successo ma è possibile spiegarlo con il mix di fattori sopra spiegati. Ricordiamo che in Ungheria la stessa Ferrari sembrava lanciata per un dominio simile, salvo poi essere frenata dal crollo delle temperature (e da errori propri). La pista e le temperature favorevoli alla Red Bull, un Max Verstappen in grande condizioni, ma anche l’ultimo aggiornamento Honda potrebbe aver dato una grande mano quest’oggi.

“Noi abbiamo lavorato maggiormente in vista della gara, dove la macchina mi piace di più, ma il distacco tra noi e Max è molto ampio. Non è mai stato così grande. E’ tutto il weekend che vanno forte, hanno trovato qualcosa loro” ha commentato Charles Leclerc al termine delle Qualifiche, ponendo fiducia però nel passo gara di domani, seppur sottolineando la superiorità di Max. Entrambi i piloti saranno chiamati ad una rimonta, mentre davanti sarà sfida tra Carlos Sainz e Sergio Perez. A fare la differenza oggi è stato il gioco di squadra. Ferrari ha lavorato meticolosamente per offrire a Carlos la miglior scia possibile. Leclerc usciva dai box al momento della chiusura del giro di lancio del compagno di squadra, offrendo lui la scia dall’uscita Box (dopo curva 1), Eau Rouge e per quasi tutto il Kemmel Straight, con un guadagno di circa 1 decimo e mezzo.

Questa decisione ha quasi del tutto annullato il vantaggio Red Bull nel primo settore, Carlos Sainz ha ben guidato nel primo tentativo nel S2 e poi ha contenuto il distacco nell’ultimo tratto di pista. Sergio Perez è rimasto dietro di lui di poco più di un decimo nel primo tentativo, mentre nessuno dei due è poi riuscito a chiudere il secondo, rendendo così validi i tempi segnati la prima volta. Red Bull ha deciso di non offrire la scia a Sergio Perez perché, come detto da Horner, “Era più il rischio di sbagliare e perdere qualcosa, che il guadagno che ne avremmo tratto. Avevamo valutato che Sergio avesse la macchina e la velocità per ottenere la pole da solo e comunque aveva una scia della Mercedes, ma ha commesso un errore tra curva 5 e 6″.

Una decisione che può far storcere il naso, e che certamente non avrà reso più felice Sergio Perez. Red Bull si è ‘accontentata’ di mostrare la sua superiorità con Max Verstappen ed ha poi sperato che Sergio, da solo, facesse il proprio lavoro. Oggi Ferrari però ha agito bene ed ha raccolto il massimo, con entrambi i piloti, con una strategia perfetta. “Partire secondi qui comunque non è un grande svantaggio e lo abbiamo visto già in passato” ha concluso Christian Horner, lanciando così un messaggio di incoraggiamento al proprio pilota e un avvertimento a Ferrari.

Mercedes incomprensibile anche per i propri tecnici e piloti

Alla viglia di SPA nella sede di Brackley si respirava ottimismo e profumo anche di vittoria (o almeno lotta). Non era una certezza, sono consapevoli che Red Bull e Ferrari erano – e rimangono – più forti, ma c’era la sensazione di potersi concretamente avvicinare a loro. E invece è successo l’esatto contrario. Un po’ come successo alle vetture di Maranello, anche la W13 paga molto le condizioni fresche e non riesce a mettere nella giusta finestra di utilizzo le gomme. Questo problema si è verificato durante la stagione e in modo più accentuato qui e non è un caso che alla fine i tecnici abbiano scelto di optare per l’assetto più carico, provato in FP3 da George Russell. La Mercedes ha bisogno di maggior carico per accendere gli pneumatici, ma soprattutto per evitare l’eccessivo scivolamento in curva.

Purtroppo quella della W13 resta una coperta corta e così, se nei tratti più guidati la situazione è leggermente migliorata rispetto a ieri, il deficit in rettilineo è aumentato. Hamilton e Russell pagano 6 decimi dalla Red Bull solamente nei rettilinei del Kemmel e in quello che porta alla Bus Stop. In più perde anche negli altri punti della pista, arrivando a pagare il distacco di 1.8 da Max e superiore al secondo anche da Carlos Sainz. “Pensavamo di essere vicini a loro, magari mezzo secondo e invece ci ritroviamo lontani di 1.8. Tutti stanno lavorando duro, ma fosse per me mi concentrerei solamente sulla vettura dell’anno prossimo”. ha confessato un Lewis Hamilton sorpreso e anche un po’ demoralizzato da questo risultato.

Il pilota inglese poteva fare qualcosa di meglio in qualifica, a livello di piazzamento, poiché è stato battuto all’ultimo da Fernando Alonso. Fino all’ultima chicane infatti gli intertempi lasciavano pensare che Hamilton potesse avere la meglio sullo spagnolo, ma nel lungo rettilineo in S3 la Alpine dello spagnolo ha recuperato quasi due decimi, oltre ad altro tempo nella chicane, così che il numero 44 ha perso il suo vantaggio, finendo alle spalle di Alonso. Il compagno di squadra oggi è sembrato ancor più in difficoltà con la sua problematica W13. “Con le temperature basse fatichiamo sempre, ma è incomprensibile passare dalla Pole Position in Ungheria, ad essere 1.8 più lenti qui. Non solo, siamo anche anche a 6 decimi dalle Alpine. Speriamo domani di far meglio in gara, ma un podio sembra improbabile. Davanti ci sono Carlos e Checo e sicuramente Max supererà tutti, e vincerà, e Charles gli andrà dietro”. Queste sono le previsioni di George Russell, a sua volta molto sorpreso dal comportamento sempre più imprevedibile della sua W13.

Autori: Paolo D’Alessandro & Piergiuseppe Donadoni

 

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