GP Messico – Qualifiche: è fiesta Mercedes con pole di Bottas e 1-2, Red Bull (rosica) in seconda fila

admin
7 Nov, 2021

GP Messico – Qualifiche: è fiesta Mercedes con pole di Bottas e 1-2, Red Bull (rosica) in seconda fila

Le Qualifiche del sabato Messicano hanno offerto il primo colpo di scena del weekend: come si sa, in Formula 1 i favoriti si rivelano solo nel Q3 – e a volte un team amico può pugnalarti alle spalle, anche senza volerlo. 

A ruoli ribaltati – come già successo ad Austin – Red Bull e Mercedes si sono scambiate il vantaggio di pista nelle fasi finali di Qualifica; nella zona di mischia sono emersi giochi di scia e di strategia, ma alla fine a pagare è chi commette errore, chi subisce quello degli altri e chi, nell’evoluzione di pista, forse perde un vantaggio mai ben distinto.

Q1

A pochi minuti dal semaforo verde nella pitlane, Mercedes lavora ancora sull’assetto della W12 di Hamilton, mentre Red Bull cerca di contenere i problemi all’ala posteriore (irrisolti dalle FP3, e che causano il bloccaggio del meccanismo DRS) con del nastro adesivo.

La sessione prende inizio con il gruppo di coda, il primo a lanciarsi in pista: le due Alfa Romeo, Haas, e la Williams di Latifi, curiosamente su gomma Media, che rientra subito ai box dopo un outlap. I primi tempi sono ancora alti, anche rispetto a quelli delle FP3 – ma iniziano ad abbassarsi una volta che all’azione si uniscono anche le due Aston Martin, Ferrari e McLaren.

Il primo tempo sotto l’1:18 è di Leclerc, che dopo le prove libere cerca confidenza sul giro secco – e sembra trovarla subito, grazie anche alle modifiche apportate al setup della SF21. Dietro di lui, a più di un secondo, c’è l’Aston Martin di Vettel, con Sainz solo terzo. La sessione viene però interrotta per una bandiera rossa: Lance Stroll perde il controllo all’ultima curva, e finisce contro le barriere distruggendo la parte frontale della vettura. 

L’interruzione durerà il tempo di risistemare le barriere ed assicurarsi che la sessione possa riprendere in sicurezza. Questo darà modo ai meccanici della Williams di continuare a lavorare alla sostituzione della Power Unit di George Russell, tornato alla sua terza (senza dunque penalità) dopo un problema riscontrato durante le FP3. 

Terminato il regime di bandiera rossa, le vetture si lanciano in pista ansiose di registrare un crono per il Q2; un po’ di traffico nella pitlane, e problemi per Sainz che accusa un malfunzionamento della sua Power Unit – che per fortuna viene risolto in pista grazie alle indicazioni di reset di Adami, che danno modo allo spagnolo di riavviare il suo motore. 

Verstappen, al primo tentativo, si porta in cima alla classifica scendendo per la prima volta sotto l’1:17 (1:16.788), ben tre decimi in meno rispetto al tempo di Pérez, in seconda posizione. Entrambe le AlphaTauri si avvicinano prepotenti alla top 3, con Tsunoda in quinta e Gasly secondo – per poi essere spiazzati dal secondo tentativo di Leclerc, che lo porta in prima posizione prima che Bottas lo sorpassi con un 1:16.727.

Dietro la situazione è più complicata, con Sainz a rischio esclusione dopo due tentativi non eccellenti. Lo spagnolo riesce però a trovare tempo su giro, e si porta in quinta posizione ed in salvo, con Sebastian Vettel e Ocon a fargli compagnia – mentre resta escluso per poco Alonso, spinto fuori dai primi 15 proprio dal compagno di squadra ed un ultimo sforzo di Russell, che passa al Q2.

Esclusi dunque Alonso, Latifi, Schumacher, Mazepin e Stroll.

Q2

Come prevedibile, quasi tutti scendono in pista su gomma Media da subito – con la Soft scartata come opzione alla partenza. Tsunoda, però, recluso al fondo della griglia dopo una penalizzazione dovuta alla sostituzione di elementi sulla sua Power Unit, rischia un primo giro sulla Pirelli a banda rossa; l’obiettivo, sia per AlphaTauri che per McLaren con Norris, è assicurare uno slot nel Q3 per entrambi i loro piloti, in modo da poter sfruttare il gioco di scia con i compagni di squadra.

Il primo run su gomma media è subito favorevole per Mercedes, che si porta in prima piazza con Hamilton – mentre Verstappen si lamenta di una riduzione di grip, e resta indietro anche rispetto a Tsunoda. Bene la Ferrari di Leclerc, che risulta più a suo agio di Sainz in questa fase di qualifica, e riesce a migliorarsi in un secondo tentativo consecutivo prima di rientrare ai box in seguito ad un’escursione fuori pista di Giovinazzi, che causa bandiere gialle e conclude così la sua sessione di Qualifica. Rientra anche Sainz, ed entrambe le Ferrari tornano in pista su un set di Medie nuove, così come entrambi i piloti della McLaren, Mercedes e Red Bull – mentre resta su gomma Soft anche per il suo secondo tentativo Tsunoda. 

Il rischio – che AlphaTauri sembra intenta a correre – è che Tsunoda si classifichi per il Q3 su una mescola che risulterebbe svantaggiosa in partenza, soprattutto dal fondo della griglia. Succede esattamente questo quando, proprio come successo ad Austin, a classificarsi per il Q3 sono 5 team con entrambe le coppie di piloti: Mercedes – a sorpresa in testa – Red Bull, Ferrari, AlphaTauri, McLaren.

Esclusi dal Q3: Vettel, Räikkönen, Russell, Ocon e Giovinazzi.

Q3

La formazione ad Arca di Noé si rivela subito nei giochi di scia al primo run. Tsunoda e Norris scendono in pista con il solo intento di aiutare i propri compagni di squadra offrendo una scia nel primo settore, mentre Hamilton e Bottas sfilano in tandem uno dietro l’altro, e così i due della Red Bull. Restano staccate le due Ferrari, forse per non rischiare l’effetto dell’aria sporca nel secondo e terzo settore.

La scia fa il suo dovere nel primo run: Gasly si porta subito vicino al gruppo di testa, e Ricciardo guadagna terreno sulle Ferrari, anche se non abbastanza; il primo giro di Sainz è abbastanza buono da portarlo davanti alla McLaren nonostante l’assenza di scia, mentre Leclerc viene ostacolato dal traffico di Tsunoda, che aveva alzato il piede, nell’ultimo settore.

Nella zona “calda”, Verstappen – sempre meno contento del bilanciamento della vettura, a suo avviso “peggiore” su gomma Soft, che scivola di più rispetto alle Medie del Q2 – commette qualche sbavatura nel suo primo tentativo, riuscendo tuttavia a stare davanti a Pérez con un vantaggio di un decimo. A sorpresa – se di sorpresa si può parlare – dopo il Q2 Mercedes ha trovato maggior fiducia con la pista, ed il primo run di Bottas lo porta in cima alla classifica con un 1:15.875 – un decimo e mezzo più veloce di Hamilton, che aveva la sua scia, e tre decimi e mezzo più veloce di Verstappen nella “favorita” Red Bull. 

Con il secondo run ancora a disposizione per migliorare il giro, Red Bull decide di tornare in pista nella stessa formazione – così come Mercedes e le altre, sempre ad esclusione delle due Ferrari che restano più separate dal gruppo e tra di loro, e che finiscono per essere sorpassate da un prepotente Verstappen a caccia della scia del compagno di squadra nell’outlap. Con Mercedes a guidare il gruppo, gli ultimi giri di Qualifica avvengono su una pista che sembra aver subito un’involuzione; le due Mercedes non riescono a migliorare i propri tempi, ma Red Bull e gli altri lo fanno. Tuttavia, se la scia dei compagni di squadra, disinteressati a produrre un tempo utile ai fini della Qualifica, dà a Gasly e Ricciardo un importante vantaggio nel primo settore contro i rivali della Rossa (che comunque riescono a limare i proprio personal bests nel primo e nel secondo settore), la presenza di Tsunoda in pista diventerà presto un ostacolo per qualcun’altro.

Nel tentativo di lasciare strada libera a Pérez in Curva 10, il giovane della AlphaTauri si sposta fuori pista; così facendo però solleva un polverone che coglie di sorpresa il messicano – che non si aspettava di trovarsi davanti qualcuno in un punto così veloce ed ostico del tracciato, e dunque finisce fuori pista a sua volta, compromettendo Verstappen dietro e, a seguire, anche Leclerc che è costretto ad alzare il piede e poi commette un errore nell’ultimo settore.

La sessione si chiude dunque con un inaspettato (se vogliamo stupirci) 1-2 Mercedes e la pole di Valtteri Bottas, mentre Red Bull è rilegata alla seconda fila con la coda tra le gambe – e l’intenzione di nascondere un repentino calo di performance dietro l’incidente con Tsunoda. Gasly si conferma in quinta posizione con un ottimo giro, con Sainz in sesta a limitare i danni di un Q3 non eccellente per la Scuderia; Ricciardo riesce a scavalcare Leclerc grazie alla scia di Norris, mentre il monegasco resta in ottava posizione non riuscendo a mettere insieme il giro perfetto nel Q3. I penalizzati Norris e Tsunoda (che partirà su gomma Soft) sono rilegati alla diciassettesima e diciottesima posizione in griglia, avanzando Vettel e Räikkönen tra i primi 10.

RISULTATI QUALIFICHE

GRIGLIA DI PARTENZA PROVVISORIA

 

Autore: Sara Esposito

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