GP Qatar – Qualifiche: Super Lewis Hamilton in pole, Verstappen becca bandiera

admin
20/11/2021

GP Qatar – Qualifiche: Super Lewis Hamilton in pole, Verstappen attento alle bandiere

Le ultime indicazioni delle FP3 parlano di una Mercedes favorita per la Qualifica rispetto alla Red Bull, di un Sergio Pérez che sembra attaccabile anche dal gruppo di mezzo, in particolare da Pierre Gasly nell’AlphaTauri in gran forma. McLaren non ha mostrato il suo massimo potenziale fino a questo momento, mentre Alpine ha dimostrato di essere particolarmente a suo agio in questa pista. 

In casa Red Bull si è resa necessaria la sostituzione dell’ala posteriore su entrambe le vetture a causa del problema riscontrato sul flap del DRS; entrambi i piloti saranno equipaggiati con una versione da più alto carico aerodinamico – specifica Monaco e Messico – testata solo da Max Verstappen nelle Fp1 prima di essere abbandonata per la specifica a cucchiaio, montata sempre da Sergio Pérez. Cambio di strategia obbligato per loro, con l’olandese che avrebbe voluto rimanere sulla specifica più scarica – rischio che però Red Bull non ha voluto correre.

Q1

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SEMAFORO VERDE, inizia il Q1. Gasly sarà l’unico pilota a scegliere la gomma Media per i suoi run in Q1.

I primi riscontri cronometrici per la Ferrari portano Sainz davanti a tutti in 1:23.323, con Leclerc a 24 millesimi da lui. Sebastian Vettel sale in terza posizione a 45 millesimi dalla SF21 numero 55, mentre Gasly è a soli +0.167s da Sainz. Sergio Pérez sale in prima posizione al suo primo tentativo, con un vantaggio marginale di 0.099s sulla Ferrari di Sainz. La pista si sta evolvendo velocemente e lo dimostra il tempo di Norris (1:22.839), tre decimi più veloce di Pérez. Abbassa ulteriormente però Hamilton, con un 1:22.019, seguito a ruota da Verstappen a due decimi da lui. Bottas solo quarto con un distacco di quasi un secondo dall’altra Mercedes. Ricciardo chiude alle spalle di delle due Ferrari e di Vettel, incassando più di mezzo secondo da Norris. 

II miglioramento di Gasly che sale in terza posizione, e Tsunoda in quinta, confermano lo stato di forma dell’AlphaTauri, così come l’Alpine che con Alonso scala davanti a Gasly, mentre Ocon soffre di più nel primo tentativo con mezzo secondo di ritardo dal compagno di squadra. Ad un decimo dal tempo di Fernando Alonso arriverà Carlos Sainz, mentre Leclerc rimane più attardato in undicesima posizione, con un distacco di quattro decimi da Carlos – il primo campanello d’allarme della giornata. Miglior tempo di Bottas che scavalca per 3 millesimi Hamilton, battuto però poi da Verstappen che sale primo in 1:21.995. Si avvicinerà Pérez in quarta posizione, restando tuttavia dietro le due Mercedes.

Nelle difficoltà si mette anche la sfortuna per Charles Leclerc. Nel suo giro migliore, che lo avrebbe messo leggermente più avanti della 12 posizione, prima di lanciarsi si sposta fuori dalla pista per far passare Tsunoda, impegnato nel suo giro veloce. Per questo sarà compromesso l’avvio del suo giro push, poi cancellato per track limits in Curva 16. 

L’ultimo run del Q1 diventa “Traffic paradise” nell’ultimo settore, con tutti i piloti vicinissimi nella queue di lancio. Attenzione particolare per un Leclerc in difficoltà che non migliorerà il primo settore, ma riuscirà a chiudere poi un buon giro con anche il miglior terzo settore della sessione, che lo porterà in decima posizione. Davanti Carlos Sainz si porta a 3 decimi dai migliori e dietro di lui chiuderanno Gasly e Vettel. L’ultimo push di Hamilton ruberà nuovamente a Verstappen il miglior tempo, con un 1:21.901. 

A fine sessione saranno eliminati Raikkonen, Latifi, Giovinazzi, Schumacher e Mazepin. Si classifica per il Q2 Russell con 3 decimi di vantaggio sul finlandese dell’Alfa Romeo. Ancora non una buona performance per la McLaren che insieme a Charles Leclerc ha rischiato grosso finendo sul fondo della classifica con entrambi i piloti.

Q2

Scelta la gomma Media in casa Mercedes, RedBull, Ferrari, McLaren. Soft per Russell e l’AlphaTauri. 

Hamilton si porta subito davanti a tutti in 1:21.682, Gasly chiude a 3 decimi da lui, con un vantaggio di 4 millesimi su Verstappen e di 11 su Bottas, tallonato a sua volta da Tsunoda a 47 millesimi di distanza. Sainz chiude il suo primo giro lanciato a +0.559s da Hamilton, rifilando però 4 decimi a Norris e Pérez. In difficoltà Ricciardo e Leclerc, che sono in decima e undicesima posizione. Il monegasco non si spiega le difficoltà nell’estrarre prestazione dalla macchina ed il distacco di 9 decimi accusato dal compagno di squadra. 

Sceglieranno la gomma Soft anche in casa Alpine – che chiuderà davanti alla Ferrari – ed Aston Martin – che invece si fermerà alle spalle di Carlos Sainz. 

Quasi tutti i piloti sceglieranno la gomma Rossa per il secondo run, ad esclusione di Valtteri Bottas e Carlos Sainz che non miglioreranno il loro crono. Lo spagnolo rimarrà così in attesa di chi è dietro di lui. Inaspettatamente però solo Lando Norris gli passerà avanti; infatti nonostante la gomma Soft e i lap time migliorati: Sergio Pérez, Lance Stroll, Charles Leclerc, Daniel Ricciardo e George Russell rimarranno alle sue spalle e saranno esclusi dal Q3, premiando in qualche modo l’azzardo di Carlos Sainz, che esulta via radio, dando l’idea di quale rischio si sia preso. 

A giustificazione della prestazione opaca di Charles Leclerc, nel post gara la Ferrari comunicherà che è stata trovata una crepa nel telaio della SF21 numero 16. Il team provvederà alla sua sostituzione, sperando così di ridare al monegasco fiducia e confidenza risolvendo un problema che potrebbe aver completamente modificato il bilancio della vettura, giustificando così anche le sensazioni di Charles durante ma anche dopo le Qualifiche.

Q3

Inizia il Q3 e tutti adoperano la gomma Soft. Ocon, Tsunoda, Vettel e Norris useranno un set usato e risulteranno infatti i peggiori del primo tentativo con un distacco superiore ai 3 decimi rispetto all’ultimo degli altri. Fernando Alonso invece deciderà di uscire più tardi per il suo primo run, approfittando anche della scia di Lewis Hamilton nel primo settore che invece chiudeva il suo giro; una scelta che pagherà a livello cronometrico.

Lewis Hamilton chiude il giro in 1:21.262, dietro di lui Max Verstappen a +0.162s, sfruttando anche la scia di Carlos Sainz nel primo e ultimo settore. Bottas si porta a +0.216s dal compagno di squadra. Seguirà Gasly, che è stato l’ultimo a chiudere il giro, con +0.378s di ritardo su Lewis e pochi millesimi dietro Alonso. Chiuderà ad un decimo e mezzo dall’Alpine invece Carlos Sainz, meno incisivo in quest’ultima fase di Qualifica.

Nel secondo run Lewis Hamilton mette insieme il giro migliore nei vari settori e trasforma la sua pole provvisoria in Pole Position, con un tempo di 1:20.827 e tre settori viola. Tsunoda riesce a chiudere il suo secondo giro salendo in settima posizione, poco prima che venga esposta una bandiera gialla: Pierre Gasly è andato pesantemente sul cordolo in curva 15, frantumando la sua ala anteriore che ha poi forato la sua anteriore destra. I marshall esporranno prima una singola bandiera gialla e poi una doppia sul rettilineo finale, con il francese che prova a tenersi fuori dalla linea ideale, avvicinando al muretto dei Box. 

Dietro però si miglioreranno comunque Esteban Ocon, che passa in nona posizione, e Lando Norris che scavalca Carlos Sainz. Alzeranno nettamente il piede invece Fernando Alonso e Sebastian Vettel, che abortiscono il giro a causa delle bandiere esposte. Anche Carlos Sainz alzerà il piede, ma più in ritardo rispetto ai due veterani. Chi non alzerà il piede, e per di più in regime di doppia bandiera gialla, è Max Verstappen, l’ultimo a chiudere il giro nel Q3. 

La situazione delle bandiere nell’ultimo run del Q3 è stata monitorata dopo la gara, culminando in convocazioni dai commissari di gara per Verstappen (doppia bandiera gialla), Sainz e Bottas (entrambi per bandiera singola gialla). I piloti saranno ascoltati domani nel pre-gara per decidere del loro fato, e rischiano dalle 3 alle 5 posizioni di penalità in griglia a seconda dell’infrazione (3 posizioni per gialla singola, 5 per doppia).

Nel frattempo, questa la griglia di partenza provvisoria, mentre si resta in attesa anche della conferma della P13 di Charles Leclerc, che dovendo sostituire il telaio sulla sua SF21, è a rischio partenza dalla Pit Lane.

 

Autore: Paolo D’Alessandro

 

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