Leclerc fuori nel Q2: lui non sa perché, ma Ferrari trova una crepa nel telaio e lo sostituisce

admin
21 Nov, 2021

Leclerc fuori nel Q2: lui non sa perché, ma Ferrari trova una crepa nel telaio e lo sostituisce

Leclerc viene eliminato nel Q2 – e non sa spiegarsi perché. Guardando l’onboard, in effetti è difficile trovare una ragione per il distacco così allargato rispetto al compagno di squadra. Entrambi i tentativi del Q2 del monegasco sono puliti. Non ci sono errori, non ci sono sbavature, la vettura è al limite. Eppure è lenta, tanto più lenta di quella di Sainz.


A parità di mescola: le velocità di punta sono simili, i livelli di aderenza no. Leclerc non perde mai rispetto a Sainz in grandi picchi (che indicherebbero piuttosto un guasto ad una specifica componente o un errore di guida), ma costantemente sul giro, quasi come se stesse guidando su una mescola più dura. 

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Leclerc su gomma Soft: altrettanto evidente, se non di più, la disparità di aderenza nonostante la mescola più morbida, indicativa di un problema con il telaio. Nessun picco, come su mescola media, ma piuttosto perdita costante sul giro. Prima del suo giro su gomma Soft, Leclerc ha chiesto di aggiungere click d’ala all’anteriore per combattere il sottosterzo. La cattiva distribuzione di peso/stress nelle zone di trazione causa perdita di grip, e può costare fino ad 1s su giro e 5 punti di carico in meno.

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Quando un pilota come Charles Leclerc, sempre pronto ad assumersi la responsabilità di un errore di guida – dal testacoda alla più irrilevante delle correzioni – si apre in radio per dire che ‘non ha idea di dove perda tempo rispetto al compagno, suona l’allarme.

Dopo le Qualifiche, Leclerc aveva dichiarato di essere molto sorpreso, ovviamente al negativo, del suo mancato risultato. La frustrazione, ha spiegato, deriva principalmente dalla sua inabilità di individuare la causa della scarsa performance della vettura.

“Se resto indietro con il passo, di solito so se è dovuto ad un mio errore oppure ad un problema con il setup, o il bilanciamento della vettura,” ha dichiarato appena uscito dalla macchina. “Oggi non è stato così, non ho fatto errori, ma le gomme non sono mai state nella giusta finestra operativa e continuavo a scivolare a causa del grip ridotto, anche con un doppio giro di cooldown.”

Con entrambe le vetture in una configurazione aerodinamica simile, nonché nessuna notevole differenza nello stile di guida, l’unica ipotesi percorribile era quella del danno – probabilmente al fondo o allo chassis.

Ferrari effettua subito dei check nel post-Qualifica, e ritorna con un verdetto che da una parte dà la possibilità a Leclerc di tirare un sospiro di sollievo, seppur senza conforto: nel telaio della SF21 del monegasco viene rilevata una crepa.

Il team crede che si sia originata in seguito ad un passaggio troppo aggressivo sul cordolo di Curva 15 durante il Q1, ma si allarga anche l’ipotesi di una criticità pre-esistente nello stesso punto che poi ha ceduto con maggiore facilità nelle Qualifiche del Qatar.

Uno chassis danneggiato risulta in una perdita di rigidezza torsionale, che comporta flexing della scocca e dunque una perdita di downforce, nonché di aderenza a causa dello sbilanciamento nella distribuzione sia di peso che di stress lungo la vettura. Allo stesso tempo, ha effetto sull’efficienza delle componenti aerodinamiche risultando in un’aggiunta di drag al pari di un atteggiamento fortemente sottosterzante.

Leclerc, grazie al suo stile di guida aggressivo, riesce spesso a compensare eventuali problemi di bilanciamento – ma è particolarmente evidente nell’incapacità di attivare le mescole che il grip meccanico della vettura sia stato compromesso dal danno riportato alla scocca.

Ferrari si vede dunque costretta a sostituire lo chassis sulla SF21 numero 16, ed inizia così la corsa contro il tempo per evitare di incappare in penalità che potrebbero prevedere fino alla partenza dalla Pit Lane. Secondo i Regolamenti, la sostituzione del telaio è consentita anche sotto regime di Parc Fermé per provate criticità relative alla sicurezza, purché si tratti della stessa specifica.

Ferrari è riuscita ad ultimare la sostituzione e la messa a punto in tempo per la gara

Impotente di fronte a problematiche relative alla vettura, Leclerc aveva dichiarato in serata che avrebbe lavorato con i suoi ingegneri per meglio definire le criticità della sua guida. “Ho bisogno di sedermi con il team ed analizzare i dati, per capire se c’è qualcosa che possiamo ancora migliorare prima della gara,” ha detto, ricordando che in Brasile riuscì a lavorare efficientemente sui problemi riscontrati nella Sprint. “Non sarà facile domani, data la difficoltà di sorpasso su questo circuito, ma speriamo di poter almeno contare sulla scelta libera della mescola di partenza.”

Ultimata la prima parte del lavoro nella serata post-Qualifica, i meccanici della Rossa tornano a concentrarsi sulla vettura di Leclerc al mattino, riuscendo a preservare la posizione di partenza del monegasco, che partirà dunque dalla casella numero 13 in griglia. 

 

Autori: Sara Esposito, Giuliano Duchessa
Telemetria: Ekagra Gupta @_ProjectF1

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