La McLaren fa discutere: c’è un ‘trucco’ sull’ala posteriore?

Paolo D’Alessandro, Piergiuseppe Donadoni
15/09/2024

Quando la competizione si fa più intensa e i dettagli possono fare la differenza, in Formula 1 spesso capita che si arrivi a parlare e sospettare di soluzioni più o meno ‘legali’ utilizzati da chi, in quel momento, si issa a riferimento tecnologico della griglia. E’ un film già scritto del Motorsport, ma che spesso porta con se strascichi e discussioni. Dall’introduzione dei nuovi regolamenti si è parlato di fondi pieghevoli, di ali flessibili, di materiali gommosi utilizzati per esasperare questo tipo di effetto nel carbonio, ma anche di soluzioni estreme sui freni, musi e quant’altro. Ogni team osserva gli altri 9 competitors, per prendere spunto e per assicurarsi che non si creino vantaggi usando le zone grigie del regolamento. Molto clamore stanno facendo le ali anteriori di Mercedes e McLaren, finiti nella lente di ingrandimento di Ferrari e Red Bull da diverse settimane. La FIA ha svolto i consueti controlli e non ha trovato irregolarità ma sta raccogliendo dati per capire se sarà necessario inasprire gli attuali test.

Nelle passate settimane, James Allison aveva allontanato i dubbi sulla W15 parlando di un operazione troppo costosa e rischiosa: studiare un’ala che superasse i controlli FIA, per poi flettere in rettilineo. L’evidenza però dice che sia il team di Brackley, che quello di Woking, stanno adottando soluzione di questo genere. Frederic Vasseur e Christian Horner, ma anche Helmut Marko, hanno a più riprese parlato di queste soluzioni ‘estreme‘, tra commenti pubblici e richieste di chiarimenti. Dall’organo di controllo non è arrivata alcuna ‘bocciatura’ alle ali dei competitors, ma nemmeno un apertura (per ora) a controlli più restrittivi. A Maranello e Mitlon Keynes si stanno dunque adoperando per provare a mettersi in pare con i loro rivali, cercando di dare loro battaglia con le stesse armi.

A Baku si potrebbe essere aperto però un nuovo tavolo di discussione a causa della McLaren. In gara si è vista una MCL38 molto veloce in rettilineo, soprattutto a DRS chiusa. L’effetto dell’ala mobile del Team Papaya non è stato eccezionale, ma quando in area libera, e senza spalancare l’ala mobile, le due McLaren – e in particolare Piastri – hanno mostrato velocità di punta veramente notevoli. Si è visto bene come Charles Leclerc infatti, dopo aver tenuto a distanza Piastri, che utilizzava il DRS, abbia fatto molta fatica ad attaccarlo quando è stato il suo turno di inseguirlo. Le immagini onboard, con telecamera puntata sul posteriore dell’australiano, hanno svelato però una particolarità non indifferente della McLaren.

E’ possibile vedere, grazie alcune foto ed alcuni video, come quello ricondiviso dell’amico BrakeBoosted, come l’ala posteriore McLaren non solo flettesse, e parecchio – similarmente a quell’effetto che si è ricercato sull’ala anteriore – ma la particolarità da notare è quell’apertura visibile del flap mobile, specialmente ai lati, visibile soprattutto ad una linea di luce che si crea tra main plane e flap DRS, che evidenzia come i due componenti si separino. Un comportamento anormale e che dà certamente un piccolo, ma comunque significativo in questa F1 che si gioca sui dettagli, aiuto in efficienza a DRS chiuso.

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