Sainz: “Dovevamo fare più punti su queste piste favorevoli”

Luca Manacorda
22/09/2024

Dopo l’incidente nella Q3 di sabato, il GP Singapore di Carlos Sainz è iniziato ancora più in salita, con lo spagnolo che nelle primissime fasi di gara ha perso altre due posizioni scivolando addirittura al dodicesimo posto. La Ferrari ha optato per una strategia rischiosa, anticipando di molto il pit stop dello spagnolo, che però ha pagato. Complice anche il mancato ingresso della Safety Car che avrebbe penalizzato chi si è fermato presto, Sainz è riuscito a risalire fino alla settima posizione, ravvivando anche una gara piuttosto noiosa con alcuni bei sorpassi.

Sainz: “Oggi si trattava di limitare i danni”

Il disastro nel finale delle qualifiche aveva ovviamente già molto limitato le prospettive della Ferrari nel GP Singapore. Sainz aveva parlato di limitare i danni in gara e il piano, da questo punto di vista, è perfettamente riuscito. La strategia scelta dal muretto Ferrari ha permesso al ferrarista di scavalcare tra gli altri anche la Red Bull di Sergio Perez che avrebbe potuto essere l’avversario più ostico dopo aver preso la posizione al via, ma che è stato beffato dall’undercut dello spagnolo e dal traffico in pista.

Sainz

Sainz ha raccontato così il suo GP Singapore: “Abbiamo fatto una strategia molto rischiosa fermandoci così presto, ma l’abbiamo gestita e fatta funzionare fino alla fine. Si è visto con quello che invece è successo a Perez che è rimasto bloccato nel traffico. È stato molto noioso negli ultimi 20 giri guidare per far durare le gomme fino al traguardo, mentre ho potuto fare alcuni sorpassi emozionanti all’inizio del secondo stint. Alla fine era l’unico modo per cercare di sopravanzare alcune macchine. Oggi si trattava di limitare i danni“.

I problemi in qualifica e i punti persi nelle ultime gare

La Ferrari è stata dunque ancora una volta protagonista di una domenica più convincente del sabato, quando la SF-24 continua ad essere una monoposto meno semplice da gestire per i due piloti. Tornando sugli errori visti in qualifica, Sainz ha spiegato: “Il passo gara non è mai stato la nostra preoccupazione guardando a questo weekend, si trattava più del giro secco in qualifica dove, come abbiamo visto quest’anno con questa macchina, c‘è una finestra molto piccola per far funzionare gli pneumatici. Io ho fatto l’errore, ma abbiamo visto anche con Charles che la finestra è veramente piccola. Delle volte abbiamo pagato questa debolezza in qualifica, proveremo nelle ultime sei gare a far meglio per partire più avanti“.

Sainz

La gara di Singapore ha chiuso il trittico di appuntamenti sulla carta più favorevoli per la SF-24. Il bilancio finale è però sotto le aspettative, con un’unica vittoria a Monza e una situazione nelle classifiche iridate che non è cambiata più di tanto, lasciando i piloti e la Ferrari lontani dalle posizioni di vertice: “Quello che adesso dobbiamo vedere è come funziona questa macchina su piste più tradizionali come Austin, dove ci sono curve più veloci ed è un tracciato molto più misto – ha aggiunto Sainz – Non voglio dire che sia un’occasione persa in queste ultime tre gare, ma penso che dovevamo prendere più punti su piste più favorevoli. Chi lo sa, magari arriviamo ad Austin e in Messico e la macchina va ancora forte e potremo provarci ancora“.

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