Vetture 2024 con soluzioni più ‘turbolente’ e da maggior outwash: è più difficile sorpassare?

Piergiuseppe Donadoni
8 Mar, 2024

Nel 2022 era stata introdotta una pesante rivoluzione regolamentare, una delle più importanti dell’intera storia della F1, che ha rinnovato l’intera aerodinamica delle monoposto. Gli obiettivi erano molteplici, sia economici che più prettamente tecnici. Per i primi, le parole d’ordine erano ‘semplificazione’ e ‘riduzione dei costi’ mentre per quanto riguarda i secondi, c’era la grande volontà di creare gare più combattute, grazie ad una maggior facilità nell’effettuare i sorpassi, riducendo l’effetto delle turbolenze e di quella “scia sporca” che la vecchia generazione di vetture si portava con sé.

Macchine 2024 con soluzioni più ‘turbolente’ e da maggior downwash

Nel 2022 hanno quindi fatto capolino nella F1 delle macchine completamente diverse dal lato estetico, con un’ala anteriore molto più semplice, dotata di massimo quattro elementi aerodinamici e ancorata direttamente al muso. Anche la carrozzeria è stata semplificata, togliendo moltissime appendici. La zona dei bargeboards è stata rivoluzionata, cancellando tutti quei profili, che tanto colpivano per la loro complessità. Ma soprattutto è stato introdotto l’effetto suolo, senza minigonne quindi senza tornare agli anni 80, ma con il flusso d’aria passante nei canali Venturi a far la voce grossa in termini di generazione di carico.

2024

La prima stagione di nuovi regolamenti è stata eccellente in termini di obiettivi tecnici, con gare molto ravvicinate e soprattutto sorpassi molto più facili rispetto all’anno precedente. Un anno dopo sono però arrivati i primi segnali negativi, anche per colpa della Federazione che, cercando di risolvere il saltellamento aerodinamico, ha introdotto dei cambiamenti regolamentari che hanno in parte compromesso una scia che le squadre, mesi se non anni avanti rispetto alla Federazione, stavano già ‘sporcando’ grazie allo sviluppo delle loro vetture. Una situazione ulteriormente peggiorata con le vetture 2024, che presentano delle soluzioni che cercano di introdurre nuove turbolenze, come l’ala anteriore della Mercedes, o estremizzare l’effetto downwash, come il diffusore a rigonfiamenti della Ferrari.

Stagione 2024: serve un miglior compromesso tra qualifica e gara

Nella passata stagione, era stato Carlos Sainz a lamentarsi in modo importante della maggior difficoltà nell’effettuare sorpassi. Lo aveva fatto verso la fine dell’estate mentre quest’anno i commenti sono già arrivati in uscita dal primo fine settimana stagionale e durante il secondo. “La situazione è peggiorata rispetto allo scorso anno perchè è più difficile seguire le altre monoposto” – ha dichiarato Checo Perez in Bahrain, che poi ha voluto rincarare la dose facendo un paragone molto importante – “Vedremo a Jeddah ma credo che si inizi a far fatica ad effettuare un sorpasso come lo era nel 2021, ci stiamo avvicinando a quei parametri”. Un opinione che anche Andrea Stella, il team principal della Mclaren, non crede sia così distorta dalla realtà, seppur non voglia fare paragoni con le annate passate. “Rispetto all’anno scorso, in Bahrain ci è sembrato che si faticasse maggiormente a sorpassare, in un circuito dove solitamente è molto facile sorpassare una vettura quando prendi il DRS”. L’ingegnere italiano ha voluto prendere la lotta Leclerc – Russell come indicativa a riguardo, tuttavia, non vuole dare un giudizio definitivo, come lo ha fatto invece Perez. Leclerc è rimasto a lungo dietro a George ma penso che dovremmo vedere nel corso della stagione se questa sarà una caratteristica per cui, con il miglioramento delle vetture, l’aria sporca è davvero un fattore costante, che rende i sorpassi più difficili.” ha concluso Stella.

2024

Resta il fatto che, per quanto visto in pista in questa primissima parte di stagione 2024, per le squadre sia necessario un miglior compromesso tra qualifica e gara, con la prima che ha preso un pò più importanza rispetto alla seconda anche in termini di assetto. Questo perché il gap tra le vetture si è ulteriormente chiuso, soprattutto durante il sabato, e proprio perché la domenica sembra essere diventato più complicato effettuare sorpassi. La track position data dalla qualifica può essere quindi fondamentale, per esempio, per i team del centro gruppo, che sembrano tutti molto ravvicinati. Ma anche per i top team e proprio Lando Norris di Mclaren ha voluto dire la sua nel merito. “Quest’anno dobbiamo concentrarci con il setup un po’ di più sulle qualifiche perché le gare stanno diventando sempre più dure”, ha infatti affermato il pilota inglese Norris che, allo stesso tempo ha però voluto chiarire che nessun team spinge tutto nell’una (qualifica) o nell’altra direzione (gara) ma è solamente una questione del compromesso voluto. Affermando poi di essere pienamente consapevole che quest’anno le qualifiche giocheranno un ruolo ancora più importante.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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