Mercedes: oltre l’ala posteriore ci sono modifiche a pance e fondo

Paolo D’Alessandro
27 Lug, 2023

I team durante la stagione hanno mostrato di non temere il weekend con il format della Sprint Race. A Baku a portare novità è stata Red Bull, in Austria Ferrari e McLaren, mentre qui sono – con pacchetti più o meno sostanziosi – Mercedes ed Alpine, nonostante il poco tempo a disposizione per esaminarle in pista e lavorare di fino al perfetto tuning dei nuovi componenti. In più questo weekend è prevista pioggia, tanto che già oggi il paddock è stato colpito dalle precipitazioni, una complicazione in più per tutte le squadre per quest’ultimo appuntamento prima della sosta.

A SPA debuttano ali posteriori da basso carico per alcuni team

Il circuito di SPA Francorchamps è la prima pista, dopo Baku, da basso carico aerodinamico che le squadre incontrano in questa stagione. Nella pista azera molti sono andati ‘al risparmio’ con ali di specifica 2022, come Ferrari, o con assetti non totalmente scarichi per avere una maggiore downforce (anche) per migliorare la trazione, approfittando poi delle tante zone DRS nei vari allunghi. Qui l’equilibrio da ricercare è più complesso a causa anche delle tante curve veloci, che però con queste vetture ad effetto suolo sono diventate sempre meno una preoccupazione, a discapito di curve lente dove si possono trovare difficoltà maggiori per il giusto setup.

Ferrari, come da anteprima, non porta novità, se non per adattare la SF-23 alle caratteristiche del tracciato belga, introducendo un’altra, l’ennesima, ala posteriore. A Maranello si è lavorato su una specifica da basso carico monopilone che presenta ora un mainplane con un cucchiaio molto piccolo e poco pronunciato ed un flap mobile sul quale è presente un importante gurney flap. Particolare è proprio la forma dell’ala mobile che presenta un ritaglio nella parte centrale, dove solitamente si vedono delle ‘V’ nella zona dell’attuatore del DRS.

Nessuna soluzione rivoluzionaria per Aston Martin che invece prosegue nella strada intrapresa già a Miami con l’ala da medio-basso carico. La curvatura dell’angolo tra endplate e main plane non è molto pronunciata e quest’ultimo ha una fomra molto piatto – meno pronunciato quindi rispetto al cucchiaio della versione precedente – per cercare di guadagnare velocità di punta anche a DRS chiuso, eliminando ulteriore drag dalla AMR23 per avere km/h in più sui rettilinei del circuito belga. Insieme a ciò il team di Silverstone introdurrà anche delle modifiche al fondo, come annunciato dal proprio TP, Mike Krack. Boss del team che ha finalmente ammesso l’errato sviluppo “in uno o due situazioni” della AMR23. A Spa, poi anche e soprattutto post chiusura estiva, arrivano dei primi correttivi per provare a riportare la verdona sulla giusta strada.

Mercedes con nuove pance e novità al fondo

La Mercedes non si è limitata ad interventi puramente di adattamento al circuito. Nell’anteprima in ingresso a questo nuovo fine settimana stagionale, Toto Wolff aveva anticipato delle novità presenti sulla W14, attese sin da Silverstone e in ogni appuntamento da quello alla pausa estiva; aggiornamenti che, come detto da Andrew Shovlin dopo Ungheria, sono pensati per la ricerca puramente della prestazione e non per risolvere ancora qualche importante problema della vettura anglo tedesca. La W14 ha bisogno di trovare ulteriore ‘pace’ e per farlo gli ingegneri di James Allison stanno lavorando soprattutto per migliorare il posteriore della W14. E’ stato proprio il nuovo direttore tecnico che ha voluto questo cambio di filosofia, abbandonando la volontà di portare importanti pacchetti e passando alla comprensione di pochi update alla volta. In Belgio, oltre a rimuovere le appendici aerodinamiche che erano posizionate sotto lo specchietto, sopra la bocca d’ingresso dai radiatori, sono stati rivisti gli ingressi di raffreddamento delle pance, ora con una forma ora più arrotondata e convenzionale con uno scavo nella parte iniziale un po’ più pronunciato. Ma non è finita qui, poichè anche le pance stesse sono state riviste, con la parte finale che ora ha un’effetto downwash interno più pronunciato, con il profilo laterale che ha un doppio effetto downwash. Ne è stato infatti aggiunto un altro, oltre a quello in ingresso pance, anche nella parte posteriore per energizzare l’aria diretta verso la parte superiore del fondo e verso quell’ancora importante zona tra diffusore e la spalla interna dello pneumatico posteriore.

Sulla W14 debutterà anche un nuovo fondo, che presenta modifiche nella parte centrale e posteriore del marciapiede. Una nuova specifica di componente che è un tuttuno, come concetto, con le nuove pance e non a caso debutta qui in Belgio. Novità ci sono poi anche all’ala posteriore, che ha ripreso concetti che si sono visti sull’ala della Ferrari SF-23 a Baku, con un’ala da basso carico che vede una parte laterale piuttosto carica e poi un mainplane a ‘vassoio’, piatto, seppur non estremo come quello che si è visto sulla Ferrari nel corso della stagione o quello introdotto qui da Aston Martin.

Autore: Paolo D’Alessandro & Piergiuseppe Donadoni
Co-Autore: Giuliano Duchessa

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