Ferrari: Le Mans sensazionale ma non deve coprire i problemi in F1

Giuliano Duchessa
13 Giu, 2023

Prima di ieri l’ultima 24 ore di Le Mans fu vinta da Enzo Ferrari quando aveva 67 anni. Sono passati quindi 58 anni. La cosa buffa è che le Rosse sono tornate nel WEC soprattutto grazie al budget cap partorito da F1, team e Fia nell’ ultimo Patto della Concordia. Negli anni scorsi si era attinto alle categorie ‘stradali’ per aggiungere risorse interne e conoscenze nei reparti F1 mentre in questo caso si fece il contrario, con tanti tecnici di qualità spostati sul progetto 499P. I risultati di questo ritorno ne mostrano l’indubbia riuscita e Le Mans ne ha certificato il senso. Cosi come mostrano che i regolamenti dell’endurance, pensando ai test in pista illimitati, aderiscono maggiormente al DNA della Ferrari.

Domenica è stata consegnata una gloriosa giornata alla storia. L’enorme rispetto va alla serietà di chi ha guidato questo progetto, da Antonello Coletta in giù, con degli equipaggi che sono stati pressoché perfetti. Degli uomini che hanno avuto la voglia e la convinzione di stupire, con grande umiltà, senza i quali non si sarebbe scritta una nuova grande pagina della Ferrari, di cui non solo i tifosi ma anche il Motorsport ha estremo bisogno. “Endurance o F1, la Ferrari è una.” ha sempre ripetuto Coletta. E la Ferrari ha vinto. Può essere, almeno si spera, che quei grandi nomi che lavorano lontano da Maranello possano lasciarsi ispirare, ciononostante non va dimenticato che F1 e WEC sono mondi davvero lontani, non solo a livello tecnico ma soprattutto pensando agli equilibri politici. L’errore da non commettere sarebbe quello di vivere di rendita dopo ieri, cioè di coprire col WEC i problemi della situazione in F1. Bisogna essere consci che il compito di Fred Vasseur è molto più difficile nel breve periodo, sebbene abbia per ora ottenuto una maggiore autonomia da Vigna.

Ferrari: c’è Montreal che riporta alla realtà

Inverno e primavera sono state tutt’altro che perfette, ciononostante i reparti stanno lavorando in sintonia, non siamo nel 2014. Servono chiarezza e rinforzi ma, nonostante si sente dire che arriveranno ingegneri, è un compito difficile ingaggiare figure di primissimo piano. Possiamo aspettarci di saperne di più in Austria, Laurent Mekies finirà i suoi compiti di Direttore Sportivo con il GP di Montreal dopodiché si sbarcherà in casa Red Bull con un piano già definito. 

Ferrari Race Director, Laurent Mekies & Ferrari Team Principal, Frederic Vasseur

Per quel che riguarda l’ufficio tecnico, si avverte una fase di passaggio. Poiché Binotto agiva anche da DT facendosi mettere in copia ad ogni ‘issue’ mail – ora apparentemente non si percepisce una guida forte. Tutto sommato qualcosa di abbastanza prevedibile. La cosa migliore da fare è mantenere nervi saldi, tuttavia la Scuderia sembra trovarsi di fronte una doppia sfida, tecnica e sportiva, che oggi ha il sapore della rifondazione. C’è la consapevolezza che la SF-23 abbia deluso tanti obiettivi ma, al tempo stesso, che non c’è stato il fallimento di un singolo reparto. I tecnici hanno cominciato a cambiare il volto della SF-23 in Spagna, ragion per cui la drammatica inconsistenza vista in particolare a Jeddah, Miami e Barcellona non permette di fare pronostici nel breve termine ma, secondo i dati raccolti, almeno dal Canada sarà possibile vedere veri passi avanti. I layout stop & go come Montreal e Spielberg non presentano curvoni e impongono impostazioni certamente più rear limited, fattori che dovrebbero aiutare la gestione della SF-23, per una lotta che dovrebbe essere più incerta contro Mercedes e Aston Martin.

GP di Spagna: nessun guasto o malfunzionamento ‘fisico’ alla SF-23 di Leclerc

Nel 2022 – sul circuito Gilles Villeneuve – Charles Leclerc partí dalle retrovie (causa penalità) mentre Carlos Sainz fece probabilmente la sua miglior gara in Rosso, mettendo grande pressione a Verstappen. Nel frattempo a Maranello è stata ispezionata l’auto di Charles Leclerc senza riscontrare guasti o malfunzionamenti ‘fisici’ significativi. E’ verosimile che qualche impostazione abbia tradito il monegasco in qualifica, poi tornata a posto con il reset totale del set-up in parco chiuso. 

SpanishGP, Barcellona - Ferrari SF-23 - Charles Leclerc

Anche chi riteneva che cambiare direzione in ogni reparto avrebbe risolto più in fretta certi problemi, non ha altro da fare che ridare molto tempo all’attuale gestione e, se possibile, la stessa tranquillità offerta a Coletta.

Autore: Giuliano Duchessa

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