Binotto: “Ferrari 2023 evoluzione della F1-75. Non copieremo Red Bull e Mercedes”

Paolo D’Alessandro
21 Nov, 2022

E’ tempo di bilanci, ma anche di pensare al futuro (tramite anche le parole di Mattia Binotto). Abu Dhabi è oramai alle spalle. Il mondiale 2022 si è concluso ma la stagione 2023 è già dietro l’angolo, tanto che già nella giornata di domani tutte le squadre testeranno per la prima volta gli pneumatici 2023. Sei mescole, una in più rispetto a quelle di questa stagione. Sarà introdotta una nuova C1 mentre la specifica 2022 diverrà la C0 2023 cosi da chiudere quell’importante gap in termini di prestazioni che c’era quest’anno tra la C1 e la C2.

In casa Ferrari ogni stagione è cruciale e la prossima non farà eccezione. Lo sa molto bene Mattia Binotto che non si nasconde, ma rimane comunque realista come suo solito. “L’obiettivo 2022 era tornare competitivi. Da qui a vincere c’è un altro step, il più difficile da fare, ma lavoreremo duro per migliorarci ancora”. Nessuna promessa pubblica è quasi un ‘docet’ se ti chiami Ferrari, tanto la pressione non diminuisce in ogni caso. Contano i fatti ed è su quelli che la Ferrari si concentrerà in vista del 2023.

Binotto: “Stagione da 8. Nessuno avrebbe scommesso su una Ferrari subito così competitiva”

Una domanda che normalmente viene posta alla consueta cena di Natale con cui Ferrari saluta e ringrazia i giornalisti e partner commerciali è stata anticipata a questa conferenza stampa. Il voto alla stagione? Direi un 7.5/8. Sicuramente positivo, l’obiettivo è stato raggiunto dopo due stagioni difficili. Nessuno e dico nessuno avrebbe scommesso su una Ferrari così forte all’inizio e che è rimasta comunque competitiva dopo 22 gare. Abbiamo lottato con una Red Bull e battuto Mercedes, salendo sul podio qui ad Abu Dhabi.”

Il Team Principal ha svelato poi anche un ‘retroscena’ sulla F1-75 quando gli è stato chiesto di assegnare un aggettivo alla squadra per questo 2022.Noi internamente abbiamo chiamato la nostra macchina ‘guerriera’. Questo ha rappresentato anche lo spirito con cui abbiamo affrontato questa stagione, la nostra attitudine”. L’ingegnere italo svizzero ha commentato anche ciò che lo ha reso in qualche modo ‘orgoglioso’ di questa stagione e quelle che sono state, anche a livello personale, le criticità di un anno di questo tipo. La cosa migliore è stata vedere come la squadra ha lavorato dopo un 2021 difficile e quindi è giusto dare loro i meriti. Sia in pista che a Maranello hanno lavorato duro per darci soddisfazioni, anche se non ancora complete. Le difficoltà sono state invece la gestione delle critiche per qualsiasi scelta o errore commesso, ma è parte dell’essere Ferrari. Questo però è servito a me per farmi le spalle più larghe, imparare a gestirle meglio e tenere i ragazzi tranquilli”.

Obiettivi ben chiari per la Ferrari 2023: migliorare prestazioni e affidabilità.

La base dunque è sempre un’analisi tecnica, con miglioramento in tutte le aree per colei che succedera alla F1-75. “Sicuramente dovremo migliorare al muretto e nei pistop, ma la base rimane la vettura. Quest’anno siamo stati molto veloci in Qualifica, un po’ meno in gara”

Il capo della Gestione Sportiva di Maranello ha già ben in mente quali sono i passi che la Ferrari deve fare. Noi dobbiamo concentrarci su una vettura più veloce e affidabile. Solo con quella potremo essere competitivi per tutta la stagione.” Soprattutto lato power unit, dove quest’anno si è dimostrata inizialmente la più competitiva, ma le varie rotture hanno spinto gli uomini del Cavallino a diminuire la potenza nel corso delle gare. La Ferrari ha un potenziale di molti CV da sbloccare dalla sua unità motrice, depotenziata per far fronte alle varie rotture che – come conseguenza – hanno anche portato a penalità in griglia che hanno così condizionato alcuni weekend di gara. “Servirà migliorare l’affidabilità e su questo a Maranello stiamo già lavorando in modo sodo.” ha giustamente fatto sapere Binotto.

Una Rossa che è partita forte in questo inizio di campionato, finendo poi per essere superata – con distacco – dalla Red Bull e con una Mercedes che ha recuperato molto terreno su di loro, essendo mediamente seconda forza da Spa. Mattia Binotto porta l’attenzione su uno sviluppo interrotto in modo precoce sulla F1-75 che giustifica così il recupero dei due team rivali. In merito a Red Bull, ha aggiunto una differenza importante: “Loro sono riusciti a migliorare molto togliendo del peso dalla macchina, cosa che noi non potevamo permetterci. Il nostro miglioramento passava tutto da aggiornamenti dal punto di vista aerodinamico”. Come affermato più volte nell’arco della stagione, soprattutto nella prima parte, questa è una differenza sostanziale. Per Adrian Newey e i suoi uomini infatti c’era molto potenziale da sbloccare ‘gratis’, con benefici diretti e soprattutto indiretti garantiti dal semplice dimagrimento di molti componenti, mentre la Ferrari ha dovuto trovare prestazioni solo grazie a pacchetti aerodinamici.

Binotto: “Ferrari 2023? Non sarà simile a Red Bull o Mercedes”

“L’anno prossimo non dovremo vedercela solo con Red Bull, ma anche con Mercedes. Ad inizio stagione avevo detto che sarebbero tornati competitivi e così è stato”. Binotto vuole subito mettere le cose in chiaro ossia che la prossima stagione sarà certamente una lotta a tre.

A circa 100 giorni prima di vedere le nuove vetture sfrecciare in pista, inizieranno a breve le prime speculazioni, informazioni che trapelano, ma anche dichiarazioni ufficiali che tracciano una strada. A Mattia Binotto è stato chiesto come sarà la Ferrari 2023. Curiosità che non possono essere ancora pienamente soddisfatte, ma il TP non si è comunque sottratto a queste domande. Lo sviluppo e il budget cap saranno temi di discussioni interni a Maranello, ma a chi punta già ad una Ferrari copia di Red Bull o Mercedes, l’ingegnere italo svizzero ha risposto in modo chiaro mettendo così subito fine a queste idee fantasiose. “Non copieremo nessuno. La F1-75 è un’ottima base di sviluppo per noi e rimarremo fedeli al nostro concetto aerodinamico, cercando di migliorare le prestazioni in tutte le aree”. Ci sarà da fare poi particolare attenzione anche ai cambiamenti indotti dalla FIA per il 2023, con i bordi del fondo rialzato e la gola del diffusore che secondo l’ingegnere italo-svizzero rappresentano un cambio significativo. A tal proposito, Binotto ci ha tenuto a sottolineare come certe modifiche tecniche non le abbia ancora digerite: “Queste modifiche sono state volute dalla FIA a causa di un saltellamento che, faccio notare, non se ne parla più”. E forse anche da quel punto di vista, quello prettamente politico, Ferrari deve certamente migliorare in una F1 che è innegabilmente sempre più anglocentrica. Non da oggi ma da anni.

Autori: Paolo D’Alessandro e Piergiuseppe Donadoni
Co-Autore: Giuliano Duchessa

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