Cambia la TD39 e la Ferrari torna riconoscibile, ma Verstappen e Mercedes saranno vicini

Piergiuseppe Donadoni
30 Set, 2022

Carlos Sainz ha guidato l’1-2 Ferrari nella seconda sessione di prove libere del Gran Premio di Singapore, dopo che Lewis Hamilton aveva fatto segnare la P1 nella prima ora di libere. Solo quarto il favorito Max Verstappen, limitato da cambiamenti di setup alla sua RB18 che gli hanno permesso di percorrere solamente sette giri, in un breve run su Hard e un giro veloce sul compound più morbido (Soft), comunque a soli tre decimi e mezzo da Sainz. Più lontano Perez che ormai naviga abitualmente  a 7/8 decimi dal compagno.

La RB18 di Verstappen durante i cambiamenti di set-up a inizio FP2

La RB18 di Verstappen durante i cambiamenti di setup ad inizio FP2

“E’ andata abbastanza bene quest’oggi” ha fatto sapere il campione del mondo alla fine della seconda ora di libere. “Nelle FP2 volevamo provare alcuni cambiamenti di assetto ma ci è voluto un po’ più di tempo per le modifiche”, ha detto un Max Verstappen comunque piuttosto soddisfatto della sua RB18. “Abbiamo percorso pochi chilometri ma la macchina è già buona e credo che abbiamo ancora molto margine di miglioramento”. Un problema non aver percorso i classici long run? La cosa più importante qui Singapore è essere veloci in un giro quindi non è la fine del mondo se non siamo riusciti a raccogliere dati sulle lunghe distanze.”, ha concluso l’olandese.

Sulla stessa lunghezza d’onda, Helmut Marko. “Stasera analizzeremo il tutto e son sicuro che troveremo quello che ci manca. Max ha già mostrato di andar forte e se risolviamo i problemi, domani torneremo in testa.ha fatto sapere il consulente settantanovenne austriaco.

Ferrari ha approcciato il weekend rinunciando per ora all’introduzione del fondo aggiornato e deliberato a Fiorano. A quanto raccolto l’elemento non era specifico per questo appuntamento e la decisione è nata tenendo conto delle sconnessioni (e in parte del meteo) più pericolose del previsto che avrebbero potuto danneggiarlo facilmente con conseguente impatto sui costi per riprodurre altri elementi.

Cosi come Red Bull, problemi di chilometraggio anche per Charles Leclerc, che ha concluso la sessione con 10 giri meno del compagno, comunque in seconda posizione, rimasto ai box nella prima mezz’ora a causa di un’importante cambiamento di setup meccanico (barra antirollio, terzo elemento e ulteriori regolazioni relative all’altezza da terra). Un assetto piuttosto diverso da quello utilizzato dal proprio compagno di squadra, in un venerdì che è stato molto utile a Ferrari per raccogliere dati sulle F1-75.

Dopo un ottimo giro sul compound Medium, a soli due decimi dal crono fatto segnare su Soft dal compagno di squadra, è riuscito a migliorare solo marginalmente sulle morbide, prima di essere ostacolato dal traffico al suo secondo tentativo.

Il monegasco ha sicuramente più margine da trovare domani, lavorando sul bilancio della sua F1-75 , ma servirà percorrere chilometri in pista. Non a caso a fine sessioni ha mandato un chiaro messaggio al suo box tramite radio: “Dai. Dai. Per domani, facciamo meglio, per favore. Ho bisogno di girare. Non posso fare pochi giri e nel traffico”.

I cambiamenti hanno prodotto risultati interessanti, cosi come la diversificazione del lavoro e del setup meccanico tra i piloti. Leclerc ha inoltre girato con meno carico di Sainz. Se c’è un segnale positivo è che entrambe le auto hanno utilizzato apparentemente bene la gomma, mettendola nella finestra giusta la soft, non soffrendo di perdita di prestazione a fine giro. Il che è un buon segno a Singapore.

I dati mostrano che la trazione della F1-75 è tornata una qualità, anche con basso grip. 

Rispetto agli ultimi appuntamenti, la Rossa sembra essere tornata facilmente competitiva con diverse mescole. Significativamente  buona nel lento senza aver pagato nelle (poche) curve più veloci. Un segnale che ci sembra non possa essere slegato dall’allentamento (o aggiornamento) della TD39, qui meno severa, combinato a un miglior lavoro di comprensione.

Il comportamento è stato nettamente più simile – anche a livello di coerenza – rispetto ai dati che la vettura ha offerto fino a Budapest. Il resto del weekend ci consentirà di verificarne la consistenza e capire se il team di Maranello potrà tornare a giocarsi la vittoria del Gran Premio.

Singapore ovviamente non può essere considerato un circuito di riferimento, tantomeno probante in termini di potenza. Tuttavia Ferrari continua a utilizzare con una modalità molto bassa. Certamente molto inferiore alla Red Bull ma, come peraltro mostra la telemetria, anche rispetto alla Mercedes, la quale da qualche gran premio sta usando più cv sin dalle prove libere.

Da notare che in rettilineo Russell ha guadagnato 2 decimi e mezzo contro Sainz mentre Verstappen è stato 1 decimo meglio della Ferrari. Ciononostante – almeno oggi – la RB18 non ha avuto una supremazia in percorrenza di curva contro la F1-75.

Dietro le due Ferrari, in effetti, si è potuto notare una buona W13, anche calcolando dove fosse la vettura di Hamilton e Russell a Montecarlo, uno dei circuiti che più si avvicina a quello di Marina Bay. George ha concluso in terza posizione, dopo un paio di tentativi abortiti. Nel tentativo buono ha poi avuto un importante blocco dell’anteriore destra che glielo ha fatto valutare come “un giro orribile”  ma che gli ha permesso di star davanti di quasi tre decimi dal suo compagno di squadra Lewis Hamilton.

“Entrambi i piloti hanno detto che i giri erano davvero pessimi, la macchina è troppo rigida.” ha fatto sapere un Toto Wolff comunque molto ottimista per le qualifiche di domani. Meno ottimista invece Lewis Hamilton. “Direi che è stato più o meno come qualsiasi altro fine settimana. Ci manca ancora un secondo dai primi.” Un gap che secondo il sette volte campione del mondo è da imputare al bouncing che sta colpendo la W13. “Spero comunque di finire in quarta o quinta posizione in qualifica o qualcosa del genere”, ha concluso Lewis.

Esteban Ocon è stato il migliore degli altri, al sesto posto, con la sorpresa Valtteri Bottas a dividere il duo Alpine con Alonso in ottavo posizione.

Il team francese tra l’altro si è presentato con un aggiornamento ritenuto importante del suo pavimento. Obiettivo: migliorare la gestione dei vortici sotto il fondo e il controllo del cosiddetto tyre squirt. Update disponibile per entrambe le auto.

Come Leclerc, anche Sergio Perez ha saltato gran parte della seconda sessione, a causa di problema all’albero di trasmissione alla fine delle FP1. Nella mezzora corsa ha mostrato che sulla sua RB18 c’è ancora tanto lavoro da fare in termini di setup.

In decima posizione Lance Stroll con l’Aston Martin, poi Lando Norris con l’unica MCL36 aggiornata nelle pance e sui macro componenti fondo e diffusore.

Passi gara – Elaborazione Formu1a Uno

Secondo McLaren, l’aggiornamento aiuterà principalmente nelle curve a bassa e media velocità ed è considerato come la più importante fase di sviluppo portato in pista sino ad oggi.

“L’aggiornamento dovrebbe darci dei vantaggi nelle curve a bassa e media velocità e anche l’efficienza aerodinamica dovrebbe essere leggermente aumentata“, ha fatto sapere il direttore tecnico della McLaren, James Key. L’aggiornamento dovrebbe essere quindi l’ideale per la lenta pista di Singapore? “No, non è l’ideale per qui, ma per circuiti come Suzuka dove l’aggiornamento dovrebbe sentirsi maggiormente”. Insomma, il circuito di Marina Bay servirà come test, in quel processo di apprendimento che ogni squadra deve affrontare quando porta un importante pacchetto di aggiornamenti in pista. Per poi trovare via via sempre più prestazione tramite l’ottimizzazione del pacchetto in macchina.

Come sentito da Pirelli, le monoposto a effetto suolo sono più lente del previsto, specie su circuito come Singapore dove le velocità restano contenute si sente la mancanza di downforce. Il divario prestazione tra le mescole si conferma in linea con le previsioni: 6 decimi tra soft e media, 8 decimi tra media e hard.

In definitiva domani capiremo chi avrà più margine di utilizzo del veicolo mentre l’evoluzione della pista sarà massiccia, chi cioè potrà estremizzare l’assetto di definito stanotte, riuscendo ad abbassare ancora l’auto per trovare altro carico. Quel tanto da non danneggiare il fondo e ottenere maggiore velocità.

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