F1 2024: quelle evoluzioni/rivoluzioni che infondono una certa positività nei competitors di Red Bull

Piergiuseppe Donadoni
13 Dic, 2023

“Riusciranno le altre squadre a recuperare lo svantaggio accumulato nei confronti di Red Bull durante questo inverno?”. E’ la domanda a cui, addetti ai lavori e non, vorrebbero avere una risposta, perchè da ciò dipenderà molto dello spettacolo nella prossima lunghissima stagione, che inizierà il 21 febbraio in Bahrain, con l’ormai unica tre giorni di test. Alla domanda non c’è alcuna risposta chiaramente certa, anche e soprattutto per le squadre stesse, che non sanno quanto il team di Milton Keynes si sia tenuto nel taschino nella seconda parte della stagione passata. Tuttavia, ci sono degli aspetti che infondono della positività all’interno dei competitors del team campione del mondo.

Tanto crossover di componenti tra la prima e la seconda stagione di questi nuovi regolamenti

Diciannove vittorie su ventidue Gran Premi, due secondi posti, dodici pole position, oltre 26 punti conquistati a fine settimana. Questi i numeri di Max Verstappen e la sua RB19, che “è già un pezzo di storia” e che “ci ha fatto ottenere qualcosa di semplicemente incredibile” ha fatto sapere Christian Horner a Sky Sports UK. Una vettura che, come altre di molte squadre, ha mantenuto molti componenti della RB18 dell’anno precedente. “Parti del telaio e delle sospensioni erano le stesse; il cambio era esattamente quello della RB18. Per questo posso dire che probabilmente la RB19 condivide il 60% delle parti della vettura dell’anno precedente” ha continuato il team principal del team anglo austriaco.

Red Bull

Un qualcosa che ha riguardato molte altre squadre, che hanno dato nuovamente fiducia alle proprie e iniziali idee, mantenendo in gran parte i telai della stagione precedente. I casi più eclatanti sono quelli di Ferrari e di Mercedes, con l’ex team campione del mondo che ha nuovamente utilizzato quelle scelte tecniche molto aggressive, come il telaio scavato per l’alloggiamento interno dei radiatori e una posizione di guida molto avanzata, che facevano parte del concetto zero-pods, rivelatosi poi fallimentare. Anche il team italiano non ha rivisto in maniera importante il telaio della F1-75, mantenendo il cono antintrusione inferiore in una posizione molto alta. Discorso simile anche per quanto riguarda le trasmissioni, mantenute molto simili se non uguali, come anche nel caso di Red Bull, a quelle della prima vettura nata con i nuovi regolamenti.

Scelte telaistiche e di cambio che hanno limitato fortemente lo sviluppo di Ferrari e Mercedes, ma anche di Alpine, equipaggiata con un telaio molto ingombrante e resistente, e Alfa Romeo su tutte. Non c’è quindi da sorprendersi se, nella passata stagione, l’allineamento è divenuto puramente aerodinamico. Tuttavia, le grandi limitazioni telaistiche hanno fatto scegliere a Ferrari di non portare in pista due pacchetti aerodinamici, che avrebbero potuto valere normalmente anche 3-4 decimi di secondo. Così come Mercedes o Alpine non hanno potuto progredire quanto avrebbero voluto, a causa di una trasmissione troppo ingombrante nel caso della W14 o di un telaio altrettanto ingombrante parlando della A523. Anche per questi motivi la stagione 2023 si è rivelata come una delle più noiose degli ultimi anni, con una battaglia pressochè nulla per la vittoria domenicale.

Nel 2023 c’è stato un importante allineamento ‘aerodinamico’, in questi mesi invernali riguarderà i componenti meno visibili

L’inverno che ormai avanza spedito, sta dando l’opportunità a tutte le squadre di eliminare quelle forti limitazioni che solo 12 mesi fa erano valutate come delle opportunità. E’ vero che, per quanto riguarda Ferrari e Mercedes, il ritardo da recuperare in inverno è più di quanto abbiano recuperato i due team a Red Bull nel corso del 2023, ma lo hanno fatto con macchine fortemente limitate da scelte che si sono confermate errate solamente una volta messe in pista le vetture in Bahrain. Ora tutte le squadre hanno imparato molto sulle loro macchine/progetti e non è un caso che molti stiano intervenendo in modo molto importante soprattutto sul telaio e sulla trasmissione. Ferrari e soprattutto Mercedes, per fare i due soliti esempi. La W15 avrà un telaio molto diverso, molto più tradizionale, e una trasmissione maggiormente miniaturizzata e corta, che aiuterà anche Aston Martin a ridurre quei problemi di efficienza aerodinamica che colpivano sia la vettura di Brackley che la AMR23, al contrario di una Williams che aveva progettato un auto dal corpo vettura a bassissima resistenza aerodinamica, mancando però di carico aerodinamico.

Red Bull

Importante il lavoro sulla trasmissione anche per Ferrari, cercando di avvicinarsi alle caratteristiche che contraddistinguono quella Red Bull, la quale presenta una sezione estremamente ridotta. Il guadagno che ti dà un cambio meno ingombrante è su quanto puoi espandere il diffusore, quindi quanto carico aerodinamico puoi estrarre. Più espansione del diffusore, maggior carico viene generato come maggiore sarà l’efficienza visto che la componente fondo è spesso valutata tra i tecnici come “free downforce”, per via del fatto che la resistenza all’avanzamento aumenta di pochissimo in funzione del carico aerodinamico generato.

Le macchine 2024 di molte squadre avranno nuovi concetti, e per concetto non si deve intendere per forza quello aerodinamico (c’è molto altro), si comporteranno e guideranno in maniera diversa, come la Ferrari 2024 che, secondo Cardile, “sarà una macchina diversa […] che ha risolti i limiti della SF-23. Una vettura che “al simulatore si comporta diversamente” – ha fatto sapere Carlos Sainz che poi ha continuato – “Sapremo solo in Bahrain se il nuovo concetto che stiamo sviluppando funziona”.

Il fondo della Red Bull RB19 del Monaco GP

Insomma, dopo che nella passata stagione abbiamo visto tutte le macchine iniziare ad assomigliarsi dal punto di vista estetico, in questo inverno è in corso un certo allineamento che riguarderà i componenti meno visibili di una vettura di F1, quelli al di sotto della carrozzeria e non meno importanti (anzi), che per molte scuderie sbloccherà dell’importante e ottimo potenziale. Proprio e anche per questi motivi, oltre ad una forte stabilità regolamentare e di pneumatici (non di poco conto), c’è chi crede che un importante avvicinamento a Red Bull e a Max Verstappen non sia così improbabile, soprattutto durante la stagione, Milton Keynes permettendo e se i concorrenti avranno fatto i loro compiti a casa nel modo corretto.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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