Ferrari: Ecco la SF-24 2.0 in pista a Fiorano!

Paolo D’Alessandro
10 Mag, 2024

Manca ancora una settimana al weekend di Imola e allo ‘svelo ufficiale’ del pacchetto di aggiornamenti che la Ferrari introdurrà ad Imola. Il Giovedì sarà occasione di ascoltare per l’ultima volta le parole dei protagonisti, Charles Leclerc e Carlos Sainz, prima che questi potranno poi portare in pista nel weekend del Gran Premio dell’Emilia Romagna il corposo pacchetto di novità. Oggi però è già tempo di raccogliere le prime sensazioni per la Scuderia, approfittando del secondo filming day stagionale per anticipare il debutto della SF-24 evoluta che da tempo veniva sviluppata a Maranello.

A Fiorano in pista il frutto del lavoro di questi primi mesi del 2024 per provare a raggiungere Red Bull

Ferrari ha iniziato il mondiale 2024 con una SF-24 ‘base’: concetti più convenzionali che aprivano nuove strade di sviluppo per i tecnici di Enrico Cardile, che differiscono sostanzialmente dalle precedenti vetture. Il reparto tecnico del Cavallino ha voluto assicurarsi di aver scelto la strada giusta e trovare in pista una buona correlazione. Sin dal filming day e test pre stagione, le sensazioni sono state positive. Questo ha spinto gli ingegneri di Maranello a proseguire con lo sviluppo in galleria del vento. Charlss Leclerc aveva subito rivelato come in fabbrica era già iniziato la programmazione delle prime novità. Ed è proprio il monegasco il primo a portare in pista queste novità. 

Oggi, dopo mesi di lavoro in galleria dove girava una SF-24 più estrema, mentre la versione basava disputava le prime 6 gare, vede la pista. Come abbiamo avuto modo di anticiparvi, il grande pacchetto di novità è comprensivo di: fondo, inlet rovesciti, nuovo body work e pance modificate e modifiche minori su ala anteriore, ala posteriore e nelle varie appendici aerodinamiche intorno all’abitacolo. La parte corposa di questi aggiornamenti è senza dubbio il fondo, interamente ridisegnato, con la parte bassa del corpo vettura che è stata adeguata di conseguenza.

L’ingresso delle bocche dei radiatori è stato invertito, seguendo il filone di sviluppo introdotto da Red Bull. Questa soluzione è stata analizzata a fondo dai tecnici di Enrico Cardile e Diego Tondi. Inizialmente il programma prevedeva l’introduzione di pance più estreme, stile Aston Martin (o RB19 di fine stagione) verso Suzuka, bocciando degli inlet rovesciati. A Maranello però il lavoro di sviluppo ha dato i suoi frutti e si è deciso di evitare lo step intermedio, con un risparmio anche sul budget cap – e introdurre la soluzione più estrema direttamente ad Imola.

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