Ferrari: la nuova SF-24 dice addio all’S Duct

Rosario Giuliana
10 Mag, 2024

Lo shakedown della Ferrari SF-24 nel filming day di 200 km di Fiorano, tuttora in atto, non ha deluso le attese. Sulla propria pista di casa, confermando le indiscrezioni che eravamo riusciti a raccogliere, la Ferrari ha provato il nuovo pacchetto aerodinamico che farà poi il suo debutto la prossima settimana a Imola. I 200 km percorsi dalla nuova Rossa, guidata in mattinata da Charles Leclerc e nel pomeriggio da Carlos Sainz (100 km ognuno), ci hanno permesso di osservare le importanti novità che secondo Leclerc indicheranno gli obiettivi per il resto della stagione. A Fiorano è stato portato in pista l’intero pacchetto, a quanto raccolto, quindi tutte le novità che vedremo poi in riva al Santerno tra una settimana e su cui i tecnici del team di Maranello hanno lavorato da marzo con un certo ottimismo.

La svolta tecnica di Enrico Cardile è attuata per saltare step di sviluppo intermedi

Il cambio di pelle della Rossa di Maranello ha radici molto più profonde di quel che può sembrare. Il gruppo tecnico guidato da Enrico Cardile, infatti, sa che se vuole raggiungere Red Bull entro il 2025 deve costruirsi strade di sviluppo che massimizzino la ricerca della prestazione. L’ingresso pance, riviste nella versione con le bocche di squalo, ne sono un chiaro esempio in questa direzione, visto che, vi abbiamo già raccontato come gli uomini del cavallino, pur non avendo inizialmente riscontri positivi, non abbiano accantonato il concetto portato avanti dalla Red Bull, ma anche dalla Mclaren, quest’anno. Il team italiano ha deciso in corso d’opera di saltare uno step intermedio – ovvero quello di mantenere le pance con il labbro inferiore allungato seguendo il filone tecnico 2023 e passando direttamente alle bocche di squalo 2024 della vettura di Waché e Balbo.

Le ragioni non sono solamente legate al risparmio di budget, ma dalla consapevolezza degli uomini del cavallino che, se si vuole provare a raggiungere Red Bull, bisogna osare. La bontà tecnica mostrata dal progetto 676, di cui abbiamo parlato diffusamente nel corso dell’inverno, è stata ben dimostrata in pista, con la vittoria in Australia come punto più alto di questo inizio di stagione, insieme ai molti podi conquistati. Tuttavia, il difficile viene sicuramente adesso, ossia in quella forte e importante battaglia degli aggiornamenti che è spesso determinante per guadagnare o perdere delle posizioni in pista. Le novità che la Ferrari porterà a Imola, delle quali valuteremo in maniera semi-definitiva l’extra performance sul circuito del Santerno, avranno il compito di provare ad avvicinare la SF-24 alla Red Bull, tornando seconda forza in pista, dopo due Gran Premi in cui Mclaren è andata complessivamente più forte della SF-24.

Non solo bocche di squalo: La SF-24 abbandona il sistema di by-pass delle pance

La Ferrari 2.0 ha nel fondo e nelle pance le componenti più importanti del pacchetto, anche se il restyling degli ingressi di raffreddamento non ha portato ad una ricollocazione delle masse radianti. La SF-24 che ha corso i primi sei GP disponeva solamente di un 5% di soluzioni tecniche presenti sulla complicata SF-23 dell’anno pregresso, tra cui la soluzione dell’S-Duct o by-pass Duct, ossia quel condotto interno che è utile per portare aria dalla parte inferiore del sottosquadro alla parete superiore delle pance. Tuttavia, da quanto abbiamo raccolto, la SF-24 aggiornata ha definitivamente accantonato il sistema di by-pass duct, utilizzato anche sull’auto 2023.

La feritoia di uscita, implementata attorno alle alette del cockpit nella SF-24 Launch Spec, è stata di fatto rimossa, con l’unico sfogo di uscita sul cofano della SF-24 che non è infatti più collegato alla presa di ingresso verticale davanti alle pance ed è semplicemente un nuovo e diverso compromesso che la Ferrari ha studiato per far lavorare sinergicamente raffreddamento ed aerodinamica. L’ingresso verticale, che adesso è direttamente unito alle bocche di squalo formando una sorta di imbocco a “P” in stile Alpine ed anche Mercedes, ha quindi l’esclusiva funzione di raffreddamento e di soffiaggio interno. Su queste vettura di nuova generazione l’aerodinamica interna è un qualcosa di ancora più fondamentale per raggiungere i giusti target di efficienza e riduzione del drag e su questo, la Red Bull ha avuto un importante vantaggio almeno sino a metà della scorsa stagione. Tornando a Ferrari, e concludendo, l’abbandono del sistema di by-pass è un segnale che Ferrari ha avviato definitivamente una diversa strada di sviluppo soprattutto rispetto alle Rosse del biennio precedente.

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