Ferrari: il limite della SF-24 è il warm-up, il freddo lo evidenzia

Andrea Vergani, Giuliano Duchessa
6 Apr, 2024

In pochi mesi il mondo Ferrari si è completamente ribaltato: fino a Dicembre dopo la Qualifica la domanda era quanto Leclerc e Sainz avrebbero perso tra giro secco e configurazione gara il giorno dopo, spesso costringendo i due piloti a giocare in difesa. La SF-24 ha invertito la tendenza delle ultime sei Ferrari ma, se nelle prime tre gare ha dato risultati positivi al termine del fine settimana, la gara di domani è subito in salita specialmente per Charles Leclerc, che come a Melbourne non ha trovato la corretta finestra di funzionamento nel Q3 terminando la sessione solo in ottava posizione, seppur a un decimo da Sainz. Lo stile di guida dello spagnolo ha permesso di gestire meglio gli pneumatici per l’ultimo settore, dove ha guadagnato qualche centesimo sul monegasco, e lo spagnolo è riuscito a stare davanti al trio di Alonso, Piastri e Hamilton anche grazie condizioni favorevoli sul primo rettilineo. Anche in vista di gare, come Suzuka, dove conta molto la Qualifica, per Maranello sarà importante lavorare per risolvere questa pecca della SF-24 sul giro secco. Come in Bahrain, la vettura non riesce a mettere abbastanza energia negli pneumatici nel giro di riscaldamento, e la finestra di funzionamento viene viene centrata solamente per una piccola parte del giro, in questo caso il settore centrale.

Sainz e Leclerc non avevano grip, il freddo aiuta Mercedes con le gomme

Dalla telemetria è evidente come a entrambi i piloti mancasse aderenza per la maggior parte del giro: le difficoltà ad accendere gli pneumatici C3 sono state accentuate dalle basse temperature con aria a 18°C e asfalto a 27°C, numeri simili a quanto visto in Bahrain quando le due SF-24 hanno perso completamente la finestra nell’ultima parte del Q3. A Suzuka nessuna delle due Rosse è stata in lotta per la Pole Position in alcuna delle fasi, come dall’altra parte era successo a Sakhir e a Melbourne prima di perdere la finestra nel Q3, e ancora una volta ai piloti è stato reso quasi impossibile massimizzare il potenziale della vettura quando contava al sabato. In particolare i punti di forza della monoposto di Maranello non sono venuti fuori, a media velocità e specialmente nel lento dove avevano dominato sia in Qualifica che in Gara a Melbourne, portando Sainz a perdere un decimo al tornantino e un altro decimo nell’ultima chicane, dove entrambi i piloti sono arrivati con gomme non in perfetta condizione. 

Lo spagnolo è stato “graziato” da condizioni favorevoli nel primo settore: una leggerissima scia, o un momento di vento a favore, ha fatto guadagnare a Sainz quasi un decimo rispetto al compagno di squadra e ha assicurato la quarta posizione in griglia di partenza. La differenza principale tra i due piloti si è vista all’ultima curva, quando Sainz è arrivato con pneumatici leggermente più freschi grazie a uno stile di guida più conservativo sulle posteriori, guadagnando circa mezzo decimo su Leclerc. Il monegasco ha sofferto problemi simili negli ultimi due fine settimana, con una vettura non in finestra nelle fasi cruciali in Qualifica; Leclerc, come al solito, ha scelto un assetto leggermente più scarico del compagno e nella giornata di domani non dovrebbe avere i problemi di oggi nel gestire le anteriori, ma la partenza in ottava posizione renderà la gara molto difficile. 

Trovare la corretta finestra di funzionamento è stato cruciale in Qualifica, e le prestazioni di molte squadre sono state influenzate positivamente o negativamente da questo fattore: in prima linea Mercedes e Aston Martin, che sono riuscite ad accendere bene gli pneumatici fin dal primo settore e massimizzare la prestazione delle rispettive vetture. In particolare la W15 si è ben comportata nelle curve a bassa velocità, così come Mclaren che ha ben figurato nelle due sezioni più lente: sarà più difficile confermare questi riscontri nella giornata di domani per Norris e Piastri, ma la terza posizione mette l’inglese in una buona posizione per la lotta per il podio. La MCL38 ha perso poco terreno in tutti i tipi di curva, mostrando che mancano ancora diversi decimi prima di arrivare a Red Bull; se il distacco in termini di passo gara sarà simile a quello visto oggi, sarà difficile per Sainz battere l’ex compagno di squadra. Aston Martin ha introdotto un pacchetto di aggiornamenti che ha sicuramente beneficiato le prestazioni della AMR24, ma la gara di domani sarà in salita per Alonso come lui stesso ha ammesso.

Analisi passo gara: Red Bull favorita grazie alla Qualifica, Ferrari ottimista su C2 e C1

Le simulazioni di gara svolte in FP3 hanno lasciato molti dubbi per la gara di domani, le temperature più calde (attesi 4°C gradi di temperatura dell’aria in più rispetto ad oggi) cambieranno il comportamento delle vetture e specialmente il livello di degrado degli pneumatici. La natura front limited del circuito fa spostare l’attenzione sugli pneumatici anteriori, che dovranno essere curate molto bene da entrambi i lati vista la forma a otto del tracciato che mette sotto stress entrambi i lati degli assi. Verstappen ha affermato che non sarà facile battere McLaren e Ferrari, forse in un gioco di nascondino per illudere i rivali: la RB20 non è stata perfetta in Qualifica, con problemi alle anteriori dopo metà giro, e addirittura non ha migliorato il primo settore della RB19! Nella terza sessione di prove libere i piloti Ferrari sono stati protagonisti di due long run ottimi sulla mescola C2, con cui la SF-24 si trova molto bene, con buoni livelli di degrado e tempi altrettanto positivi; il vantaggio sul duo Red Bull si è aggirato intorno al mezzo secondo e sei decimi, delta curiosamente uguale alla differenza di carburante tra la Rossa e la RB20. Verstappen e Perez hanno svolto il loro programma con più benzina, ma sorprende che adattando i giri al livello di peso i riscontri siano simili: per Ferrari sarebbe una notizia molto positiva confermare questo gap nella giornata di domani, ma sarà molto difficile anche perché le posizioni di partenza non favoriscono Sainz e Leclerc. 

McLaren ha svolto alcune simulazioni sulla gomma morbida, che non è sembrata ottima per affrontare uno stint di gara e specialmente ad alto carburante nelle condizioni viste oggi; Norris è restato ai box e non ha dato riferimenti come long run nell’ultima sessione, e arriva in gara a fari spenti con l’obiettivo minimo di fare podio e aiutare McLaren a iniziare ad accorciare il distacco, prestazionale e in classifica, rispetto a Ferrari. Altri punti di domanda sorgono quando si guardano i tempi di Mercedes e Aston Martin, con carichi di carburante molto variabili; per quanto riguarda Stroll e Alonso, che hanno simulato una parte di gara con la mescola dura, il degrado visto non è un buon segnale per la squadra di Silverstone in vista di domani dopo una buona Qualifica per lo spagnolo. Il Team Principal Mike Krack ha affermato che l’obiettivo sarà di ottenere punti con entrambe le vetture, nel caso di Stroll sarà molto complicato dalla diciassettesima posizione, e Yuki Tsunoda ha una grande occasione dalla quinta fila; intanto il nuovo fondo, approvato dopo una sessione ieri, non ha impedito al giapponese di perdere oltre tre decimi nelle due curve a bassa velocità del circuito, punto debole della VCARB-01, e andrà ottimizzato nelle prossime settimane. Dietro al duo Racing Bulls scatteranno una Haas, una Sauber, una Williams e l’Alpine di Esteban Ocon: qualsiasi previsione è molto difficile, la lotta sarà molto serrata per l’ultimo posto nella zona punti.

Privacy Policy Cookie Policy