Ferrari: la qualifica è un problema ma c’è fiducia per la gara

Piergiuseppe Donadoni
20 Apr, 2024

E’ stato un sabato perfetto per Max Verstappen: dopo aver vinto la Sprint, il tre volte campione del mondo della Red Bull ha infatti centrato anche la pole position per la gara domenicale, la 100esima del team anglo austriaco, proprio sullo stesso circuito dove Sebastian Vettel nel lontano 2009 raccolse la prima. In seconda posizione Sergio Perez, per una doppietta provvisoria Red Bull, mentre al terzo posto si è piazzato Fernando Alonso. Il pilota asturiano ha rivelato a fine qualifica un curioso retroscena, visto che stava per abortire il giro che lo ha portato in seconda fila. “All’inizio del giro ho quasi perso la macchina e ho pensato di abortirlo perché avevo già lasciato due decimi in due curve”, ha riferito il due volte campione del mondo che, alla fine, non si è arreso e questa scelta è stata premiata, mentre in casa Ferrari è continuato il ‘trend’ negativo in qualifica, perdendo le posizioni di testa anche nei confronti di Alonso e McLaren.

Il potenziale della Ferrari SF-24 in qualifica è questo

Sin dalla prima ora di prove libere si è notato come la Red Bull si stesse adattando molto bene al circuito di Shanghai, rispondendo positivamente a tutti i punti interrogativi che c’erano in ingresso al quinto fine settimana stagionale. “La Red Bull è chiaramente in un campionato diverso questo fine settimana sia in qualifica che sul passo di gara.” ha fatto sapere Lando Norris al termine delle qualifiche. Come molte altre squadre, il team campione del mondo ha apportato dei cambiamenti di setup alle proprie RB20 dopo la Sprint, un qualcosa che è concesso da questa stagione, con la vettura che è così migliorata ulteriormente rispetto allo sprint secondo Max Verstappen. “I dati raccolti durante la Sprint ci hanno fatto venire alcune idee su dove potevamo aggiungere ulteriore prestazione”, ha affermato l’olandese, aggiungendo che le modifiche hanno portato i risultati sperati, visto che la macchina ha funzionato ancora meglio in qualifica.

Tra le cinque squadre del gruppo di testa, quella che quest’oggi ha maggiormente deluso è stata certamente la Ferrari. La prestazione della SF-24 è stata opaca sia nella Sprint, che nelle ‘vere’ qualifiche, dove Leclerc ha terminato al sesto posto mentre Carlos Sainz al settimo. E’ ormai chiaro che la SF-24 ha un problema nel cercare il picco di grip dato dagli pneumatici nuovi, sopratutto nei primi settori dei circuiti, e che non sembra potersi risolvere facilmente solamente con un lavoro di setup. “Abbiamo perso molto nelle prime tre curve, più del gap che abbiamo dalla prima fila, poi il resto del giro era buono.” ha fatto sapere Vasseur a fine qualifica. Quanto visto quest’oggi deve quindi considerarsi il vero potenziale della SF-24 attuale in qualifica, anche dal lato di Charles Leclerc, visto che, contrariamente ai tre precedenti GP, il monegasco si è detto maggiormente soddisfatto della preparazione degli pneumatici. “Abbiamo ancora qualche problemino ma oggi non possiamo incolpare di tutto la preparazione della gomma, anzi credo di aver fatto un bel passo avanti e più che la preparazione della gomma sono le caratteristiche molto specifiche del primo settore ad averci limitato”, ha fatto sapere Leclerc al termine delle qualifiche. Il non trovare il picco di grip degli pneumatici comunque limita molto la SF-24 in qualifica se si pensa che il primo settore, almeno nella Sprint Race, non è stato un grosso problema nei confronti della RB20. Entrambi i piloti pagavano li mediamente 1 decimo di secondo rispetto ai 3 o più in qualifica, dove la SF-24 si è dimostrata molto incoerente e dove è stato più difficile per i piloti mettere insieme il giro, in Cina ancor di più anche a causa di un asfalto “molto strano”, per dirla alla Sainz.

Ferrari punta al podio in gara grazie a degli interventi sul setup, McLaren e Aston credono di dover soffrire  

Mentre la Ferrari fatica nell’estrarre il massimo grip dagli pneumatici nuovi, vetture come l’Aston Martin ma anche la Mclaren riescono a azzerare le aree negative delle loro monoposto, un pò come succedeva lo scorso anno alla SF-23. Non devono quindi sorprendere le prestazioni in qualifica del duo Papaya e di Fernando Alonso che, finché Ferrari non riuscirà a risolvere il problema che affligge le SF-24 il sabato, potranno essere un importante fattore limitante per il team italiano nelle prime fasi di gara. Senza dimenticare che, partendo più verso il centro gruppo, la probabilità di incappare in incidenti alla prima curva aumentano.

Guardando alla gara di domani, la Ferrari crede che il podio per almeno una delle due Rosse sia un obiettivo concreto, soprattutto dopo i cambiamenti di setup effettuati tra la Sprint Race e la qualifica, che hanno in parte penalizzato sul giro secco la vettura italiana ma, secondo il team, sono stati resi necessari per minimizzare quei problemi di bilanciamento che hanno messo in crisi soprattutto il posteriore delle SF-24 durante la Sprint Race. Sia McLaren che Aston Martin non credono di poter lottare con il team italiano domani. “Anche se mi sarebbe piaciuto essere davanti a Fernando, siamo comunque in una buona posizione per la gara. Stiamo ottenendo molto dalla macchina il sabato, ma come degrado delle gomme, la loro gestione termica, non siamo al livello che vorremmo essere.“, ha fatto sapere Lando Norris al termine delle qualifiche. Di un parere molto simile anche Fernando Alonso che, seppur abbia apportato delle modifiche migliorative di setup alla sua AMR24 tra la Sprint e la qualifica, crede che la gara non possa andare molto diversamente dalle precedenti. Mi aspetto una gara difficile perché siamo più lenti della Ferrari, della Mclaren, e probabilmente anche della Mercedes” ha affermato il due volte campione del mondo – “Speriamo che le buone sensazioni avute quest’oggi, comunque, si trasformino in buoni punti domani”ha concluso lo spagnolo.

Anche durante il fine settimana cinese, la Mercedes W15 si è dimostrata una vettura troppo sensibile ai fattori esterni. La rotazione del vento durante la notte, per esempio, ha reso l’equilibrio molto incoerente secondo Andrew Shovlin. “In alcune curve soffrivamo di sottosterzo e in altre il posteriore era molto debole.” ha fatto sapere il Trackside Engineering Director del team. I due piloti non erano per niente soddisfatti dopo la Sprint ed è per questo che sono state apportate delle importanti modifiche di setup, anche in direzione piuttosto diverse per continuare a sperimentare in pista ciò che in fabbrica non si riesce a trovare. Proprio il diverso assetto ha creato dei problemi a Lewis Hamilton che, faticando a fermare la sua W15, ha commesso un errore al tornantino nel Q1 e così partirà addirittura 18esimo. “Questa sera faremo le consuete simulazioni per capire come ottimizzare al meglio la strategia, cercando delle opportunità per fare le cose diversamente dagli altri.” ha concluso Shovlin.

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