Ferrari SF-23: a Jeddah c’è una nuova ala anteriore.

Paolo D’Alessandro
16 Mar, 2023

Ad un primo Gran Premio deludente, sono seguiti dieci giorni di voci, polemiche e rumors ma da domani tornerà la pista a parlare e la Scuderia arriva a Jeddah per cercare di dare una sterzata alla sua stagione. L’obiettivo dichiarato ad inizio stagione è quello di lottare per entrambi i mondiali e non può cambiare, per quanto deludente sia stata la prestazione della Ferrari SF-23 nel primo appuntamento di ventitrè, in quel del Bahrain.

A detta del team principal del team di Maranello, la Ferrari SF-23 ha molto potenziale. Serve riuscire ad estrarlo lavorando meglio con il setup, trovando un bilancio che in Bahrain non è mai stato ottimale. Anche se il francese ha minimizzato, per far rialzare la testa alla SF-23 è stato forzato il lavoro del reparto tecnico, dopo la tre giorni di test deludenti.

A Jeddah debutta una nuova ala anteriore per debellare il sottosterzo.

Sul circuito di Manama, la Scuderia ha dovuto affrontare diversi avvenimenti inattesi. Il più grave sicuramente il ritiro di Charles Leclerc dovuto a problemi di affidabilità che gli costeranno 10 posizioni di penalità in quel di Jeddah, solo l’ultimo in ordine temporale. A condizionare la perfomance sono stati un esasperato sottosterzo e l‘innesco anticipato del porpoising rispetto alle previsioni iniziali uscite dagli strumenti di Maranello. Queste due condizioni hanno impedito l’utilizzo di assetti ottimali testati al simulatore, costringendo la squadra ad un compromesso che ha penalizzato il setup meccanico e non solo, direttamente in pista.

Ferrari SF-23 in the Bahrain's Pit Box

Questi inconvenienti erano venuti fuori già durante i test, con un Charles Leclerc che, non a caso, aveva fatto capire di non trovarsi pienamente a suo agio con l’anteriore della sua SF-23. “Ho dovuto cambiare un po’ il mio stile di guida, ma diciamo che stiamo trovando la via.” aveva affermato Leclerc l’ultimo giorno di test. L’importante lavoro di analisi dati e Simulatore ha permesso al forte pilota monegasco di trovare la sua strada. A dimostrarlo le ottime qualifiche e gara, seppur il passo rispetto alla Red Bull sia stato molto deficitario la domenica.

Dopo aver visto che la Ferrari SF-23, in pista, non stava mostrando le ottime prestazioni del Simulatore, a Maranello hanno accelerato con gli sviluppi. Pre test nulla era previsto per questo appuntamento, tuttavia, per consentire un miglior bilancio e una miglior ottimizzazione di setup, risolvendo o comunque limitando i problemi avuti in Bahrain, a Jeddah debutterà una nuova ala anteriore.

A Jeddah c’è anche l’ala posteriore monopilone ed è montata su entrambe le Ferrari SF-23

In Bahrain, sia nei test che nel weekend di gara, ha fatto molto discutere la nuova ala posteriore della Ferrari, che poi non è stata utilizzata nel proseguo del weekend. La Ferrari SF-23 di Charles Lecerc era infatti stata dotata di una ala posteriore monopilone l’ultimo giorno di test, dopo alcuni ritardi nelle consegne, cosi anch all’inizio delle FP1, con risultati però piuttosto deludenti e inattesi. Nei test il sistema di attivazione DRS si è rotto, causando un’apertura non uniforme dell’ala mobile costringendo i tecnici alla sostituzione mentre durante il primo turno di prove libere si è rotto il sostegno dell’ala, per questo si è vista una grande oscillazione. “La nuova ala ha un concetto che per noi è abbastanza giovane. È uno sviluppo che è in corso e che può portarci ad un passo avanti.” aveva fatto sapere Jock Clear in Bahrain.

Ferrari new single pillar rear wing.

“Quel poco che abbiamo visto finora è comunque positivo, quindi probabilmente la riproporremo.“, aveva affermato Clear. La nuova ala è infatti in Arabia Saudita ed è attualmente montata su entrambe le Ferrari SF-23. “In azienda abbiamo fatto le nostre prove ma poi tutte le rigidità dovrebbero specchiarsi con le condizioni reali. Ecco perché abbiamo voluto testarla in pista, senza l’obiettivo di utilizzarla in gara. Al giorno d’oggi hai pochissimo tempo per i test quindi dobbiamo usare i venerdì per testare alcuni pezzi. Torneremo in fabbrica e la miglioreremo ulteriormente.”, aveva spiegato l’ingegnere inglese.

Ricordando che l’ala a monopilone è una versione leggermente più carica di quella utilizzata in Bahrain, con un cucchiaio più pronunciato. Una soluzione dunque che mira a fornire al posteriore della SF-23 maggiore carico, tuttavia, senza penalizzare il lavoro di efficienza svolto durante l’inverno per aumentare significativamente le velocità massime rispetto alla F1-75.

Autori: Piergiuseppe Donadoni & Paolo D’Alessandro

Autori: Giuliano Duchessa

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