GP Abu Dhabi – FP3: L’ora prima della tempesta
La notizia che apre il Sabato di Abu Dhabi era stata anticipata ieri sera: Pirelli si vede costretta ad aumentare le pressioni degli pneumatici a causa dei cordoli. L’aumento è di 1.5psi all’anteriore e di 1psi al posteriore, che potrebbe impattare i livelli di grip in pista soprattutto per i team che hanno scelto ieri un assetto aerodinamico più scarico. I team si serviranno dunque dell’ultima ora di Libere per effettuare tutte le valutazioni del caso, tenendo bene a mente che le condizioni di pista saranno diverse in Qualifica – con uno sbalzo di temperatura di almeno 10 gradi.
Livellate anche le bolge dei cordoli nei punti critici di Curva 5 e Curva 9, al fine di limitare i danni che queste potrebbero portare non solo agli pneumatici, ma anche alle vetture.
In casa Red Bull l’ultima sessione di prove libere inizia con un lavoro di compare tra Sergio Pérez, su un assetto a basso-medio carico, e Max Verstappen, invece più scarico, al fine di determinare la scelta migliore in vista di Qualifica e Gara. Nel corso della sessione, un problema di tipo strutturale costringerà Verstappen – che aveva avvertito delle vibrazioni durante le sue simulazioni di giro lanciato – a fare sosta ai box per un cambio d’ala della stessa specifica. Qualche problema anche per Sergio Pérez, che al pari del compagno di squadra è costretto a diverse correzioni, e non riesce a massimizzare il potenziale della vettura sul giro secco.
Più tranquilla invece la situazione nei garage Mercedes. Lewis Hamilton e Valtteri Bottas iniziano entrambi il lavoro di giornata su gomma Hard, per poi passare alla Soft per le simulazioni di Qualifica. La W12 appare anche oggi competitiva, con un margine di potenziale che per di più rimane inespresso a causa di qualche errore dei piloti. Il campione del mondo in carica infatti per ben due volte ha fatto registrare i migliori intertempi per poi abbandonare il giro nel terzo settore dopo una correzione. Su gomma Soft, Valtteri Bottas ha avuto qualche problema in più nel tenere il ritmo del compagno di squadra, finendo la sessione alle spalle di Max Verstappen.
La preoccupazione maggiore per Mercedes sarà ora il rischio di un’investigazione per una situazione al limite con Nikita Mazepin, colto di sorpresa alla fine del suo hot lap da Lewis Hamilton in traiettoria d’uscita dai box. Una situazione simile, anche se non per dinamiche, si era conclusa con una reprimenda per Hamilton a Jeddah – ma un altro warning costerebbe all’inglese 10 posizioni di penalità (automatica dopo aver raggiunto il limite stagionale di 3). Mara Sangiorgio riporta tuttavia che Michael Masi non intende investigare l’accaduto, per cui Toto Wolff potrà tirare un sospiro di sollievo. Pericolo scampato.
Nella zona del midfield gli equilibri sembrano variare ancora rispetto alla giornata di ieri, con Alpine in sottotono rispetto alle FP2. Una motivazione potrebbe essere la temperatura – fattore che da sé suggerisce di prendere questi risultati con le pinze – ma anche l’aumento di pressione degli pneumatici. Il team francese ha chiuso l’ultima ora di prove libere in dodicesima e quindicesima posizione con Esteban Ocon ancora una volta davanti a Fernando Alonso. AlphaTauri conferma la sua velocità su questa pista per il momento, finendo la sessione in sesta e settima posizione e Tsunoda davanti a Gasly, anche se di pochi millesimi.
McLaren ha diversificato la strategia nel corso della sessione, iniziando con entrambi i piloti su gomma Hard, dove sono apparsi relativamente al livello dei competitors della zona mista nonostante qualche problema iniziale. Su gomma Soft, Norris chiude un buon giro in quinta posizione, ad otto decimi dal tempo di Hamilton sulla stessa mescola. Su gomma Media, Ricciardo chiude invece “a sandwich” tra le due Ferrari di Sainz e Leclerc sullo stesso compound e a mezzo secondo dal compagno di squadra.
Ferrari – insieme ad Alpine – è stata l’unica squadra a non provare le gomme Soft in questa sessione, concentrandosi invece sulle mescole più dure. La Scuderia conferma anche le scelte di assetto – più carica – di ieri, ma resta nascosta nella ricerca della performance pure anche a causa di un po’ di traffico nei primi giri lanciati dei piloti.
Rimane attardata ancora una volta Aston Martin, che si ritrova a condividere la classifica con una buona Alfa Romeo, mentre la Williams mostra segni di recupero sulle mescole più morbide – ma non abbastanza da metterli in competizione diretta con gli altri due team.
Sul finire di sessione, una breve simulazione passo gara per Carlos Sainz e per Lewis Hamilton, con gomma Media per lo spagnolo e Soft per l’inglese. Un breve run è stato effettuato anche da Max Verstappen, prima di procedere al cambio d’ala, nel mezzo della sessione. Un test, probabilmente, per verificare le modifiche di assetto.
La Mercedes arriva alle Qualifiche pronta e con alte aspettative: il lavoro di simulazione svolto ha permesso agli ingegneri di portare in pista una W12 da subito pronta e competitiva. Al contrario Red Bull è ancora concentrata sui particolari che potrebbero fare la differenza soprattutto in Qualifica, e arriva alla vigilia dell’ultima sessione dell’anno con qualche dubbio.
I cambiamenti del circuito hanno spinto molte vetture a scaricare le vetture rispetto al passato – con l’unica eccezione di Ferrari che invece preferisce un assetto più carico, non troppo diverso da quello visto l’anno scorso ad Abu Dhabi. I gap nella zona di mischia restano ridotti, non solo tra la Scuderia e McLaren ma anche Alpine ed AlphaTauri – che soprattutto in Qualifica potrebbe frapporsi tra la top 2 ed il resto del midfield.
Ci prepariamo dunque a seguire l’ultima Qualifica dell’anno – con il promemoria, confermato più volte da questo campionato di Formula 1, che nulla è deciso fino all’ultimo millesimo di secondo.
RISULTATI FP3
Autore: Paolo D’Alessandro
Editing: Sara Esposito