McLaren: nelle prossime gare arriveranno aggiornamenti abbastanza evidenti

Paolo D’Alessandro
5 Mar, 2024

Dopo un’incredibile rimonta in termini di prestazioni e una seconda parte di stagione passata mediamente da seconda forza, la Mclaren ha iniziato il 2024 in P4 come squadra. In Bahrain, se la qualifica aveva lasciato degli importanti rimpianti soprattutto per Lando Norris, in gara è più la parte di Oscar Piastri a recriminare. Comunque, il forte pilota inglese ha concluso la gara in P6 mentre l’australiano in P8, potendosela giocare solo con la Mercedes. La Red Bull e la Ferrari erano infatti troppo avanti per la MCL38.

La MCL38 in lotta con una Mercedes ‘azzoppata’ e lontana dalla Ferrari

Lando Norris è riuscito a piazzare la sua vettura tra le due Mercedes, con Oscar Piastri dietro solamente a quella di George Russell. Un qualcosa che ha reso felice il 24enne inglese. “Siamo contenti che il nostro ritmo sia stato molto simile a quello della Mercedes. A volte pensavo che avremmo potuto sfidare anche la Ferrari ma Carlos era troppo veloce per noi”. Ma non è proprio così poiché la Mclaren era sì vicina alla Mercedes, ma solamente perchè quest’ultima è stata azzoppata dall’errata scelta della configurazione del raffreddamento. Senza quello, la Mercedes avrebbe avuto un ritmo vicino a quello della Ferrari e il team papaya lontano da entrambi. “Rispetto allo scorso anno siamo migliorati di 1,8 secondi”, ha affermato un soddisfatto ma anche realistico Andrea Stella soddisfatto. “Ciò ci ha fatto tenere il passo di Aston Martin e Mercedes ma non quello di Ferrari e soprattutto Red Bull”. 

McLaren

Oscar Piastri è rimasto soddisfatto delle prestazioni della MCL38, meno per quelle della squadra: “C’erano alcune cose in gara che dovevamo fare un po’ meglio. Sto parlando della strategia e dei pit stop”. Il pilota australiano è infatti stato sorpassato grazie ad un undercut strategico di Mercedes ma anche a causa di una sosta piuttosto lenta (3,57 secondi). Anche il primo cambio gomme è stato lento per l’australiano, con un tempo di 3,2 secondi. “Strategicamente abbiamo sbagliato con Oscar; avremmo dovuto chiamarlo prima per evitare l’undercut Mercedes. E’ un qualcosa che dobbiamo certamente rivedere.” ha detto Andrea Stella a fine gara.

Jeddah è una pista che si adatta maggiormente alla Mclaren

La MCL38 è un’evoluzione della vettura del 2023. “Già da dicembre sapevo che non avremmo rivoluzionato la macchina e che non saremmo stati improvvisamente veloci dove prima pagavamo qualcosa rispetto ai nostri competitors” ha spiegato Norris. La MCL38 è una macchina diversa, molte aree sono migliorate ma non abbastanza per stare con le prime tre squadre in Bahrain, considerando i problemi avuti dalla Mercedes e che ne hanno falsato il suo ritmo. Penso che nel complesso non avessimo abbastanza grip. Non è una questione di posteriore, di anteriore limitato, ma solo di grip complessivo che oggi non era sufficiente per lottare con chi ci stava davanti.” ha affermato il team principal del team di Woking. Nel team papaya non stanno comunque guardando alle prestazioni di Max, bensì a quelle di Mercedes, Ferrari e Perez. “Dobbiamo fare due passi in avanti, uno per prendere la Ferrari e Checo, l’altro per prendere Max. Fortunatamente non sono passi troppo grandi e questo è un aspetto incoraggiante che ci portiamo dietro da questo fine settimana.” ha detto Stella.

La chiave, oltre a poter contare su piste più favorevoli alla MCL38 come lo sarà quella di Jeddah, saranno gli aggiornamenti. “La situazione dovrebbe migliorare con alcune parti che vedremo nelle prossime gare” ha annunciato Andrea Stella. Novità che saranno abbastanza evidenti e che avrebbero già potuto essere in macchina. Tuttavia, in casa Mclaren si prosegue con la strategia di non voler forzare troppo le tempistiche degli aggiornamenti. “Con il budget cap non possiamo permetterci di utilizzare troppo la pista come strumento di sviluppo. Allo stesso tempo dobbiamo essere sicuri di mettere in macchina parti di cui ci fidiamo al 100%, altrimenti rischiamo di fare come alcune squadre durante la passata stagione, che hanno messo in macchina novità e si sono complicate la vita e i fine settimana.” ha affermato il TP italiano. Possiamo pensare ad Aston Martin, per esempio.

McLaren

La vettura di Woking è risultata essere ancora carente lato velocità di punta, ma ciò non sembra essere legato ad alcun importante problema in termini di resistenza all’avanzamento intrinseco, bensì più ad una scelta di setup effettuata, consapevoli di alcune limitazioni dell’attuale MCL38. Sapevamo che avremmo potuto avere poco grip in gara, quindi abbiamo optato per un’ala posteriore che ci dava più carico. Questo lo puoi pagare un po’ in qualifica, in termini di velocità di punta, ma in gara è l’aderenza delle gomme ciò che conta” ha fatto sapere Stella. La MCL38 è migliorata in molte aree e ad ogni livello di velocità, anche a quelle più basse, anche se la maggior parte del carico aerodinamico è stato aggiunto alle medie velocità. “Stiamo lavorando molto per portare aggiornamenti che ci diano ancora più carico alle basse velocità, che rimane comunque la variabile chiave per avere la giusta aderenza nel lento”. La prossima pista sul quale si correrà è quella di Jeddah, dalle caratteristiche molto diversa rispetto al Bahrain e che secondo Stella si adatterà meglio alla MCL38. Tuttavia, servirà curare più l’avantreno che il retrotreno, un qualcosa su cui Mclaren sa di dover ancora lavorare per dirsi completamente soddisfatta anche in quell’area. “Ci sono molte cose ancora da imparare, perché è un’auto diversa rispetto allo scorso anno. Più sfide, più punti interrogativi, ma nel complesso spero che ci si adatti meglio.” ha fatto sapere Lando Norris.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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