Mercedes, Hamilton: “In Cina nessun aggiornamento ma…”

Luca Manacorda
18 Apr, 2024

Il weekend del GP Cina vede Lewis Hamilton presentarsi a Shanghai dopo il peggior avvio di stagione della carriera. Il weekend con gara Sprint potrebbe offrire alla Mercedes qualche occasione in più per riscattarsi, su un circuito che viene considerato più adatto alla W15 rispetto a quelli che hanno ospitato gli ultimi gran premi.

Hamilton: “Portiamo qui gli insegnamenti di Suzuka”

A Shanghai la Mercedes non porta aggiornamenti e Lewis Hamilton spera che i progressi arrivino da una miglior comprensione della monoposto: “Non è cambiato nulla sulla nostra macchina, sarà la stessa, ma la capiamo un po’ di più. Nell’ultimo gran premio abbiamo apportato dei miglioramenti e ci portiamo qui alcuni di questi insegnamenti. Penso che se potessimo tornare indietro, avremmo fatto le cose diversamente. Questo è il vantaggio del senno di poi e dell’esperienza. Vediamo se riusciremo a implementare alcuni di questi cambiamenti che forse avremmo fatto a Suzuka e speriamo che questo possa portarci un po’ di prestazioni“.

In una situazione di grande equilibrio tra i team che inseguono la Red Bull, anche un piccolo dettaglio può fare la differenza. Lo sa bene proprio Hamilton che a Suzuka ha perso l’occasione di lottare per almeno un paio di posizioni più in su della sua nona a causa di un danno all’ala anteriore: “Credo che le piccole cose facciano una grande differenza per il risultato complessivo. Un decimo o due in più in qualifica e sei quattro posizioni più in alto sulla griglia. A Suzuka, col senno di poi, non avremmo fatto la scelta coraggiosa di iniziare con le Hard che, con le informazioni che avevamo in quel momento, era assolutamente la decisione corretta. La gara sarebbe andata avanti in modo molto, molto diverso“.

Nei precedenti due weekend la Mercedes non è stata aiutata neppure dalle caratteristiche dei circuiti, meno adatti alla W15: “Siamo in una battaglia che si gioca su margini sottili al momento e penso che siamo stati dalla parte sbagliata negli ultimi due weekend di gara – ha aggiunto il compagno di squadra George RussellErano circuiti che non si adattavano molto alle caratteristiche della nostra vettura. Questo sarà davvero un buon test per vedere dove siamo, ad esempio rispetto alla McLaren. Loro sembrano essere forti nelle curve ad alta velocità e un po’ deboli in quelle a bassa velocità. E noi credo che abbiamo più potenziale da mostrare. Come ho detto nell’ultima gara, se la stagione fosse iniziata su quattro circuiti diversi, ora potremmo trovarci in una posizione molto diversa“.

L’occasione della Sprint

Come noto, il weekend del GP Cina sarà il primo dell’anno con format Sprint. Una novità che può aprire diversi scenari, ancora di più considerando che si torna a correre a Shanghai dopo ben 5 anni: “Sicuramente non c’è abbastanza tempo per nessuno, ma il fatto è che siamo tutti sulla stessa barca e prima della gara ci saranno un’enorme quantità di punti interrogativi – ha commentato Russell – Abbiamo avuto gare Sprint in cui abbiamo fatto bene, come in Brasile nel 2022, e abbiamo poi vinto la gara mentre altri hanno sbagliato. E abbiamo avuto weekend dove non abbiamo capito bene. Penso che dipenda da quanto sono sensibili questi pneumatici, quanto sono complesse le auto e altre variabili come entrare nella finestra giusta. Potrebbero esserci alcune sorprese. Sono piuttosto entusiasta di vedere cosa porterà“.

Il pilota della Mercedes promuove la nuova distribuzione delle sessioni, con la possibilità di riaprire il parco chiuso dopo la Sprint del sabato mattina: “Sicuramente aiuta avere la possibilità di poter cambiare. Con il formato precedente avevi tutti questi brillanti ingegneri su e giù per il paddock e, dopo la prima sessione di libere, sostanzialmente il loro lavoro era finito per il resto del fine settimana. Ora si dà alle persone una seconda possibilità. E i team di Brackley e Brixworth lavoreranno venerdì sera per migliorare e garantire la qualità al sabato“.

Il tormentone ricorrente: il passaggio alla Ferrari

L’avvio di stagione 2024 è stato il peggiore nella lunga carriera di Hamilton. Quando al britannico è stato chiesto se questo possa avere un legame con la sua decisione di lasciare la Mercedes per andare alla Ferrari, la risposta è stata piuttosto piccata: “Non sento di aver bisogno che la mia decisione venga rivendicata. Penso di sapere cosa sia giusto per me e questo non è cambiato dal momento in cui ho preso la decisione. Non mi sono lasciato influenzare dai commenti degli altri. Anche oggi c’è gente che continua a dire cazzate, e continuerà così per il resto dell’anno, e dovrò fare semplicemente quello che ho fatto la volta precedente. Solo tu puoi sapere cosa è giusto per te, sarà un momento emozionante per me“.

Il tema dei diritti umani

In passato Hamilton sovente si è speso in prima persona per i diritti umani, soprattutto quando la F1 ha corso in paesi dove le libertà sono state spesso limitate dai governi. La Cina ovviamente non brilla da questo punto di vista, ma a precisa domanda il sette volte iridato si è dimostrato meno battagliero del solito: “Non c’è molto che posso dire che possa fare la differenza. Corriamo in molti posti dove ci sono problemi di diritti umani. Cosa vuoi dire? Anche se lo fai, non fa differenza. Niente di ciò che farò cambierà ciò che fa il governo qui, non dove vivo. E quindi non c’è davvero molto che posso dire“.

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