Perché oggi la Ferrari ha deluso e Russell ha volato

Piergiuseppe Donadoni
28 Ago, 2021

Perché oggi la Ferrari ha deluso e Russell ha volato

Ferrari ha chiuso la qualifica di Spa-Francorchamps in 11′ e 13′ posizione al netto della penalità in griglia di Bottas e di Norris che ha dovuto sostituire il cambio dopo il suo incidente in Q3.

Dopo le prove libere di stamane erano emerse le stesse preoccupazioni di ieri: una vettura che non mette sufficiente energia sulle gomme anteriori se le temperature sono basse con poca ala a bordo. Le gomme intermedie hanno una finestra di funzionamento significativamente inferiore alle slick, in ogni caso hanno ugualmente bisogno che l’auto sviluppi un buon carico generale per attivarle perché sono decisamente più veloci delle wet.

Oggi la SF21 ha tristemente mancato la finestra di utilizzo ideale.
Carlos Sainz a fine qualifica si è detto sorpreso:

Non mi aspettavo di avere questi problemi visto come si è comportata la vettura a Imola, anche lo wet non avevo un buon feeling”.

Vero in parte.

La SF21 a Imola aveva mostrato una buona performance generale, in condizioni di bagnato. Ma in quel caso i tecnici di Maranello scelsero una configurazione più carica rispetto al venerdì, proprio per proteggere la gara che si attendeva bagnata.

La vettura sul Santerno aveva un bilanciamento abbastanza carico, più di McLaren; difatti dopo la bandiera rossa in condizioni di pista più asciutte Norris riuscì a passare Leclerc, mentre prima dello stop sul bagnato rimase a 30 secondi dal monegasco.

Il ferrarista non riuscirà più a ripassare Lando per la inferiore velocità sul dritto.

Oggi in qualifica la direzione presa è stata opposta. 

Ferrari ha optato per mantenere l’ala molto scarica di Baku anziché montare una configurazione che sarebbe stata migliore per la capacità della SF21 di affrontare le condizioni di oggi. Naturalmente ogni scelta sarebbe stata un rischio in gara perché Spa, a differenza di Imola, ha allunghi molto più pesanti dove difendersi sull’asciutto, con molto carico e meno cavalli, è impossibile.

Per chiarire meglio questo punto: le basse temperature di per sé non sono il problema, lo diventano laddove la monoposto rossa si trova a dover viaggiare su scarso grip e poca ala posteriore (quindi meno incidenza anche all’anteriore). La radice del problema sono sempre quei cv mancanti che su una pista come il Belgio hanno un grosso impatto.

Per questo a Maranello c’è la convinzione di poter mostrare appieno le qualità sulla SF21 con l’introduzione della PU4.

Si poteva diversificare, certamente non è stata una decisioone facile.

Tra prove libere e qualifiche gli ingegneri di Binotto sapevano che senza toccar nulla sarebbero andati incontro ad una brutta qualifica.

Le soluzioni in campo erano due: andare su un setup meccanico che potesse aiutare in una gara asciutta – in particolare alle alte velocità e in uscita di curva – oppure caricare di più la vettura (come a Imola) sperando in una gara completamente bagnata.

I piloti Ferrari – Sainz in particolare – hanno perso molto tempo nei cambi di direzione mentre il distacco è rimasto minimo in S3, con un tempo migliore anche di Russell. Questo mostrerebbe una vettura rigida ma rimasta forte in trazione, ad esempio in uscita dall’ultima chicane, nonostante la scarsa aderenza, suggerisce che gli ingegneri abbiano infine scelto la prima soluzione. La speranza, ribadita in serata, è che non piova. Resta comunque il problema di una pista nel migliore dei casi con scarso grip, quindi sarà interessante valutare la scelta, in un caso o nell’altro.

Un grande George Russell in prima fila a Spa 

Ferrari avrebbe avuto bisogno di un pò del carico aerodinamico della Williams. La prestazione di Russell in qualifica ha rievocato alcune grandi performance del passato. L’inglese ha estratto dalla sua Williams qualcosa di davvero importante, non è la prima volta. Essere in prima fila a Spa – in condizioni del genere e non ancora con una Mercedes – è un enorme risultato. Se Spa è l’università lui si è laureato.

Il pilota del team di Grove ha eseguito una qualifica di altissimo livello sfruttando una vettura che di base è dotata di molto carico e molto rake, contando sulla Power Unit Mercedes che sopperisce in parte il suo eccessivo drag in condizioni normali.

Russell è arrivato a 3 decimi dalla pole, quelli persi nell’S3 dove il suo tempo è stato 31.722 contro 31.413 di Verstappen – ma ha battuto Hamilton riuscendo a fare un tempo del tutto simile alla W12 (sensibilmente più scarica) nel tratto guidato di 55 secondi.

Sostanzialmente nel resto del giro si sono equivalsi con George più forte in uscita Eau Rouge, rimasto globalmente vicino a Max nel S2 grazie al suo talento che gli ha permesso di concretizzare appieno la buona downforce generata dalla FW43B e il buon lavoro dei tecnici.

Ovviamente per la lotta alla prima fila è mancato un altro inglese, Lando Norris, ma questa è un’altra storia.

 

autore : Giuliano Duchessa

 

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