Red Bull, Monaghan: “Newey sapeva sempre come risolvere i problemi”

Luca Manacorda
10/08/2024

Dopo aver iniziato la stagione 2024 rispettando i pronostici che la indicavano come la grande favorita della vigilia, la Red Bull ha visto svanire l’enorme vantaggio che aveva avuto sui rivali nelle prime gare del campionato. La RB20 rimane una vettura in grado di lottare ad armi pari per pole position e vittorie, ma l’opinione che la McLaren MCL60 le sia superiore in termini di prestazioni medie su diversi tipi di tracciato si è fatta sempre più largo. Il recupero degli avversari della scuderia austriaca è avvenuto oltretutto nell’anno che ha sancito il doloroso addio ad Adrian Newey, una perdita che ovviamente può avere avuto il suo peso nello sviluppo degli aggiornamenti della monoposto. Senza dimenticare il capitolo piloti: Max Verstappen rimane una garanzia, nonostante qualche passo falso direttamente legato alla maggior concorrenza, mentre Sergio Perez è rientrato in una crisi che dura da mesi, tanto da metterne a rischio la permanenza in Red Bull nonostante il rinnovo di contratto già firmato. Tutti questi temi sono stati affrontati da Paul Monaghan, ingegnere capo della scuderia guidata da Chris Horner.

Monaghan: “La RB20 ha ancora i punti di forza dell’anno scorso”

La rimonta degli avversari sulla Red Bull è ancora più evidente se pensiamo all’enorme vantaggio di prestazioni che la RB19 aveva dimostrato nel 2023, tanto da lasciare appena una vittoria alle altre monoposto. Monaghan ritiene che la RB20 non abbia perso le qualità della vettura che l’ha preceduta, in uno scenario in cui tutte le macchine stanno dimostrando caratteristiche di comportamento paragonabili: “Se consideri il nostro tempo sul giro come metro di giudizio, è una macchina competitiva. E abbiamo avuto un buon inizio di stagione, il che è stato bello. Ma chiaramente, ora siamo un po’ più sotto pressione. In termini di punti di forza e di debolezza, penso che mi sia stato chiesto l’anno scorso: ‘Cosa la rende così valida?’. Ha gli stessi problemi delle altre vetture. Potrebbero essere solo di minore entità e siamo in grado di ottenere un po’ più di tempo sul giro per curva. Hanno tutte le stesse caratteristiche di comportamento in ingresso, il comportamento attraverso l’apice della curva e la questione della stabilità dell’uscita. A meno che non ci venga permesso di entrare nei garage, nei debriefing e nei dati di altri team, allora è piuttosto difficile giudicare“.

Verstappen (Red Bull)

La RB20 è stata sviluppata dalla Red Bull nel solco della RB19, ciò che probabilmente è cambiato è che… nulla è cambiato. L’attuale regolamento tecnico è arrivato alla sua terza stagione e questo sta contribuendo a livellare le prestazioni tra le monoposto: “Applicando un elemento di valutazione soggettiva, direi che la nostra macchina ha ancora i punti di forza intrinseci dell’anno scorso – ha aggiunto Monaghan – Gli elementi su cui ci siamo concentrati quando abbiamo deciso di realizzare questa generazione di auto sono ancora lì e sembra che ci stiano servendo bene. Ma stiamo arrivando a una sorta di apice delle prestazioni con queste regole? Non lo so. Ci sono alcune persone brillantemente intelligenti a Milton Keynes che troveranno il modo di ridisegnare le parti e renderle un po’ migliori, e vedremo come andremo avanti nei prossimi mesi e nel prossimo anno“.

L’addio di Newey, una grande perdita

In uno scenario simile, perdere il contributo di Newey ha un peso specifico notevole. Monaghan si è detto dispiaciuto della fine della collaborazione con il geniale progettista inglese: “Per me personalmente è una grande perdita, perché ho davvero apprezzato la nostra collaborazione. Mi è sempre piaciuto anche il suo modo di disegnare. Voleva solo rendere l’auto migliore possibile. E da qualunque parte provenissero le idee, sapeva sempre come risolvere i problemi. Quindi, da un punto di vista personale, penso che sia un po’ triste. Ma comunque voleva fare qualcosa di diverso, ecco come vanno le cose“.

Monaghan (Red Bull)

La Red Bull, come più volte sottolineato anche da Horner, ha comunque un team tecnico in grado di sopperire a questa perdita: “Abbiamo persone incredibilmente talentuose – ha sottolineato Monaghan – È bello lavorare con Pierre Waché. Stiamo andando avanti così, siamo ancora una buona squadra“.

La differenza tra Verstappen e Perez

Riguardo ai piloti della Red Bull, Monaghan ha parlato di cosa renda Verstappen un pilota speciale e quale sia la differenza principale tra lui e Perez: “Non vorrei essere scortese con Checo, e potrebbe benissimo staccarmi la testa se fosse seduto qui. Ma direi, in generale, che Max è un po’ più veloce di lui. Diciamo che un circuito ha 20 curve. La differenza per curva è minima. Forse Verstappen guadagna mezzo decimo a curva, che si va a sommare lungo un giro. Arriva al limite e rimane un po’ più vicino ad esso, e non lo oltrepassa eccessivamente in qualifica quando si esagera. Se questa è la differenza, alla fine la media verrà visualizzata come numero. Se questa è la misurazione oggettiva, così sia. Penso che ci sia qualcosa in più, forse, ma Perez è abbastanza bravo, no?“.

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