Red Bull inarrestabile: A Monza senza super-DRS, la TD018 non preoccupa

Rosario Giuliana
5 Set, 2023

Non è bastata la miglior Ferrari della stagione ad interrompere l’egemonia Red Bull, che in quel di Monza fa 14 su 14, con la decima consecutiva di Max Verstappen. Sul circuito Brianzolo, la RB19 si è dimostrata ancora una volta troppo superiore sul passo gara e sulla durata delle gomme.  “E’ straordinario, un risultato storico”. – ha affermato il numero uno al muretto Red Bull, Christian Horner. “Abbiamo vinto fin qui tutte le gare, non lo avrei mai immaginato ad inizio anno”.

Fra Red Bull e Ferrari c’erano in ballo tre decimi sul passo gara

La RB19 è stata meno dominante del solito a Monza? Ni. Il team di Milton Keynes ha chiaramente espresso un potenziale in gara nettamente superiore alla rossa di Maranello. Il sabato ha una storia a sé stante. I distacchi risicati in qualifica siamo stati abituati a vederli nel corso della stagione, salvo poi avere in gara una Red Bull che asfalta gli avversari (soprattutto con il campione Olandese). Le “difficoltà” per il team austriaco si sono avute solamente nel sopravanzare le veloci SF-23, nonostante scia e DRS. La differenza di passo fra Red Bull e Ferrari non è mai stata così vicina, mediamente c’erano in ballo almeno 3 decimi al giro. Il sorpasso di Verstappen su Sainz è arrivato dopo che l’olandese ha costretto ad un bloccaggio il numero cinquantacinque della rossa. In trazione dalla prima variante, Verstappen ha bruciato un Sainz ormai in crisi con le gomme posteriori, crollato nei tempi subito dopo. “Non è stato facile attaccare le Ferrari in curva 1. Per fortuna Carlos ha commesso un piccolo errore. Sapevo che dovevo essere paziente e aspettare il momento giusto.”

Compromesso aerodinamico della Red Bull per proteggere le gomme posteriori e senza super-DRS.

La Ferrari con l’ala specifica per Monza ha reso difficile la vita al duo Red Bull nei sorpassi. Il drop sulle gomme avuto dalla rossa non si è visto particolarmente sulla RB19, la quale ha optato per un compromesso aerodinamico meno aggressivo. A fine dei due stint Ferrari ha avuto una importante tendenza a scivolare al posteriore, cosa che la resa più attaccabile in trazione. L’effetto del “super DRS” Red Bull con ali più piccole si è ridotto ai minimi termini, praticamente non si è visto. Ma non solo. L’ala utilizzata da Ferrari in quel di Monza, la stessa specifica del 2022, ha permesso alla SF-23 di avere un effetto DRS maggiore della RB19. L’opzione scelta da Red Bull includeva un compromesso più carico, optando per un flap mobile tagliato, che ha sacrificato in parte l’efficienza a DRS attivo. Una soluzione meno “specifica” per il veloce tracciato brianzolo rispetto a quella utilizzata, ad esempio, su Ferrari.

L’ala posteriore della RB19 a Monza con il flap mobile tagliato – Illustrazione Rosario Giuliana

 

“I dati in simulazione ci davano ragione sulla scelta dell’ala posteriore, soprattutto per essere più efficaci in percorrenza e sulle gomme” – ha dichiarato a riguardo il vincitore Max Verstappen. Le calde temperature hanno favorito Red Bull nel confronto con Ferrari, relativamente al discorso gestione gomme. “Nel finale a Max è stato imposto di alzare il piede in via precauzionale poiché le temperature stavano salendo troppo” – ha riferito Helmut Marko al termine della gara. Un piccolo “intoppo” per il campione olandese che ha gestito gli ultimi tre giri, non provando l’attacco al giro veloce.

Red Bull ancora a Monza con Alpine per i test Pirelli. La nuova direttiva tecnica non preoccupa.

Un dubbio che sta diventando sempre più una realtà concreta è quello di vedere un team vincere tutte le gare. La RB19 ha mostrato pochi – se non nessuno – punti deboli. L’ultima parte di stagione si disputerà per gran parte in Asia ed in parte in America. Le piste saranno pressoché tutte da medio-alto carico, con la RB19 e Max Verstappen che potranno ancora fare sfracelli. Se tutto va come deve andare, la RB19 ha chiaramente tutte le carte in regola per essere sul gradino più alto del podio da qui a fine stagione, ricordandoci comunque che Max Verstappen non ha mai trionfato a Singapore.

Assieme ad Alpine, il team anglo-austriaco resterà a Monza per una due giorni di assieme a Pirelli per provare esclusivamente le mescole da asciutto. Contemporaneamente, Ferrari sarà impegnata con la SF-23 per dei test con gomme da bagnato e intermedie sulla pista Fiorano, dopo gli inizi di giornata pensati per provare brevemente anche gli pneumatici da asciutto. Prove utili a Pirelli per capire come si comporta il prodotto con – e senza – termocoperte, in modo da sviluppare le gomme dei prossimi anni. Dopo un week end di stop si andrà a Singapore, sul circuito di Marina Bay rivisto nel layout. E’ molto probabile che il team diretto da Pierre Waché decida di introdurre l’ultimo pacchetto di aggiornamenti sulla RB19, mentre il lavoro sugli strumenti di progettazione/simulazione in fabbrica è già spostato da qualche settimana unicamente sulla prossima Red Bull.

I nuovi ingressi di raffreddamento della Red Bull RB19 introdotti in Ungheria – Illustrazione Rosario Giuliana

Si tratterà comunque di un “minor update”, dopo il grande pacchetto dell’Ungheria comprensivo di nuove pance. A Singapore verrà poi messa in atto la direttiva tecnica numero 18, per porre un ulteriore vincolo all’uso di superfici aerodinamiche flessibili. Una vera ossessione dei tecnici della FIA che dal 2021 cercano di porre un freno a questo fenomeno. Da questo punto di vista non c’è grossa preoccupazione” ci fanno sapere; la direttiva non dovrebbe avere un impatto sul vantaggio tecnico che la vettura di Milton Keynes ha sui rivali. Non si aspettano grossi stravolgimenti nemmeno in casa Mercedes.

Autore: Rosario Giuliana

Co-Autori: Piergiuseppe Donadoni, Andrea Vergani

 

Privacy Policy Cookie Policy