Red Bull: Verstappen vola ma c’è preoccupazione per il ‘caso’ Aston Martin

Paolo D’Alessandro
20 Mag, 2022

Autori: Piergiuseppe Donadoni & Paolo D’Alessandro

Un ottimo inizio per Max Verstappen, soprattutto nelle simulazioni di passo gara svolte nel pomeriggio. La novità più evidente in casa Red Bull è stata l’assenza di Sergio Perez nella mattinata, per lasciare lo spazio a Juri Vips. Il giovane pilota del vivaio gestito da Helmut Marko ha usato l’ora di Prove Libere per condurre del lavoro aerodinamico per il team e sul comportamento del power steering, che alcuni problemi ha dato in questo inizio di stagione al team anglo austriaco.

La RB18 che è scesa in pista in questo venerdì esteticamente non è molto diversa da quella che ha vinto ad Imola e Miami, fatta eccezione per gli adattamenti alari che la pista richiede.

Solamente il fondo ha mostrato una lieve differenza dalla specifica utilizzata negli ultimi appuntamenti, con un piccolo deviatore apparso sul fondo, poco prima del primo taglio presente sul ‘marciapiede’. L’aggiornamento portato al Montmelo riguarda principalmente l’alleggerimento della RB18. Altri 4 kg che vanno a completare il pacchetto iniziato a Imola, dopo i primi correttivi a riguardo portati in pista nei test in Bahrain.

Verstappen vola

Red Bull al contrario di Ferrari: non al meglio sul giro secco ma sul passo gara c’è

La vettura disegnata da Adrian Newey ha richiesto un po’ di lavoro in più per entrare nella giusta finestra di utilizzo, ma già durante le FP1 il lavoro svolto aveva reso soddisfatto Max Verstappen. Il risultato si è poi visto durante il pomeriggio, anche se sul giro secco il tempo non è sembrato così incoraggiante. “Al momento sono soddisfatto. C’è del lavoro da fare per trovare il giusto bilanciamento nel giro secco, ma i long run sono stati molto buoni” ha commentato a fine giornata il campione del mondo in carica. La RB18 infatti non ha spiccato per la bontà nel giro secco, ma è parsa invidiabile negli stint con più carico di benzina a bordo.

 

Dello stesso parere Helmut Marko. “Le nostre simulazioni di gara mi hanno soddisfatto”, ha detto il consulente del team. “Perdiamo nel giro secco, specialmente nel settore due. Ci sono due curve in cui perdiamo molto tempo e dobbiamo essere in grado di risolverlo”. L’austriaco fa riferimento alla curva 5 e soprattutto alla dove la F1-75 di Charles Leclerc riesce a fare una importante differenza rispetto alla RB18 del campione del mondo.

Max Verstappen ha svolto un run con gomme medie che è stato indiscutibilmente il più veloce con un passo stimabile in 1.25.9/1.26.0, addirittura 6 decimi più veloce dei diretti concorrenti Leclerc e le due Mercedes. Marko ha provato anche a stilare la sua classifica provvisoria post FP2: “Nei long run siamo stati i migliori, seguiti da Mercedes e poi dalla Ferrari”. Se lato Ferrari hanno confermato che gli aggiornamenti hanno funzionato come si aspettavano, anche in casa RedBull sono sulla stessa lunghezza d’onda. “I nostri aggiornamenti stanno funzionando correttamente. Sono invece sorpreso dai pessimi long run della Ferrari e dalla loro usura delle gomme” ha continuato l’austriaco, che ha provato a mettere in dubbio l’efficacia degli aggiornamenti portati in pista dalla squadra italiana – “Con queste vetture e i nuovi regolamenti è difficile introdurre buoni aggiornamenti. Basti guardare la Mercedes, quanto tempo ci ha messo a risolvere i loro problemi”.

Perez paga la mancanza di confidenza avendo saltato la prima ora di libere

Sergio Perez è stato più in difficoltà nel simulare la qualifica, avendo perso la sessione del mattino e trovando a sua volta dei problemi nel giusto bilanciamento della vettura. Il tanto caldo ha reso problematica la giornata di diversi team e piloti. “Questo circuito non ti aiuta con le gomme, quindi fondamentalmente avevo due giri per adattarmi: uno per prepararmi e uno in cui dovevo lanciarmi, ma il grip non era il massimo”. Sul passo gara invece è diverso. Si guida meno al limite, è piu facile prendere il ritmo, tant’è che anche il messicano ha ammesso di aver “trovato un po’ più di confidenza”. 

Il messicano ha differenziato la strategia dal compagno, ‘copiando’ quella Ferrari e usando la mescola Soft che ha permesso così il confronto diretto con Carlos Sainz. L’idolo di casa è risultati di pochi millesimi più lento del numero 11 della Red Bull, mostrando che il potenziale delle due vetture dei numeri 2, se cosi possiamo definirli, è ancora una volta molto simile, con una Rossa un po’ più in difficoltà, ma non molto più lenta.

“C’è ancora del lavoro da fare, ma la situazione è interessante. Ho sempre pensato che Mercedes sarebbe tornata ed oggi hanno avuto una buona giornata, ma bisogna vedere poi domani. Non puoi mai sapere precisamente il lavoro e le modalità di motore degli altri” ha commentato a fine giornata Christian Horner, facendo un punto sul lavoro Red Bull e dei diretti concorrenti “Questo è un circuito da alto carico, duro per le gomme soprattutto l’anteriore sinistra. Sarà una questione di dettagli e chi avrà trovato il giusto setup per il degrado gomme”.

Red Bull contrariata per la somiglianza tra la loro RB18 e la ‘nuova’ Aston Martin

La seconda volta in tre anni, sempre loro. E’ cambiato solo il nome del team. Prima Racing Point, ora Aston Martin. Se due stagioni fa la somiglianza era con il team Mercedes, da cui acquistavano gran parte dei macro componenti della vettura, e che una penalizzazione in termini di punti gli era costata, in questo caso la AMR22(B) presenta una forte somiglianza con la Red Bull RB18, con cui non condivide nulla.

Anche se la passata settimana, la Federazione aveva avvisato il team anglo austriaco della presenza di una squadra che avrebbe presentato una vettura molto simile alla loro, quest’oggi in casa Red Bull hanno mostrato tutto il loro fastidio. Soprattutto il solito Helmut Marko non le ha mandate a dire, parlando anche di un possibile passaggio di dati da Red Bull a Aston Martin, grazie a ben sette dipendenti passati al team di Silverstone negli scorsi mesi.

Le somiglianze tra la nuova Aston Martin AMR22 e la Red Bull RB18 hanno portato la squadra anglo austriaca ad aprire una indagine interna – Illustrazione Rosario Giuliana

Dopo aver mostrato i file CAD alla Federazione, quest’ultima ha voluto vederci chiaro poichè la copia è consentita purché non sia fatta attraverso uno scambio di dati tra le due squadre. La verifica aveva dato esito positivo, cosi che la Fia ha potuto dichiarare la AMR22(B) come un auto completamente legale.

Ciò che preoccupa gli uomini del team di Milton Keynes è che i dati del progetto 2022 sarebbero stati effettivamente scaricati da persone poi andate in altre squadre. Provare però che questi dati siano stati utilizzati o meglio, passati di mano, è tutt’altra cosa. Tuttavia, Red Bull ha avviato una indagine interna. “Non siamo molto preoccupati perchè anche con questo aggiornamento non si avvicineranno mai a noi. Ma fossi in Mclaren, che di solito è attenta a questi argomenti, sarei preoccupato. Ma anche fossi AlphaTauri, Alpine, tutto il centrocampo.” ha affermato un duro Helmut Marko ai media tedeschi.

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