Ferrari: Sainz e Leclerc puntano sulla Sprint per limitare i difetti della SF-23

Paolo D’Alessandro
5 Ott, 2023

La F1 è sbracata nel paddock del Qatar dove si terrà il prossimo appuntamento del mondiale che Max Verstappen potrebbe vincere già nella giornata di Sabato, durante la Sprint Race. Oltre la volata finale, solitaria, per il titolo ci sono anche altri spunti di interesse come la possibile conferma da seconda forza di McLaren, l’attesa per segnali di ripresa dell’Aston Martin e soprattutto la lotta per il secondo posto nel Mondiale Costruttori tra Ferrari e Mercedes. Attualmente il team di Brakley ha un vantaggio di 20 punti su quello di Maranello e il circuito non sembra andare incontro, nello specifico, a nessuna delle due vetture. La SF-23 dovrà dimostrare di essere migliorata nelle curve prolungate a media-alta velocità e nel degrado gomma, soprattutto quando ad essere sollecitato è l’anteriore, mentre la W14 dovrà scendere in pista con un buon setup di base ed un posteriore stabile in appoggio, con attenzione anche all’eccessivo drag.

Quest’oggi, nelle consuete conferenze stampa, i due piloti della Ferrari hanno espresso preoccupazioni ma anche speranze per questo weekend, parlando di Pro e Contro del prossimo appuntamento, ripercorrendo anche i progressi che si sono visti durante la stagione della SF-23 con l’ultima novità del fondo introdotto a Suzuka mentre qui, come tanti altri team, si presenterà senza ulteriori novità.

Leclerc: “Tante incognite, ma la sprint può aiutarci. La SF-23 sovrasterzante è imprevedibile. Vasseur ha migliorato il modo di lavorare”

La completa riasfaltatura del circuito e la modifica dei cordoli rende ancor più imprevedibile il circuito di Losail, che sarà praticamente una sfida nuova con “molte cose che dobbiamo imparare in una sola sessione. Può andare quindi molto male o molto bene. Ci siamo preparati al meglio possibile al simulatore e spero andrà bene.” ha detto Charles Leclerc, rispondendo ad una delle tante domande. Sulle aspettative invece non si è voluto sbilanciare molto perché “Ogni volta che dico qualcosa (se la macchina andrà bene o no) succede l’opposto durante il wekend (ride)” A dare speranze è soprattutto il formate del weekend “Di solito nelle Sprint Race andiamo bene, quindi speriamo possa essere così di nuovo”

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La SF-23 è migliorata durante la stagione, soprattutto da dopo Zandvoort, dove a Maranello hanno capito diverse cose sull’impostazione della vettura specialmente in conformazione da alto carico, come la vedremo qui in Qatar, però I problemi ci sono ancora, servirebbe una macchina nuova per eliminarli ed è il target della vettura del prossimo anno.” Una delle questioni più importanti riguarda l’impostazione di base della SF-23 che tende al sottosterzo, cosa non gradita dal monegasco, che ha di nuovo spiegato e fatto maggiore chiarezza su questo fattore Non è che non possiamo impostare un setup con il sovrasterzo, tutte le vetture possono essere impostare in quel modo, ma la macchina diventa inconsistente/imprevedibile e quindi dobbiamo guidare con del sottosterzo, il che non mi aiuta per il mio stile di guida. Mi sono adattato un po’ in Giappone ed è andata bene, ma non ci saranno miglioramenti particolari da qui a fine stagione”

Più di tutti in questo periodo si è vista una crescita McLaren e Leclerc si aspetta di vedere Norris e Piastri ancora avanti. Il monegasco però guarda soprattutto in casa propria, in ottica futura più che sul solo presente di oggi. Da Zandvoort in poi abbiamo imparato molto. Red Bull rimane molto davanti. McLaren è migliorata molto e me l’aspetto forte, perché la loro vettura va bene alle medie ed alte velocità dopo gli aggiornamenti. Penso che noi siamo più felici di ciò che abbiamo imparato e questo può aiutarci a fare un passo significativo in avanti per il futuro“. Il monegasco conferma una SF-23 meno instabile, con meno Up&Down nelle prestazioni e se il caldo potrà essere un problema per i piloti, ma non a livello di Singapore perché “Quello che ha reso difficile Singapore e che ci sono tanti palazzi intorno e quindi, anche aprendo la visiera, non c’è abbastanza aria, qui mi aspetto sia un po’ meglio ma sarà dura”

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Tra le domande anche una sul Team Principal, Frederic Vasseur, arrivato quest’anno in Ferrari, e su cosa ha portato in questo primo anno alla Scuderia e il monegasco ha espresso un parare molto chiaro sul suo ‘nuovo capo’. Fred è super piatto emozionalmente e questo è super positivo nella sua posizione. Come un team italiano e Ferrari è quello che amo, la passione. Però avere questo bilancio con Fred è molto positivo con una visione chiara quando le cose vanno male e quando vanno bene e stiamo continuando a lavorare duro ed abbiamo sempre lavorato così ma Fred ha migliorato questo modo di fare ed è positivo”

Sainz: “A Suzuka svolti test di setup. Presto per dire se il nuovo fondo ha aiutato il degrado gomma”

Il compagno di squadra del monegasco, Carlos Sainz, rimane su una linea molto simile alla sua, puntando anche lui sulla capacità Ferrari di arrivare in pista con un buon setup di base e di trarre quindi guadagno dal format della Sprint Race, con le ore di prove libere ridotte ad un solo turno di un’ora. “Siamo un team che di solito fa bene nei weekend Sprint e speriamo questo possa compensare un po’ con le caratteristiche del circuito” Anche lo spagnolo sottolinea le incognite del nuovo asfalto, cordoli, i track limits ed il caldo che sarà un fattore, anche se meno impattante rispetto a Singapore, almeno per i piloti.

L’attenzione dei media si è soffermata poi su un weekend di Suzuka più ‘negativo’ rispetto a quello di Singapore, con Charles Leclerc che gli è stato davanti ed ha meglio performato in seguito all’aggiornamento del fondo. Lo spagnolo però ha negato che questo possa aver avuto un influenza sul suo rendimento, spiegando invece che si è trattato di più di un suo metodo di impostazione del weekend che gli è costato qualcosa “Charles ha fatto un buon weekend a Suzuka. Io invece mi sono perso nello sperimentare alcune cose. Questa stagione ho scelto alcuni Venerdì per provare diversi approcci di setup soprattutto meccanici per provare a rendere la vettura più guidabile ma evidentemente ho scelto il weekend sbagliato e per la Qualifica non ho trovato il giusto feeling, ma in gara sono andato di nuovo forte e quindi so cosa fare. E’ un approccio che potrebbe non pagare nel medio termine, ma nel medio-lungo termine. Avevo scelto Giappone proprio perché aveva sezioni veloci che ritroviamo qui e ad Austin e ho potuto così provare cose da lì ed è quello che possiamo fare senza test”

E proprio il nuovo fondo Ferrari sembra aver dato qualcosa in più alla SF-23 che a Suzuka ha mostrato anche una buona gestione gomma, confermando il trend di Monza e Singapore, ma lo spagnolo non vuole azzardare giudizi “E’ troppo presto dire se la gestione gomma è migliorata o meno col nuovo fondo, mi voglio prendere ancora del tempo per dire se è vero o meno”. In Qatar questo sarà sicuramente un fattore, ma Sainz ha indicato anche che la strategia darà una mano poiché “sarà una gara con due stop e questo rende più facile la gestione in gara rispetto ad una con un solo stop. Detto ciò ci stiamo lavorando molto con i piloti e con il setup”

Infine, se Charles Leclerc ha detto che la SF-23 ha meno Up&Down, la rivale più forte rimane Red Bull e proprio per la questione di adattamento alla pista – che lo stesso monegasco ha definito un fattore per vedere Ferrari più o meno competitivo – lo spagnolo non si sorprende del distacco da Red Bull e fissa l’obiettivo per questo weekend “A Singapore abbiamo vinto ed a Suzuka siamo arrivati a 40 secondi dal vincitore. E’ così che va ma le curve veloci e lunghe sono la nostra debolezza. Però se la macchina può essere P7 voglio essere P7, se può essere P3 vorrò essere P3.”

Autori: Paolo D’Alessandro & Giuliano Duchessa

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