Surriscaldamento motore Mercedes: c’è ancora qualche preoccupazione

Paolo D’Alessandro
7 Mar, 2024

La F1 corre veloce verso la seconda gara. Tra pochissime ore inizieranno le prime libere del GP dell’Arabia Saudita. In Bahrain ha vinto la Red Bull di Max Verstappen, con la Ferrari saldamente seconda forza grazie alla terza e quarta posizione di Carlos Sainz e Charles Leclerc. Per la Mercedes, invece, un primo fine settimana stagionale piuttosto deludente, a causa soprattutto di un’errata scelta del sistema di raffreddamento e di una W15 che ha quindi sottoperformato rispetto alle attese. Tuttavia, ci sono anche degli aspetti positivi secondo James Allison. “In Bahrain abbiamo capito che la nostra vettura è più stabile e più prevedibile rispetto alla W14. Sembra anche affidabile e credo che sia una buona base con cui possiamo lavorare” ha fatto sapere l’ingegnere inglese.

Surriscaldamento PU Mercedes: grande lavoro negli ultimi due giorni per capire il problema

Se la W15 ha ‘sorpreso’ in termini di ritmo in qualifica, la gara domenicale è stata molto deludente. “Penso che venerdì avessimo un aspetto migliore. Stiamo indagando per spiegarci il passo indietro ma sono ottimista che a Jeddah riusciremo a mostrare il vero ritmo” ha fatto sapere Shovlin. Un’importante spiegazione del ritardo accusato dalla Mercedes nei confronti di Red Bull e Ferrari, team italiano che secondo James Allison avrebbe dovuto avere un ritmo gara superiore a quello della W15, è l’errata scelta del raffreddamento. “Questo è stato il più grande mistero senza risposta del fine settimana” ha candidamente ammesso Allison nel consueto debriefing post gara. “E’ sempre una scommessa scegliere il livello di raffreddamento perché devi prevedere come sarà il meteo la domenica ma la temperatura che abbiamo riscontrato il giorno della gara era incredibilmente vicina a quella che avevamo previsto. Abbiamo sbagliato il raffreddamento del motore di più di 1 o 2 gradi e questo è estremamente insolitoha affermato l’ingegnere inglese.

Surriscaldamento motore Mercedes

Il cofano della Mercedes W15 per il GP dell’Arabia Saudita

“Una volta che, con le temperature, sei al di sopra del valore limite, non puoi fare altro che fare Lift & Coast alla fine dei rettilinei ma questo ti fa perdere tempo e soprattutto ti fa perdere temperatura delle gomme” ha continuato il direttore tecnico dell’ex team campione del mondo, che ammette come il problema non sia ancora risolto. Questo, a lunedì scorso. Tuttavia, il team ha lavorato molto negli ultimi due giorni per comprendere il problema, ma c’è da sottolineare che, ad oggi, la squadra anglo tedesca non ha ancora la certezza di averlo risolto. Solo a quando non metteremo effettivamente la macchina in pista non potremo dire al 100% che il problema sia risolto” ci ha potuto dire una fonte vicina al team. Il problema, secondo Lewis Hamilton, non è dovuto solamente ad una questione di scelta del livello di raffreddamento, ma anche legato “a molte altre aree della vettura”. Un qualcosa che si scontra con quanto affermato da George Russell che aveva minimizzato in maniera importante. “Sarebbe stato abbastanza semplice aprire un po’ di più la carrozzeria” aveva infatti affermato il pilota inglese.

Quanto è costato in termini di tempo sul giro? Russell aveva parlato di quattro decimi, Toto Wolff anche di mezzo secondo, mentre Shovlin ha parlato di “tre decimi al massimo, che mediamente sono diventati due (al giro)”, ossia circa 10-12 secondi nella gara di Russell. A ciò c’è da sommare però un ulteriore perdita di tempo dovuta al sottosterzo generatosi dal forte Lift & Coast necessario per abbassare le temperature del motore. Le anteriori si sono raffreddate e si è generato un forte sottosterzo sulla W15.

Allison: “Jeddah? Vorrei un fine settimana pulito che ci permetta di valutare il vero ritmo della W15” 

Nel GP del Bahrain si è verificato un team radio abbastanza insolito con Lewis Hamilton che si è lamentato di una possibile rottura del proprio sedile. “Abbiamo controllato subito il sedile di Lewis ed era a posto. Crediamo che si siano allentate leggermente le sue cinture e il sedile si sia sollevato e ricaduto [prendendo delle sconnessioni] visto che non è fissato alla macchina. Non c’è comunque alcuna prova che si sia rotto” ha fatto sapere Shovlin.

La nuova ala posteriore da medio basso carico per Jeddah

Ma ciò che più interessa a poche ore dall’inizio del secondo fine settimana stagionale sono le prestazioni che la W15 mostrerà in Arabia Saudita. Per il team sarà ancora un fine settimana di comprensione. “In Bahrain non abbiamo assolutamente ottenuto il massimo dalla vettura. Il sottosterzo che abbiamo avuto soprattutto con la gomma Hard ci è costato caro e il surriscaldamento ha aggiunto altri 10-12 secondi alla nostra gara.” – ha fatto sapere James Allison – “Il nostro obiettivo è arrivare a Jeddah e poi a Melbourne con assetti che soddisfino le esigenze di quelle piste, con aggiornamenti che speriamo di portare dalla fabbrica per aumentare in qualche modo le nostre possibilità”. Sulla pista araba farà il suo debutto la specifica 2024 di ala da medio basso carico. “Spero che avremo il corretto livello di raffreddamento, un ottimo equilibrio tra qualifica e gara e non vedo l’ora di vedere come ci comporteremo su una posta più limitata all’anteriore” ha concluso il direttore tecnico, mostrando ancora dei dubbi riguardanti proprio al fattore tecnico che ha limitato la W15 in Bahrain.

Autore: Piergiuseppe Donadoni

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