Ferrari: la SF-24 ha buttato quasi metà gara per accendere le gomme!

Giuliano Duchessa
22 Apr, 2024

Max Verstappen ha lottato con se stesso per tenere alta la concentrazione, l’olandese a Shangai era semplicemente di una categoria diversa rispetto alla concorrenza e ha inflitto una severa punizione agli avversari. In Cina è successo quello che in realtà si temeva a Suzuka. Le due safety car nella fase centrale della gara hanno attenuato i distacchi al traguardo, con Lando Norris arrivato al traguardo con 13 secondi quando avrebbero dovuto essere 30, tuttavia la sua McLaren ha ottenuto un risultato oltre le attese grazie a delle condizioni particolari di pista e temperature, così l’inglese – a differenza della Sprint – ha potuto essere impeccabile. Sergio Perez ha perso un pò di tempo con la Ferrari di Leclerc nell’ultimo stint eppure, nonostante il podio, è uno degli sconfitti della giornata: a parità di stint sulle Hard non ha potuto impensierire la McLaren. La differenza tra Max e gli altri piloti sul podio è stata netta, l’olandese è in grado di usare l’auto in uscita curva come nessuno, ha fatto una differenza importante sul compagno in curva 2 e 3, e dalla 11. Norris nelle stesse sequenze pagava anche 7/8 decimi. Alla riapertura del parco chiuso dopo la mini gara di sabato, Verstappen e Norris hanno effettuato regolazioni molto migliorative.

Ferrari non ha massimizzato il pacchetto della SF-24 come ha ammesso Vasseur, parlando piu tardi a freddo nel dopo gara.

I due Ferraristi non hanno esibito il weekend più pulito dell’anno, allargandosi reciprocamente e perdendo tempo. Ma il vero problema è che la prestazione promessa non è mai arrivata. Nella giornata di sabato i tecnici hanno preso una direzione non ideale nelle impostazioni, il che non ha pagato sorprendentemente sulle gomme dure, peraltro le migliori mescole (fin qui) per la Ferrari SF-24. Leclerc è stato un po’ più veloce di Sainz in tutto il weekend ma il monegasco era comunque lontano dal podio per non parlare di Verstappen.

Entrambi i piloti hanno buttato complessivamente 20 giri per accedere gli pneumatici e quando ci sono riusciti erano già logorati ma non usurati. I dati mostrano che Leclerc ha sofferto meno di Sainz il terzo settore, ciononostante ha avuto un degrado troppo basso, addirittura 0.090 millesimi/giro meglio di Red Bull, il che vorrebbe dire una certa quantità di prestazione lasciata nel box. Un terzo di gara che i piloti di Maranello hanno corso senza la giusta consistenza mentre Alonso aiutava tutti, rubando a Perez la seconda posizione nelle prime fasi, lo spagnolo non aveva però ne il passo ne le gomme disponibili per essere un rivale serio per il podio. La Ferrari non poteva approfittare totalmente della SC (buona per Leclerc). La SF-24 era un po’ la controfigura cinese della sua miglior vettura, a 9 decimi da Verstappen ha accusato il doppio del gap medio visto nelle prime 4 gare. Il sorpasso iniziale fatto da Hulkenberg su Leclerc è emblematico delle difficoltà di usare la gomma. “Non abbiamo una scusa, le incognite erano uguali per tutti, nessuno è venuto a provare qui prima di noi quindi dobbiamo un po’ rivedere cosa avremmo potuto fare di meglio” ha onestamente commentato il team principal della Rossa.

Mercedes continua a mostrare scarse prestazioni tuttavia ha almeno recuperato 9 posizioni con Lewis Hamilton mentre Russell è rimasto in zona Sainz ma senza poterlo infastidire. Il team di Toto Wolff ha il fiatone e introdurrà un aggiornamento a Miami per cercare qualcosa di diverso, così come lo farà McLaren. Nonostante tutto, la Ferrari non ha in programma di stravolgere il piano stabilito, forse userà un minor upgrade in Florida ma il pacchetto fondo/pance rimane – almeno ad oggi – atteso per Imola. Leclerc e Sainz non sono preoccupati in vista di Miami, ma ora è piuttosto chiaro cosa manca alla monoposto per ridurre il gap in certe particolari condizioni di configurazione.

Alle spalle dei big, Alonso non aveva grandi opzioni per ottenere più punti ma ha usato la solita classe, dietro i cinque top team c’è solo un punto e l’ha preso la Haas di Hulkenberg, autore di una prova molto solida. Ancora più indietro, Alpine è non è uscita dalle sabbie mobili ma ha visto un primo timido segnale con Ocon a ridosso dei punti. “L’aggiornamento ha fatto esattamente ciò che speravamo, ringrazio la gente in fabbrica per averlo anticipato al massimo” ha fatto sapere Bruno Famin.

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