Riunione Mercedes: alla W14 manca carico alle alte velocità, arrivato l’ultimatum a Mike Elliott

Rosario Giuliana
9 Mar, 2023

La prima gara del 2023 per la Mercedes ha rivelato che quanto si era visto nei test, ossia una W14 nettamente in ritardo dalla vetta, era più che mai una nuda e cruda verità. Tutti delusi a Brackley, dopo un finale di 2022 in netta crescita, con un team che si ritrova dopo l’inverno nuovamente lontano dalla leadership. Il week end di gara andato in scena in quel del Bahrain ha messo in mostra che la Red Bull RB19 ha aperto ancor più la forbice sulle inseguitrici Ferrari e Mercedes. La P5 e la P7 finale di Hamilton e Russell è il bottino che Mercedes porta a casa con la prima uscita in gara, di una W14 mai stata in grado di esprimere una performance di rilievo, e che sentenzia in maniera definitiva che il concetto portato avanti dagli aerodinamici di Brackley si è rivelato fallimentare. “Lo scorso anno abbiamo fatto un sacco di lavoro per esaminare altri tipi di soluzioni. Ma continuiamo a tornare su questo concetto perchè è quello che ci favorisce maggiormente. È la soluzione giusta a lungo termine? Lo scopriremo.” ha affermato Mike Elliott, difendendo il suo lavoro.

In Bahrain Mercedes quarta forza dietro ad Aston Martin e Ferrari: il problema sono le curve veloci

In Bahrain, la W14 si è dimostrata la quarta vettura in ordine di velocità globale, dietro anche alla sorprendente Aston Martin AMR23, la quale si è rivelata superiore anche a Ferrari nel ritmo gara. Toto Wolff è stato molto duro ed emblematico sulla situazione della freccia nera: “E’ stata una delle peggiori giornate da quando corriamo in F1”.

Hamilton ha dichiarato che globalmente sono stati fatti dei passi in avanti rispetto ai problemi emersi durante la tre giorni di test prestagionali e che la vettura ha guadagnato in termini di stabilità del posteriore e di trazione. Tuttavia, manca carico aerodinamico in appoggio nelle curve di medio alta e alta velocità, problema molto diverso rispetto a Ferrari ma con esiti similari, lo scivolamento, che si ripercuote in maniera negativa sulla gestione delle gomme in condizioni di gara. Il week end di Mercedes è parso abbastanza confusionale e con una coperta corta iniziale, dove il setup da scegliere ha visto diversi ripensamenti. Tuttavia, la nuova ala posteriore da medio-basso carico non è mai stata realmente messa in dubbio, seppur ci sia stato una veloce comparazione (dati) nella sessione delle FP3. Il profilo a cucchiaio, e uno shape simile a Ferrari e abbastanza più comune al resto della griglia, è servito soprattutto a trovare una maggior efficienza aerodinamica.

Ala posteriore Mercedes W14

La nuova ala posteriore della Mercedes W14 per il Bahrain GP

La Power Unit Mercedes non ha più i problemi di performance dello scorso anno, lato motore è stato fatto un buon lavoro, e con l’ala da medio carico la Mercedes è stata fra le più veloci in rettilineo, più rapida della stessa Red Bull, la quale non gode più della supremazia sul dritto. In Mercedes c’è molto da rivedere nel più breve tempo possibile, ma l’impressione che esce dalle voci degli uomini di Brackley, anche del TP Toto Wolff, è che il concetto aerodinamico sia intrinsecamente sbagliato. La vettura “senza pance” studiata dal reparto tecnico capeggiato da Mike Elliott, rivista quest’anno e resa certamente meno aggressiva rispetto alla W13, è pronta ad un nuovo restyling, dopo che la prima evoluzione aerodinamica non ha raggiunto gli obiettivi sperati in galleria del vento. “L’anno scorso abbiamo avuto dei problemi e li abbiamo affrontati, cercando di capire quali fossero e come risolverli. Crediamo di averne risolto alcuni, mentre su altri dovremo ancora lavorare.” aveva affermato Hamilton il giorno della presentazione. Senza dimenticare che Aston Martin ha il 50% della W14, ossia lo stesso motore, cambio e sospensione, e in questo momento sono davanti a noi. È evidente che c’è qualcosa da ricondurre al DNA aerodinamico della nostra monoposto e con la galleria del vento che non ci permette di essere vincenti. ha commentato Toto Wolff al termine del GP.

Mercedes W14 & Aston Martin AMR23 in Bahrain during the race

Seppur ha poco significato paragonare le prestazioni fra Bahrain 2022 e Bahrain 2023, poiché lo scorso anno la W13 era partita con un handicap importante, ridotto poi per l’80%, arrivando alle ottime prestazioni di fine stagione ’22, il miglioramento dalla prima gara dell’anno scorso è di oltre mezzo secondo, ma è più indicativo il fatto che sul passo gara la W14 – rispetto alla prima W13 – si becchi più o meno lo stesso ritardo dalla vetta. Anzi, se Mercedes un anno fa era terza forza, con Alfa Romeo in qualche appuntamento a prova ad insidarla, attualmente la situazione è anche peggiore. Tuttavia Elliott vuole guardare il lato positivo. “Se guardiamo a dove eravamo l’anno scorso, avevamo davvero grossi problemi con il porpoising. Durante l’inverno ne abbiamo risolti molti e siamo arrivati ai test con la sensazione di avere un pacchetto migliore su cui lavorare”. Similarmente a quanto successo in casa Ferrari, la W14 ha sottoperformato rispetto ai comunque deludenti numeri in uscita dalla galleria e dal simulatore. “Comunque crediamo di non aver tirato fuori il meglio dalla vettura. La stiamo ancora conoscendo.” ha concluso il DT.

Correttivi in arrivo sulla W14 mentre arriva l’ultimatum a Elliott per risollevare il progetto in atto.  

Come ammesso dallo stesso Toto Wolff, interventi in tema sviluppi in casa Mercedes sono già in programma per rivedere l’aerodinamica della W14. George Russell ha sottolineato l’importanza del fatto che la W14 sia una base migliore su cui lavorare, migliore rispetto all’auto dell’anno scorso soprattutto per aver risolto i problemi di porpoising. Resta però attualmente piccolo il potenziale finale in relazione allo strapotere Red Bull, tuttavia si ha una base su cui lavorare negli assetti ma soprattutto in galleria sta già correndo una importante evoluzione.

Pance della Mercedes W14

Ci sarà un cambio di filosofia con pance più convenzionali, quello che serve all’attuale generazione di vetture per sopperire alla mancanza della (vecchia) zona dei bargeboards. Un’area che serviva a spostare la scia turbolenta degli pneumatici anteriori, una funzione che ora è svolta anche in parte proprio dai sidepods. “Abbiamo in cantiere una carrozzeria diversa, che non sarà uguale a quella degli altri ma nemmeno a quella che abbiamo ora. Sarà semplicemente diversa.” ha affermato il DT Mike Elliott. Ricordandosi che Mercedes utilizza un telaio ‘unico’, ossia svasato ai lati per poter inserirci i radiatori che sono spostati cosi lungo l’asse longitudinale della vettura. “Le nuove pance fanno parte dello sviluppo previsto sulla W14. Ci vuole tempo per portarlo perchè serve produrre i pezzi nuovi e ci serve cambiare alcuni pezzi che stanno al di sotto della carrozzeria per poterlo montare. Debutterà porteremo appena possibile”.

Mercedes W14 bodywork in Bahrain

Carrozzeria del cofano motore con il “vassoio” per l’espulsione del calore

La pressione era già molto alta, come già scritto nelle scorse settimane, tuttavia, ora si è ulteriormente innalzata nei confronti di chi sta alla guida tecnica del team, Mike Elliott. Post gara, con il rientro a Brackley, c’è stato un lungo meeting che si è protratto fino a tarda notte. Il clima che si respira in casa Mercedes è quello di un ultimatum alla guida tecnica per risollevare il progetto in atto.

Autore: Rosario Giuliana

Co autore: Piergiuseppe Donadoni

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